09.03.2013 Views

Lettura 9 - Munich Re

Lettura 9 - Munich Re

Lettura 9 - Munich Re

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

2.8. Le migliorie realizzate<br />

a. I sinistri precedenti<br />

Nei 34 anni di esercizio, dal 1965 ad oggi, con un transito complessivo di 16 milioni di automezzi,<br />

di cui 1,9 milioni nel 1998, si sono verificati complessivamente 32 incidenti, di<br />

cui 17 hanno coinvolto camion, con 3 vittime e 40 feriti e 15 casi di incendio con 3 feriti.<br />

b. Il contesto del rischio Monte Bianco<br />

Le merci pericolose rappresentano il 10% delle merci totali; per queste ultime si prevede<br />

un aumento del 70% nei prossimi 10 anni.<br />

Gli interventi statisticamente possibili sono quelli in cui si affrontano tempestivamente dei<br />

“principi di incendio”; se si arriva al “flash-over”, la situazione è irreversibile e non resta<br />

che gestire l’emergenza cercando di limitare i danni a cose e persone. Le difficoltà derivano<br />

dal fatto che si tratta di fronteggiare un incendio di elevata potenza, alimentato dal<br />

flusso di aria naturale, che genera irraggiamento e fumi in ambiente confinato generando<br />

una situazione totalmente difforme da quella di un incendio all’aperto.<br />

Gli interventi di sicurezza preventiva realizzabili consistono nella:<br />

- eliminazione delle cause (guasti veicolo, surriscaldamento del cambio e dei freni, inconvenienti<br />

all’impianto elettrico e perdite di carburante e/o di olio lubrificante)<br />

- programmazione dei volumi di traffico, soprattutto dei mezzi pesanti, ed in particolare di<br />

quelli frigoriferi con coibentazione di polistirolo che, bruciando, generano gas venefici o<br />

che trasportano infiammabili a basso flash-point (gasolio e margarina: quest’ultima è infatti<br />

equiparabile, sia come flash-point e sia come carico d’incendio, al gasolio)<br />

- assoluto rispetto di limiti di velocità, divieti di sorpasso, distanze di sicurezza e trasporto<br />

scortato per le merci pericolose.<br />

c. La sintesi degli errori<br />

Ci si può chiedere per quali motivi l’incendio del 24 marzo 1999 abbia avuto conseguenze<br />

sulle persone e sulle cose tanto più gravi rispetto ai casi precedenti. Va osservato innanzitutto<br />

che gli incendi precedenti hanno quasi sempre coinvolto un solo autoveicolo.<br />

Abbiamo visto che la non tempestiva messa al rosso dei semafori sia all’imbocco francese<br />

sia all’interno del tunnel in direzione Francia/Italia che sarebbe stata l’unica manovra coerente<br />

con gli eccezionali valori di opacità che hanno raggiunto il fondo scala e che sono<br />

stati segnalati dagli opacimetri e il mancato rispetto delle distanze di sicurezza, sono la<br />

causa dei decessi e dei danni materiali alla struttura ed agli impianti. I semafori rossi avrebbero<br />

infatti impedito che si formasse una fila di 23 veicoli accodati l’uno all’altro.<br />

Se i veicoli fossero stati distanziati l’uno dall’altro: i fumi tossici sarebbero rimasti stratifi-<br />

42

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!