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DE SOCIETATE JESU - Georgetown University

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2 parti in l volume in-f° piccolo (31 x 21), di pp. (10)+366+(10); (4)157+(5). Leg. piena<br />

pelle coeva, dorso a nervi con titoli in oro. Alcune spellature ai piatti e guasti alle cuffie,<br />

bruniture nel testo; ma buon esemplare. (5435)<br />

Pregevole edizione, dedicata a Maria Teresa d’Austria in occasione del pubblico dottorato in filosofia<br />

di Giacomo Cognazzo, di queste due opere solitamente riunite del celebre gesuita bergamasco G. P.<br />

Maffei (1535-1603), primo biografo di S. Ignazio di Loyola. Apparsa per la prima volta nel 1588,<br />

l’opera del Maffei ricostruisce le vicende della penetrazione dei missionari della Compagnia di Gesù<br />

nelle Indie Orientali a partire dal 1542; non mancano i riferimenti alle Americhe, e soprattutto al<br />

Brasile. Per comporre l’opera il Maffei mise a frutto un soggiorno di parecchi anni a Lisbona, documentandosi<br />

negli archivi della Compagnia. Le epistole forniscono un utile corredo di documenti<br />

alla parete narrativa. L’opera del Maffei ebbe larga diffusione e fu tradotta in varie lingue. De Backer-<br />

Sommervogel, V/col. 299; Sabin, n. 43775: “contains an account of Columbus’ discovery of the New<br />

World; the voyage and discoveries of Americo Vespucci; Martin Beham’s voyage and astrolabe... and<br />

other matters relating to America”. Cordier, Japonica, 64. Cordier, Indosinica, 1912.<br />

188. MAIMBOURG Louis - Histoire du Schisme des Grecs. Paris, Cramoisy, 1677.<br />

In-12° (14 x 9), pp.(36)+520+(32). Leg. piena pelle coeva. (5645)<br />

Il solo 1° volume (su due), contenente la storia dello Scisma greco sino al 1204, di quest’opera del<br />

gesuita francese Louis Mainbourg (1626-86), costretto in seguito ad abbandonare la Compagnia<br />

avendo preso la difesa delle libertà della chiesa anglicana. De Backer & Sommervogel, V/col. 349,<br />

n. 15.<br />

189. (MAMACHI Tommaso Maria) - Alethini Philaretae Epistolarum de Ven. Johannis<br />

Palafoxii Angelopolitani primum, tum Oxomensis Episcopi Orthodoxia. Tomus Primus.<br />

An. MDCCLXXII. (unito con:) Appendices ad Alethini Philaretae Epistolarum Tomum I.<br />

De Venerabilis Viri Johannis Palafoxii Episcopi... Orthodoxia. S.l., s.t., ma Roma, 1772.<br />

4 parti in 2 voll. in-8° (19 x 13), di pp. 256+CLXV+(2) bianche; pp. 286+CLXXIII+(3).<br />

Legatura piena pergamena coeva, titoli in oro al dorso. Ottimo esemplare, con bell’exlibris<br />

settecentesco. (5313)<br />

Secondo il Melzi, vol. I/p. 33, “diconsi stampate in Roma nella residenza del Comm. d’Almeida,<br />

ministro del Portogallo, e se ne fa Autore il P. Tommaso Maria Mamachi, maestro del sacro Palazzo.<br />

La lettera d’un anonimo stampata a tre colonne che in dette lettere si vuol confutare (e che è qui<br />

riportata nella seconda parte, ndr.), si attribuisce al P. Francesco Asquasciati, gesuita...”. Il Mamachi,<br />

ed altri avversari della causa gesuitica, decisero, a distanza di un secolo, di “rinverdire” con svariate<br />

pubblicazioni, la figura del vescovo Juan Palafox y Mendoza, nel momento in cui, dopo le vicende<br />

del Portogallo, i destini della Compagnia si stavano avviando al tracollo definitivo. Come è noto,<br />

Juan Palafox y Mendoza (1600-1659?), originario della Navarra, illustre teologo, fu nominato da<br />

Filippo IV nel Consiglio delle Indie, e nel 1639 fu consacrato vescovo di Puebla de los Angeles in<br />

Messico (“Episcopus Angelopolitanus”). Fu molto attivo in campo ecclesiastico, riformò i costumi<br />

e sostenne la causa degli Indios. Si trovò in conflitto con i Gesuiti su temi prettamente giurisdizionali,<br />

e intentò 5 processi contro altrettanti gesuiti a Roma che erano entrati in conflitto con la sua<br />

giurisdizione. A Roma tuttavia la controversia fu messa a tacere, e Palafox fu trasferito alla diocesi<br />

di Osma. Nel 1726 si intentò un processo di canonizzazione nei suoi confronti, i suoi scritti furono<br />

convalidati dall’autorità ecclesiastica, ma considerato l’uso polemico che veniva fatto della vicenda<br />

in senso strumentalmente antigesuitico, il procedimento si interruppe. Nella presente opera il<br />

Mamachi difende l’ortodossia del Palafox contro le critiche dei suoi accusatori, che sono riportate<br />

nella seconda parte dei volumi unitamente alle confutazioni, rivolte a difendere l’operato e soprattutto<br />

le dottrine del Palafox, tacciato da alcuni di filogiansenismo. Il domenicano Tommaso Maria<br />

Mamachi, originario dell’isola di Chio, si impose alla notorietà sostenendo le posizioni del Concina<br />

contro il Maffei come difensore dell’ortodossia. “Al tempo di Clemente XIV, Mamachi riceve dal<br />

Papa l’incarico di confutare un libretto gesuitico contro la beatificazione di Palafox, di cui il Papa<br />

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