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DE SOCIETATE JESU - Georgetown University

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158. (CHIESA Sebastiano) - Capitolo de Frati, poema eroico comico o sia prurito geniale<br />

autumnale del padre Sechia Accademico lepido Reggiano. Tomo primo (- secondo).<br />

Inizi XVIII secolo.<br />

Manoscritto in 2 voll. in-8° piccolo quadrato (16 x 13), di ff. (270) complessivi, non<br />

numerati. I due frontespizi recano il titolo manoscritto racchiuso entro una cornice incisa<br />

all’acquaforte composta di motivi floreali. Scrittura corsiva chiara e leggibile di mano dei<br />

primissimi anni del ‘700. Legatura coeva in piena pelle, dorso ornato in oro con nervi e<br />

doppio tassello per i titoli. Buon esemplare. (5434)<br />

Noto poema bernesco di carattere satirico e giocoso attribuito al padre gesuita Sebastiano Chiesa<br />

(Reggio Emilia, 16.. - 1678), che circolò in copie manoscritte fino alla metà del XVIII secolo. Il<br />

nostro esemplare contiene 10 canti, mentre altre copie giungono fino a 14. L’autore descrive con<br />

vena satirica e “grassoccia” la vita di una comunità di frati, di ambiente chiaramente emiliano,<br />

dalle dispute interne ai conflitti gerarchici e agli scontri tra anziani e novizi; il refettorio è il luogo<br />

più frequente per le dispute, con minuziosa descrizione delle abitudini alimentari (pranzi a base<br />

di salsiccia e mortadella innaffiati dal moscatello). Il poema si presume sia stato composto intorno<br />

al 1670, e non fu mai dato alle stampe. La bonaria, non triviale, satira della vita monastica,<br />

scritta da un Gesuita, provocò comunque alcune reazioni polemiche, tra cui quella del Moneti<br />

nella sua Cortona Convertita. Il padre Chiesa (ovvero Tisabesano Sechia) scrisse vari altri altri<br />

componimenti di analoga ispirazione. De Backer-Sommervogel, II/col. 1134; Vinciana, Autt.<br />

ital. del ‘600, n. 2908; Tiraboschi, Bibl. Modenese, II/p. 25; Quadrio, VI/pp. 723-4. Olschki,<br />

Choix, n. 2497.<br />

159. DAUBENTON Guillaume - Vita del B. Gio. Francesco Regis della Compagnia di<br />

Gesù. Tradotta dal Francese dal P. Carlo Giacinto Ferrero della medesima Compagnia.<br />

Torino, Mairesse e Radix, 1717.<br />

In-12° (15 x 9), pp. (12)+358+(2), con Impresa della Compagnia al frontespizio. Legatura<br />

piena pelle coeva con fregi in oro al dorso (legatura allentata, dorso guasto). (5021)<br />

Diffusa biografia del beato (poi santo) Giovanni Francesco Regis (1597-1640), originario di Fontcouvert,<br />

teologo e catechizzatore del Velay e del Puy, e in generale del Languedoc, dove si oppose<br />

al Calvinismo. La presente biografia apparve a Parigi nel 1716, anno della beatificazione e, come<br />

si vede, fu subito tradotta in lingua italiana dal gesuita piemontese Carlo Giacinto Ferrero, che la<br />

dedicò allo stesso Daubenton. De Backer-Sommervogel, II/col. 1833 (al fine).<br />

160. DOISSIN Louis - Sculptura Carmen - La Scultura, versi sciolti di Anton-Luigi De<br />

Carli. Milano, Marelli, 1775.<br />

In-8° piccolo (18 x 11), pp. 201 con un’antiporta allegorica da Giacomo Mercoli col<br />

ritratto su di un piedestallo in busto del conte Carlo di Firmian cui l’opera è dedicata.<br />

Legatura mezza pelle inizi XIX secolo, filetti in oro al dorso. (19)<br />

Testo latino e versione italiana a fronte (del De Carli) di questo interessante poemetto didascalico del<br />

gesuita francese (cresciuto nelle colonie americane) Louis Doissin (1727-1753). La prima edizione<br />

parigina era apparsa nel 1752, ma la più completa apparve nel 1754, e su di essa la presente si basa.<br />

Il poemetto tratta “i precetti dalla statuaria” in tutti i loro aspetti, con note storico-erudite a piè<br />

pagina. De Backer-Sommervogel, III/col. 112.<br />

161. DREXEL Hieremias - Orbis Phaeton hoc est de Universis Vitiis Linguae. Coloniae,<br />

apud Cornel. ab Egmont, 1634.<br />

In-12° (11 x 5), pp. (16)+1018+(16), con 1 frontespizio inciso e 21 curiose figure in rame<br />

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