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2.5. Origini e cause dell’incendio<br />
L’incendio è iniziato in territorio francese e si è sviluppato in territorio italiano.<br />
Dalla procura di Bonneville sarebbero stati individuati i conducenti dei veicoli che hanno<br />
incrociato il PL0 fumante nel tunnel, prima che si fermasse al garage n. 21 e, con i fari,<br />
avrebbero tentato di segnalare all’autista l’incendio in atto a bordo.<br />
Il PL0, trascurando le segnalazioni dei TIR che incrociava, non si è fermato in una piazzola<br />
di sosta, ma ha continuato la sua corsa sperando probabilmente di riuscire ad arrivare<br />
fino all’uscita lato Italia. Il comportamento dell’autista belga, che non si è fermato in una<br />
piazzola di sosta, ha reso ineluttabile l’evento anche se migliore fortuna ha avuto, nello<br />
scorso Agosto, un’autista che percorreva il S. Gottardo in situazione analoga.<br />
Le indagini svolte hanno messo in evidenza i difetti che affliggevano i motori Volvo della<br />
stessa serie di quello del PL0: erano tali da non consentire di ritenere accidentali i numerosi<br />
incendi verificatisi e già prima del sinistro del Monte Bianco avevano assunto una<br />
frequenza tale da indurre la Volvo a campagne di richiamo in Francia, ma non in Belgio.<br />
Non si tratta dunque di un episodio classificabile come accidentale, bensì come possibile<br />
se non addirittura probabile.<br />
Grazie a FORTIS, Compagnia Assicuratrice della motrice belga, Volvo è stata iscritta nel<br />
registro degli indagati a causa dei difetti rilevati sul motore FH12/420 che equipaggiava il<br />
PL0 (principalmente l’assenza di protezione sulla presa d’aria e la tenuta non stagna del<br />
coperchio del bilanciere).<br />
Una prima relazione del Maggio 2002, un successivo CD ROM ed una demo fisica hanno<br />
dimostrato la concreta possibilità che “un mozzicone” possa entrare attraverso la presa<br />
d’aria, arrivare al filtro, incendiarlo, propagare l’incendio verso il turbo (attraverso il condotto<br />
di aspirazione dell’aria realizzato in plastica), provocare la fusione delle palette in lega<br />
leggera del compressore (l’alluminio al silicio fonde ad una temperatura inferiore a 600<br />
°C), liberare il silicio, consentire al motore di aspirarne le particelle (praticamente una polvere)<br />
provocando il grippaggio dei pistoni (così come verificato sul PL0).<br />
È stato altresì dimostrato che una fuga d’olio dal coperchio del bilanciere sul lato destro<br />
del motore, cadendo sul turbo, provoca un incendio nel vano motore.<br />
Entrambi i difetti rilevati, erano da tempo ben noti al costruttore che era già intervenuto<br />
(ma, come detto, solo in Francia).<br />
Si è di recente avuto notizia di un nuovo incendio di data 04.07.03 di una motrice VOLVO<br />
FH12 in Belgio: la perizia di data 8 agosto 2003 conclude ancora una volta individuando la<br />
causa in una perdita di olio dal coperchio del bilanciere. Entrambi i difetti rilevati, erano da<br />
tempo ben noti al costruttore che era già intervenuto (ma, come detto, solo in Francia).<br />
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