Atti del Convegno di Mantova - Associazione CFS
Atti del Convegno di Mantova - Associazione CFS
Atti del Convegno di Mantova - Associazione CFS
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
<strong>Atti</strong> <strong>del</strong> <strong>Convegno</strong> <strong>di</strong> <strong>Mantova</strong> – 18 febbraio 2006<br />
mentali e laboratoristiche, tra cui ricor<strong>di</strong>amo il dosaggio <strong>di</strong> creatinfosfochinasi, la determinazione<br />
<strong>del</strong> lattato ed ammonio basali e dopo sforzo ischemico, lo stu<strong>di</strong>o elettromiografico<br />
e bioptico.<br />
Le caratteristiche <strong>del</strong>la fatica centrale sono molto <strong>di</strong>verse, e così riassumibili:<br />
- Persistente sensazione soggettiva <strong>di</strong> stanchezza<br />
- Difficoltà/impossibilità ad iniziare o a portare a termine task attentivi (fatica mentale)<br />
o attività fisiche (fatica fisica) che richiedano una motivazione personale<br />
- Assenza <strong>di</strong> deficit <strong>di</strong> forza o deca<strong>di</strong>mento cognitivo clinicamente evidenti<br />
- Può essere presente, transitoriamente, in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> stress emotivo, carenza <strong>di</strong><br />
sonno, durante un’infezione virale acuta e nelle donne in menopausa<br />
- I pazienti con fatica centrale hanno meno <strong>di</strong>fficoltà ad eseguire compiti se ricevono<br />
stimoli provenienti dall’ambiente esterno<br />
- Esiste una <strong>di</strong>screpanza tra l’entità <strong>del</strong>lo sforzo fisico o mentale effettuato e la percezione<br />
interna <strong>del</strong>lo sforzo stesso? l’attività viene “vissuta” come molto più impegnativa<br />
<strong>di</strong> quanto realmente è<br />
La gravità <strong>del</strong>la fatica centrale non è correlata alla natura o alla gravità <strong>del</strong>la malattia<br />
<strong>di</strong> base; può essere una sensazione <strong>di</strong>ffusa (sensazione <strong>di</strong> fatica generalizzata, un tempo<br />
definita “neurastenia”) o focale (fatica nella visione in un occhio, o fatica localizzata<br />
ad un arto; fatica nello svolgere un compito specifico). Si associa frequentemente ad altri<br />
sintomi, quali malessere generale, dolore, <strong>di</strong>sturbi <strong>del</strong> sonno, cefalea quoti<strong>di</strong>ana.<br />
Non esiste in questo caso un test <strong>di</strong>agnostico specifico; generalmente i <strong>di</strong>sturbi neurologici<br />
nei quali è possibile rilevare fatica centrale sono molto numerosi, e accanto a<br />
quelli i<strong>di</strong>opatici (il cui prototipo è la sindrome da fatica cronica), troviamo <strong>di</strong>verse patologie<br />
sintomatiche, quali la fatica post-stroke, nei <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni cerebrovascolari cronici<br />
(ecnfefaloptai muitliinfartuale), le malattie degenerative, la sclerosi multipla e <strong>di</strong>sturbi<br />
sonno-relati.<br />
L’insorgenza <strong>di</strong> fatica dopo uno stroke ischemico è ormai confermata da numerisissimi<br />
dati <strong>di</strong> letteratura, e la correlazione tra evento ischemico ed insorgenza <strong>di</strong> fatica sembra<br />
essere particolarmente stretta quando la sede <strong>del</strong>l’insulto vascolare è a livello <strong>di</strong> talamo<br />
o <strong>del</strong>le strutture troncoencefaliche. In quest’ultimo caso si può ipotizzare che la fatica<br />
sia causata da un danno a livello <strong>del</strong> sistema reticolare attivatore, e cioè a quel sistema<br />
neuronale che contribuisce al mantenimento <strong>di</strong> un livello “tonico” <strong>di</strong> attenzione nei<br />
confronti degli stimoli ambientali circostanti. Anche nelle cerebrovasculopatie croniche<br />
la fatica non è rilevabile unicamente nei soggetti con sequele neurologiche, ma può coesistere<br />
ad una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> buon recupero funzionale, configurando quin<strong>di</strong> nuovamente<br />
un quadro <strong>di</strong> “malattia fatica-relata”. Nelle patologie coinvolgenti i gangli <strong>del</strong>la base,<br />
prima fra tutte il morbo <strong>di</strong> Parkinson, la fatica sembra legata all’interruzione <strong>del</strong>la connessione<br />
tra corteccia prefrontale e talamo, o ad un <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> integrazione degli input a<br />
livello limbico; a volte non solo accompagna, ma ad<strong>di</strong>rittura precede la comparsa <strong>del</strong>la<br />
sintomatologia neurologica vera e propria <strong>di</strong> alcuni mesi.<br />
Nell’elenco <strong>del</strong>le patologie associate a fatica centrale non può mancare la sclerosi multipla,<br />
in cui la fatica è presente in un’elevatissima percentuale <strong>di</strong> soggetti, e spesso rappre-<br />
26