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4 IL SEGRETO DELL'INQUISIZIONE, I SEGRETI DELLA REPUBBLICA

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CAP. 1. LA CRISI DEL SISTEMA DI VITA TRADIZIONALE<br />

L’ultima città-Stato<br />

Verso la metà del sedicesimo secolo la repubblica di Lucca esercitava il proprio<br />

governo su una popolazione complessiva valutabile intorno alle settantamila persone.<br />

Ventimila circa di esse risiedevano nella capitale, mentre le altre erano distribuite in un<br />

contado privo di altri centri di rilievo, e racchiuso entro una ristretta fascia di pochi chilometri<br />

quadrati, tra il mare e le Alpi Apuane. Più precisamente il territorio, dal punto di vista<br />

amministrativo, era suddiviso in una serie di vicarie 19 che, pur presentando ognuna un proprio<br />

Parlamento, erano presiedute da officiali cittadini, detti appunto vicari, commissari o podestà.<br />

Verso nord, quelle di Gallicano, Castiglione e Minucciano 20 , veri e propri presidi di confine, si<br />

affacciavano, così come Coreglia e Borgo a Mozzano 21 , sulla Garfagnana estense 22 , in un’area<br />

che, garantendo il passaggio tra l’Italia centrale e la Pianura padana, presentava una elevata<br />

importanza strategica. Essa, a causa della sua penuria di risorse e mezzi di sostentamento, era<br />

soggetta a continui litigi da parte degli abitanti dei rispettivi Stati, i quali potevano facilmente<br />

degenerare in attriti più ampi tra i principi estensi e i governanti lucchesi. Rivolgendoci verso<br />

ovest, e di qui in direzione del mare, Bagni di Lucca, Pontito, Villa Basilica, Montignoso,<br />

Monteggiori e Camaiore 23 erano viceversa limitrofe al territorio di Firenze, e come tali esposte<br />

alle costanti mire ed alle aggressioni di un potere solido ed in espansione. Ad esempio, nel<br />

1524, quest’ultima vicaria era stata invasa da alcuni sudditi fiorentini della vicina podesteria<br />

di Pietrasanta, e la Repubblica aveva faticato non poco per ottenere lo sgombero<br />

pacificamente, tramite mezzi diplomatici 24 . E infine c’è da ricordare Viareggio, un porto ed un<br />

mercato di importazione di grano assolutamente fondamentale per rifornire tutto il dominio<br />

lucchese, che nel 1617 fu distaccato da Camaiore, divenendo capoluogo di una undicesima<br />

unità amministrativa 25 .<br />

19 Berengo, pp. 293-298.<br />

20 La storia di tali vicarie è tratteggiata in Bongi, II, pp. 374-379, 385-387. Da vedere anche Terre di confine. La<br />

cartografia della Val di Serchio tra dominio lucchese ed estense nei sec. XVI-XVIII, a cura di R. Martinelli,<br />

Lucca, Pacini Fazzi, 1987, pp. 72-136.<br />

21 Bongi, II, pp. 366-372. Bisogna specificare che la vicaria di Borgo a Mozzano sorse precisamente nel 1562.<br />

Da essa, nel 1602, avrebbe avuto origine il commissariato di Valdiroggio o Pescaglia.<br />

22 La provincia della Garfagnana era nata nel 1452. La sua storia è ricostruita brevemente in P. L. Raggi, La<br />

Garfagnana negli Stati estensi, in Lo stato di Modena. Una capitale, una dinastia, una civiltà nella storia<br />

d’Europa, Atti del convegno, Modena, 25-28 marzo 1998, a cura di A. Spaggiori e G. Trenti, Ministero per i<br />

Beni e le Attività culturali, Direzione generale per gli Archivi, 2001.<br />

23 Ibidem, pp. 357-366, 379-383.<br />

24 Berengo, p. 18.<br />

25 Ibidem, p. 292. R. Mazzei, La società lucchese del Seicento, prefazione di G. Spini, Lucca, Pacini, Fazzi, 1977,<br />

p. 99.<br />

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