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. Sinistro Carta Verde<br />
Il 9 luglio 2003, su un’autostrada della Germania settentrionale, a causa di un danno ad un<br />
pneumatico, il conducente di un autocarro, che trasporta 40 tonnellate di merci<br />
pericolose, perde il controllo del mezzo. Sfonda il guardrail centrale e si scontra, sulla<br />
carreggiata opposta, con altri quattro autocarri e sei autovetture. Le persone ferite sono<br />
15, alcune di esse gravemente. Alcuni dei contenitori contenenti merci pericolose si<br />
spaccano, fuoriescono circa 5.500 litri di ammoniaca che va ad inquinare la falda acquifera<br />
della zona. La copertura di responsabilità civile dell’autocarro olandese ammonta a 2,5<br />
milioni di Euro. Dal momento che l’incidente avviene in Germania si tratta di un sinistro<br />
Carta Verde. Secondo le regole dell’accordo sulla Carta Verde, in questo caso si applicano<br />
i massimali minimi per la responsabilità civile validi in Germania. Per i danni alle persone<br />
questo massimale minimo ammonta a 7,5 milioni di Euro per persona/incidente e per<br />
quelli materiali a 500.000 Euro per incidente. Conseguentemente, la compagnia di<br />
assicurazioni olandese ha posto a riserva 8 milioni di Euro per tale sinistro. Visti i gravi<br />
danni ambientali ed il consistente danno materiale provocati, l’ammontare effettivo dei<br />
danni dovrebbe aggirarsi, in questo caso, sui 15 milioni di Euro circa.<br />
c. Sinistro in Italia: risarcimento esemplare<br />
Il 27-2-2002 la quinta Sezione Stralcio del Tribunale Civile di Milano pronuncia una<br />
sentenza esemplare in un processo per risarcimento danni in seguito ad incidente<br />
automobilistico. Viene riconosciuto ad una donna, che all’epoca dell’incidente ha 28 anni<br />
e ha riportato ferite talmente gravi da essere giudicata totalmente non autosufficiente, il<br />
diritto ad un risarcimento danni per un valore di 5,6 milioni di Euro. Questa somma è la<br />
più alta mai riconosciuta in Italia per questo tipo di risarcimento. Ai familiari della donna<br />
danneggiata, ai suoi genitori e a sua sorella vengono riconosciuti risarcimenti<br />
rispettivamente di 103.000 e 155.000 Euro. Il caso appena illustrato è un ottimo esempio<br />
della tendenza giurisprudenziale ad alzare la somma dei risarcimenti accordati. Il giudice<br />
del Tribunale Civile di Milano si è rifatto esplicitamente ad un caso del 23-4-1998, deciso<br />
dalla massima istanza giudicante, in cui ai familiari di una persona rimasta gravemente<br />
ferita in un incidente, erano stati riconosciuti diritti separati di risarcimento dei danni.<br />
d. Sinistro tragicomico<br />
In un paesino belga, nell’ottobre 2001, si é verificato un sinistro dai tratti realmente particolari.<br />
L’assicurato, mentre sta uscendo con la sua vettura, una Volkswagen Sharan, dal<br />
garage, che si trova sul retro della casa, arresta la vettura sullo spazio in discesa antistante<br />
il garage. Scende dalla macchina e si reca a piedi a rimuovere una catena che, dipartendosi<br />
dal recinto della casa, ostruisce il passaggio tra il marciapiede e l’accesso privato. Mentre<br />
è impegnato a sganciare la catena, la vettura si mette in movimento, investe l’assicurato,<br />
lo scaraventa a terra e lo trascina al di là della strada davanti alla sua casa. L’assicurato rimane<br />
incastrato tra la sua vettura ed un’altra parcheggiata sull’altro lato della strada<br />
riportando ferite talmente gravi da perdere la vita.<br />
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