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3.3. Lo stato dell’arte di riferimento<br />
La “best practice” di riferimento - anche per gli assicuratori, sia per quanto inerente ai danni<br />
alla galleria, sia con riferimento alla responsabilità civile - relativa alla gestione del traffico<br />
nelle gallerie, considera le esperienze maturate fino ad oggi e deve comprendere le<br />
tecnologie ora disponibili. Per i tunnel di nuova costruzione è fortemente raccomandata,<br />
pena l’applicazione di forti limitazioni di transito, la costruzione a doppia canna.<br />
In ogni caso, anche per i tunnel esistenti, ogni gestore deve predisporre sia una adeguata<br />
organizzazione orientata alla classificazione dei mezzi in transito ed eventualmente al<br />
loro trattamento differenziato, sia un sistema di controllo e gestione delle situazioni potenzialmente<br />
pericolose o critiche.<br />
L’architettura del sistema di controllo e gestione del traffico, per una o più gallerie, deve<br />
includere una unità centrale, ubicata in sede remota, collegata con linea di comunicazione<br />
dedicata con le varie centraline di raccolta dati. Il sistema deve essere strutturato per poter<br />
raccogliere le informazioni sulla situazione locale oltre che per fornire disposizioni ed indicazioni,<br />
in tempo reale, ai guidatori ed alle altre persone presenti in galleria.<br />
Le apparecchiature devono permettere:<br />
- la rilevazione di incendio / opacità dell’aria;<br />
- la rilevazione di vento forte agli imbocchi;<br />
- la rilevazione di ghiaccio sul manto stradale;<br />
- la rilevazione di intensità di traffico / di veicoli fermi;<br />
- la rilevazione di altezza veicoli;<br />
- la gestione di pannelli a messaggio variabile, compreso i limiti di velocità;<br />
- la gestione dell’impianto semaforico.<br />
L’elaborazione automatica delle informazioni deve essere in grado di rilevare le usuali situazioni<br />
critiche quali le condizioni ambientali pericolose, la fermata di veicoli e la formazione<br />
di code, i veicoli in senso di marcia errato, i veicoli fuori sagoma, inviando opportune informazioni<br />
e disposizioni attraverso i pannelli a messaggio variabile, gestendo l’impianto<br />
semaforico sia agli imbocchi della galleria che al suo interno per impedire l’aggravarsi di<br />
situazioni di pericolo (in caso di incendio, fuoriuscita di liquidi tossici e nocivi o altre situazioni<br />
simili, l’obiettivo primario è di non permettere<br />
l’avvicinamento di altri veicoli). In caso di criticità particolari,<br />
quali ad esempio lo sviluppo di un incendio,<br />
l’impianto deve permettere l’interfacciamento del personale<br />
preposto, con possibilità di attuare una più<br />
adatta gestione della crisi. Per favorire la visibilità, fermo<br />
l’obbligo di adeguata illuminazione, la parete interna<br />
della galleria deve avere tonalità chiare adatte a far<br />
percepire al guidatore l’esatta geometria della sede<br />
stradale oltre che a far risaltare l’insieme delle segnalazioni<br />
riguardanti il traffico e le procedure di evacuazione.<br />
Per facilitare la manutenzione e la pulizia<br />
delle pareti sono disponibili speciali pannelli in metallo<br />
smaltato (utili anche per eliminare lo stillicidio di ac-<br />
Fig. 3.10. – I liquidi trasportati possono<br />
fuoriuscire dalle cisterne<br />
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qua proveniente dall’ammasso roccioso) o, in alternativa,<br />
possono essere utilizzati materiali ceramici.