18 <strong>Atti</strong> <strong>del</strong> <strong>Convegno</strong> <strong>di</strong> <strong>Mantova</strong> – 18 febbraio 2006 • In Triage: PA 90/60 mmHg, FC 48/min, TC
La stanchezza nella <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale <strong>del</strong> me<strong>di</strong>co internista – G. Ricevuti La stanchezza nella <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale <strong>del</strong> me<strong>di</strong>co internista G. Ricevuti Direttore Me<strong>di</strong>cina S. Margherita, università <strong>di</strong> Pavia In questa nostra civiltà produttiva ed efficiente il sintomo “stanchezza”, o astenia, non ha mai trovato un´adeguata attenzione, sebbene sia uno dei più frequenti <strong>di</strong>sagi lamentati dai pazienti. Non esiste infatti una ben chiara “sindrome astenica” riconosciuta, cioè un insieme <strong>di</strong> sintomi e segni per cui si possa inquadrare la stanchezza come una vera e propria malattia. L´astenia infatti è un sintomo, talvolta unico e debilitante, che si presenta come segnale <strong>di</strong> allarme <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse malattie oppure a sé stante, senza riferimento a una chiara causa organica. L´astenia è generalmente definita come sensazione <strong>di</strong> mancanza <strong>di</strong> energia, che non coincide con la sonnolenza, ma può essere accompagnata dal desiderio <strong>di</strong> dormire. L´apatia è invece una sensazione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>fferenza che può presentarsi insieme alla stanchezza o esistere in<strong>di</strong>pendentemente. Se facciamo una ricerca su Pubmed usando come parola chiave “fatigue” e non poniamo limiti <strong>di</strong> soggetto o <strong>di</strong> tempo troviamo 35598 articoli, tra cui 4256 reviews; se limitiamo la ricerca ai lavori apparsi negli ultimi 5 anni in lingua inglese e che riguardavano soggetti umani troviamo 8748 articoli, <strong>di</strong> cui 1448 reviews. La stanchezza è quin<strong>di</strong> un sintomo estremamente comune che può riguardare le più svariate patologie: infettive, nutrizionali, idroelettrolitiche, reumatologiche, car<strong>di</strong>ologiche, oncologiche, endocrinologiche, polmonari, gastrointestinali, ematologiche, ginecologiche, neurologiche, psicologiche ma anche essere secondaria ad alterazioni <strong>del</strong>l´esercizio fisico, a <strong>di</strong>sturbi <strong>del</strong> sonno o a farmaci. Diversi stu<strong>di</strong> suggeriscono che fattori immunologici e neuroendocrini possano giocare un ruolo causale nello sviluppo <strong>del</strong>la stanchezza. In particolare lo sviluppo <strong>del</strong>la stanchezza in corso <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse patologie è stata associata alla attivazione <strong>del</strong> network <strong>del</strong>le citochine. Le citochine sono un gruppo <strong>di</strong> polipepti<strong>di</strong> <strong>di</strong> segnale intercellulare prodotte dalle cellule attivate da <strong>di</strong>versi stimoli; in particolare l´interleuchina 6, l´interleuchina 1b, tumor necrosis factor ?, l´interferon ?, il transforming growth factor sono prodotte durante l´infiammazione e sono in grado <strong>di</strong> stimolare la produzione <strong>del</strong>le proteine <strong>del</strong>la fase acuta. Queste stesse molecole sono state anche implicate nella genesi <strong>del</strong>le alterazioni comportamentali che spesso accompagnano l´infiammazione, tra cui l´anoressia, la sonnolenza e la letargia. 19