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di un terremoto di magnitudo 8,4 sulla scala Richter, da cui si evince la scarsa qualità di<br />
progettazione ed esecuzione dell’opera. Con opportuni interventi si è potuto ridurre il<br />
danno provocato dal sisma da 48 milioni di dollari ai 30 milioni liquidati. Attualmente si sta<br />
anche valutando una possibile azione di rivalsa nei confronti del costruttore.<br />
La centrale termoelettrica a carbone era stata costruita da un consorzio internazionale in<br />
una zona a rischio sismico. La centrale era ubicata nella zona 4 di massima pericolosità<br />
sismica (classificazione Münchener Rück). Secondo il costruttore la stessa era stata<br />
progettata in conformità alle normative edili vigenti in quel Paese, in modo da resistere<br />
alle scosse sismiche di entità prevedibile. Un forte terremoto di magnitudo 8,4 sulla scala<br />
Richter colpì la zona in cui si trovava la centrale, causando gravi danni alla centrale ed agli<br />
impianti contigui. A quell’epoca la centrale era già stata consegnata ed era stata<br />
assicurata nell’ambito di una polizza all risks. Mentre stranamente una centrale<br />
termoelettrica più datata, sita nelle immediate vicinanze non subì alcun danno, in quella<br />
più recente furono constatati sostanzialmente i danni illustrati qui di seguito.<br />
Fig.1.3. - Giunto di sostegno della struttura divelto e deformato dal sisma<br />
Il carroponte della sala macchine uscì da una delle rotaie, si rovesciò lateralmente e<br />
sfondò il tetto della sala macchine. Per fortuna il carrello del carroponte cadde su un<br />
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