19.05.2013 Views

4 IL SEGRETO DELL'INQUISIZIONE, I SEGRETI DELLA REPUBBLICA

4 IL SEGRETO DELL'INQUISIZIONE, I SEGRETI DELLA REPUBBLICA

4 IL SEGRETO DELL'INQUISIZIONE, I SEGRETI DELLA REPUBBLICA

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

meditazione. Essa, tuttavia, tende probabilmente a relegare troppo in secondo piano le ampie<br />

zone di intersezione che si verificarono tra la norma positiva e la colpa morale-teologica; e,<br />

soprattutto, a minimizzare l’influenza dell’Inquisizione, la quale rappresentò un elemento<br />

eccezionale di intreccio tra i due ambiti, ed un rischio non indifferente di deriva teocratica 8 .<br />

Da tale angolatura, quindi, è interessante evidenziare che, nell’Italia del Cinque-Seicento,<br />

furono proprio le interferenze dei poteri locali, come quello di Lucca, a impedire che la<br />

saldatura si compiesse del tutto, mantenendo un qualche forma pragmatica di distinzione tra la<br />

coscienza e le leggi. In maniera non diversa, esiste una corrente di interpretazione affermata, i<br />

cui esponenti tendono a leggere i segni della “modernizzazione” 9 , ossia di quell’insieme di<br />

eventi e processi storici, necessariamente complesso, ed anche ambiguo, che condussero alla<br />

modernità, soprattutto nelle trasformazioni istituzionali che furono attuate nel senso<br />

dell’accentramento statuale, così come nel perfezionamento degli strumenti di regolazione<br />

sociale. Secondo tale ottica, si individua nell’epoca “confessionale”, durante la quale, dopo il<br />

conflitto aperto dalla Riforma, si formarono in Europa identità religiose differenziate e ben<br />

delineate, un momento di accelerazione del cambiamento, che riguardò in generale tutta la<br />

società coeva 10 . Pertanto, anche la Controriforma appare una fase di omologazione dell’Italia<br />

con le altre aree europee; ed anzi la monarchia papale può risultare una sorta di prototipo<br />

dello Stato moderno ed assoluto, in quanto prodotto di un connubio inedito tra potere<br />

spirituale e temporale 11 . Ma anche stavolta lo sguardo sembra escludere gli apporti culturali<br />

che provennero dai cosiddetti “corpi intermedi”, soprattutto quelli urbani, alla civiltà<br />

continentale. E soprattutto viene da domandarsi se e quali esperienze di conservazione,<br />

sicuramente “medievali” nello spirito, contenessero comunque tracce potenzialmente<br />

innovative, tali da costituire una sorta di architettura portante del “moderno”, o almeno da<br />

disegnare delle possibilità di scelta e di alternativa, che, in un secondo momento, avrebbero<br />

potuto essere in qualche modo recuperate, trasformate, ed applicate. Nello specifico, i<br />

magistrati di Lucca che si occupavano della materia religiosa, pur agendo di sicuro con gli<br />

occhi rivolti al passato, non cessarono comunque mai di interrogarsi sulla loro attività per<br />

adeguarla ai mutamenti che li circondavano, esprimendo anche delle riflessioni che avrebbero<br />

8 Si veda A. Prosperi, Una discussione con Paolo Prodi, in «Storica», 17 (2000), pp. 85-100.<br />

9 Sul termine G. Alessi, Discipline. I nuovi orizzonti del disciplinamento sociale, in «Storica», 4 (1996), pp. 7-<br />

37, in part. p. 28.<br />

10 Per il concetto di “confessionalismo” si rinvia a T. A. Brady Jr., Confessionalization: the career of a concept, e<br />

H. Schilling, Confessionalization: historical and scholarly perspectives of a comparative and interdisciplinary<br />

paradigm, entrambi in J. M. Headely, H. J. Hilldebrand, A. J. Papalas, (eds.), Confessionalization in Europe,<br />

1555-1700. Essays in honor and memory of Bodo Nischan, Ashgate, Aldershot, 2004, rispettivamente pp. 115-<br />

136, pp. 155-185. Si rinvia anche a M. A. Visceglia, Introduzione, in Eadem, a cura di, Le radici storiche<br />

dell’Europa. L’età Moderna, Roma, Viella, 2007, pp. VII-XXVIII, in part. pp. XVIII-XXI.<br />

11 Sull'idea della monarchia papale come Stato moderno per antonomasia si rinvia almeno a P. Prodi, Il sovrano<br />

pontefice. Un corpo e due anime, Bologna, Il Mulino, 1988.<br />

12

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!