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Lettura 9 - Munich Re

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2.5. Origini e cause dell’incendio<br />

L’incendio è iniziato in territorio francese e si è sviluppato in territorio italiano.<br />

Dalla procura di Bonneville sarebbero stati individuati i conducenti dei veicoli che hanno<br />

incrociato il PL0 fumante nel tunnel, prima che si fermasse al garage n. 21 e, con i fari,<br />

avrebbero tentato di segnalare all’autista l’incendio in atto a bordo.<br />

Il PL0, trascurando le segnalazioni dei TIR che incrociava, non si è fermato in una piazzola<br />

di sosta, ma ha continuato la sua corsa sperando probabilmente di riuscire ad arrivare<br />

fino all’uscita lato Italia. Il comportamento dell’autista belga, che non si è fermato in una<br />

piazzola di sosta, ha reso ineluttabile l’evento anche se migliore fortuna ha avuto, nello<br />

scorso Agosto, un’autista che percorreva il S. Gottardo in situazione analoga.<br />

Le indagini svolte hanno messo in evidenza i difetti che affliggevano i motori Volvo della<br />

stessa serie di quello del PL0: erano tali da non consentire di ritenere accidentali i numerosi<br />

incendi verificatisi e già prima del sinistro del Monte Bianco avevano assunto una<br />

frequenza tale da indurre la Volvo a campagne di richiamo in Francia, ma non in Belgio.<br />

Non si tratta dunque di un episodio classificabile come accidentale, bensì come possibile<br />

se non addirittura probabile.<br />

Grazie a FORTIS, Compagnia Assicuratrice della motrice belga, Volvo è stata iscritta nel<br />

registro degli indagati a causa dei difetti rilevati sul motore FH12/420 che equipaggiava il<br />

PL0 (principalmente l’assenza di protezione sulla presa d’aria e la tenuta non stagna del<br />

coperchio del bilanciere).<br />

Una prima relazione del Maggio 2002, un successivo CD ROM ed una demo fisica hanno<br />

dimostrato la concreta possibilità che “un mozzicone” possa entrare attraverso la presa<br />

d’aria, arrivare al filtro, incendiarlo, propagare l’incendio verso il turbo (attraverso il condotto<br />

di aspirazione dell’aria realizzato in plastica), provocare la fusione delle palette in lega<br />

leggera del compressore (l’alluminio al silicio fonde ad una temperatura inferiore a 600<br />

°C), liberare il silicio, consentire al motore di aspirarne le particelle (praticamente una polvere)<br />

provocando il grippaggio dei pistoni (così come verificato sul PL0).<br />

È stato altresì dimostrato che una fuga d’olio dal coperchio del bilanciere sul lato destro<br />

del motore, cadendo sul turbo, provoca un incendio nel vano motore.<br />

Entrambi i difetti rilevati, erano da tempo ben noti al costruttore che era già intervenuto<br />

(ma, come detto, solo in Francia).<br />

Si è di recente avuto notizia di un nuovo incendio di data 04.07.03 di una motrice VOLVO<br />

FH12 in Belgio: la perizia di data 8 agosto 2003 conclude ancora una volta individuando la<br />

causa in una perdita di olio dal coperchio del bilanciere. Entrambi i difetti rilevati, erano da<br />

tempo ben noti al costruttore che era già intervenuto (ma, come detto, solo in Francia).<br />

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