DE SOCIETATE JESU - Georgetown University
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Interessante volume manoscritto con grafia chiara ed elegante, di carattere composito, assemblato da<br />
un religioso dell’Ordine poco dopo la ricostituzione della Compagnia. All’inizio vi è una succinta<br />
storia della Compagnia di Gesù (pp. 1-26); seguono le 80 tavv. in rame, non firmate (ma di scuola<br />
fiamminga, forse del Collaert), costituenti la raccolta completa dell’album pubblicato a Roma nel<br />
1622, in occasione della santificazione di Ignazio di Loyola: Vita Beati P. Ignatii Loiolae Societatis Iesu<br />
fundatoris, precedute da un frontespizio e da un ritratto di S. Ignazio. Ogni tavola è accompagnata<br />
da un foglio intercalato con la nota esplicativa (pp. 27-274); seguono, fino alla pag. 332: Arma e<br />
Propositi Generali della Compagnia di Gesù, contenente la serie dei Generali fino alle soppressione<br />
(con un’aggiunta sempre manoscritta per il periodo 1801-1820). Infine sta una raccolta di orazioni<br />
e panegirici di illustri personaggi della Compagnia, difese dalle “ingiuste infamazioni”, seguita da<br />
tre scritti a difesa della predicazione dei Gesuiti in Cina, contro i loro accusatori. La raccolta, nel<br />
suo insieme, costituisce una testimonianza interessante del periodo immediatamente successivo alla<br />
ricostituzione della Compagnia.<br />
193. MARCHELLI Giovanni - Trattato del Compasso di Proporzione composto da<br />
Giovanni Marchelli della Compagnia di Gesù ad istruzione de’ Signori Convittori del Collegio<br />
de’ Nobili di Milano e dedicato al sig. Giacomo Maria Brignole. Milano, Giuseppe<br />
Galeazzi, 1759.<br />
In-8° (19 x 13), pp. XXII+352+(16), con una grande tavola in rame al fine più volte<br />
ripiegata (costruzione del Quadrante del Galileo). Impresa tipografica del Galeazzi (un<br />
vascello) impressa in rame al frontespizio; titoli in caratteri rossi e neri. Legatura recente in<br />
mezza pergamena, tassello al dorso con titoli in oro. Ottimo e fresco esemplare. (5496)<br />
Prima ed unica edizione di questo trattato eminentemente didattico del gesuita genovese Giovanni<br />
Marchelli (1728-1764), che insegnò per diversi anni le matematiche a Milano, dando alla luce in<br />
quegli anni anche un Trattato della Sfera celeste ad uso degli allievi del Collegio dei Nobili di Milano.<br />
Riccardi, II/col. 106: “Contiene la descrizione e l’uso del compasso Galileiano. Ritiene l’A. che<br />
possa riuscire utilissimo all’insegnamento delle matematiche il cominciare l’istruzione de’ giovinetti<br />
dalla spiegazione dell’uso di questo geometrico apparato”. De Backer-Sommervogel, V/col. 525, n. 4.<br />
Cinti, Bibl. Galileiana, n. 177; Carli-Favaro, p. 128.<br />
L’ISTIGAZIONE AL REGICIDIO ?<br />
194. MARIANA, Juan de - De Rege et Regis Institutione Libri III. Ad Philippum III<br />
Hispaniae Regem Catholicum. Eiusdem de Ponderibus et Mensuris Liber. Moguntiae<br />
(Mainz), Typis Balthasarii Lippi, impensis Haeredum Andreae Wecheli, 1605.<br />
In-8° piccolo (17 x 10), pp. (8)+372+(16). Marca tipografica del Wechel al frontespizio;<br />
al verso insegna di Filippo III di Spagna. Legatura piena pergamena coeva. Timbro di<br />
biblioteca estinta al frontespizio, bruniture dovute alla qualità della carta e dell’inchiostro,<br />
ma buon esemplare per il resto. (5101)<br />
Seconda edizione, dopo l’originale di Toledo del 1599, di questa nota opera del gesuita spagnolo<br />
Juan de Mariana, che contribuì nei secoli successivi a far cadere sui Gesuiti l’accusa infamante di<br />
essere fautori del regicidio. Pur corredata di tutte le autorizzazioni, ivi compreso il privilegio reale,<br />
l’opera fu nel 1610 deferita al Parlamento di Parigi, dopo l’assassinio di Enrico IV, e condannata al<br />
rogo l’8 giugno 1610 (la proibizione fu poi estesa alla Spagna). Tutto questo a causa di due capitoli<br />
“incriminati” (VI e VII), dedicati al tema “An tyrannumm opprimere fas sit”; e “An liceat tyrannum<br />
veneno occidere”. Argomenti non nuovi nella pubblicista politica dei secoli XVI e XVII, ma resi<br />
scottanti dalla morte di Enrico IV per mano di un monaco esaltato, del quale il Mariana fu accusato<br />
di aver fatto l’apologia. De Backer-Sommervogel, V/557, n. 3: “Ouvrage dont la publication a fait du<br />
bruit, surtout en France. Le Parlement de Paris le censura e le fit bruler par la main du bourreau...<br />
Le livre eut un libre cours en Espagne, sans que l’autorité ecclésiastique ni l’autorité civile y missent<br />
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