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2.6. La propagazione dei fumi e delle temperature all’interno<br />
del tunnel<br />
a. Il Rapporto ATKINS<br />
Il Rapporto Atkins (commissionato da ATMB su modello monodimensionale) conclude con<br />
i seguenti pesanti addebiti:<br />
- la configurazione adottata per la ventilazione lato Italia ha impedito qualsiasi soccorso<br />
proveniente dalla Francia<br />
- l’inversione della ventilazione (da mandata ad aspirazione) non avrebbe costituito pericolo<br />
di sorta per le persone in galleria lato Italia<br />
- il mancato rispetto delle procedure ha condannato a morte buona parte delle persone<br />
decedute nell’arco di 15 min. dall’evento.<br />
L’esame critico realizzato dal Prof. Ortolani del Politecnico di Milano, ha evidenziato come<br />
il Rapporto ATKINS parta da ipotesi poco realistiche e inconsistenti dal punto di vista scientifico,<br />
giacchè:<br />
- i dati di partenza sono inattendibili in quanto desunti da testimonianze rese dopo oltre<br />
dodici mesi dall’evento e basati su parametri tecnici non assoluti ma variabili in funzione<br />
dell’autore<br />
- utilizza un modello monodimensionale (il Tunnel viene di fatto considerato una linea) che<br />
trascura l’analisi della stratificazione dei fumi.<br />
La nostra difesa è stata impostata sui seguenti presupposti:<br />
- anche se il flusso fosse stato invertito nulla sarebbe cambiato in quanto, al termine della<br />
manovra, la tragedia sarebbe già stata consumata (l’arco temporale massimo è di 5<br />
minuti e non di 15)<br />
- l’omessa inversione non ha avuto alcuna conseguenza nè nella ossigenazione dell’incendio<br />
(l’apporto di aria fresca rispetto alla portata della ventilazione naturale è praticamente<br />
ininfluente) nè sulla propagazione dei fumi (tenuto conto che in caso di inversione<br />
il massimo ritardo ottenibile sarebbe stato di 30’’)<br />
- se le consegne fossero state rispettate sarebbe risultata raddoppiata l’aria comburente<br />
immessa dai canali 1 - 2 - 3 - 4 (da 150 m3/s a 300 m3/s)<br />
- lo studio ATKINS tiene conto di una potenza dell’incendio pari a 30 Mw (riferibile al solo<br />
gasolio nel serbatoio) che sviluppa una portata di fumi di 54 m3/s, e non di quella reale<br />
(riferita a gasolio, pneumatici e merce trasportata) pari a 100 ÷ 150 Mw che triplica la<br />
portata dei fumi<br />
- la scelta del modello monodimensionale non consente di verificare le modalità di<br />
propagazione dei fumi, gli effetti di eventuali gradienti trasversali ed i fenomeni di stratificazione.<br />
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