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Le Specie Autoctone - Provincia di Treviso - Pesca

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76<br />

<strong>Specie</strong> <strong>Autoctone</strong><br />

<strong>Specie</strong> <strong>Autoctone</strong><br />

77<br />

Dal 15 maggio<br />

al 30 giugno<br />

cm<br />

Misura minima<br />

25 cm<br />

cm<br />

Tinca<br />

cm<br />

cm<br />

Tinca Tinca tinca<br />

cm cm<br />

cm cm<br />

Caratteristiche<br />

Nome comune: Tinca<br />

Nome scienti co: Tinca tinca<br />

(Linnaeus, 1758)<br />

Famiglia: Cyprinidae<br />

Nome <strong>di</strong>alettale: Tenca<br />

Taglia: me<strong>di</strong>o-grande (raggiunge<br />

normalmente la lunghezza totale <strong>di</strong> 50<br />

cm e il peso <strong>di</strong> 2 kg).<br />

Livrea: colore <strong>di</strong> fondo verdastro,<br />

tendente al bruno sul dorso e al giallo<br />

sul ventre, spesso con ri essi bronzei<br />

sui anchi. L’occhio è rossiccio,le<br />

pinne grigio-brune.<br />

Riproduzione: avviene tra maggio e<br />

metà agosto in relazione alle con<strong>di</strong>zioni<br />

termiche; ogni femmina depone<br />

un numero elevatissimo <strong>di</strong> uova in<br />

acque basse e ricche <strong>di</strong> vegetazione.<br />

La deposizione avviene in più riprese,<br />

ogni due settimane circa. La schiusa<br />

avviene nel giro <strong>di</strong> una settimana e<br />

gli avannotti restano attaccati alla<br />

vegetazione no al riassorbimento<br />

del sacco vitellino.<br />

Habitat: acque a lento decorso o<br />

stagnanti ricche <strong>di</strong> vegetazione e<br />

substrato fangoso; la si rinviene nei<br />

tratti me<strong>di</strong>o-bassi dei corsi d’acqua,<br />

nei canali e nei bacini lacustri.<br />

Essendo una specie eurialina è in grado<br />

<strong>di</strong> vivere anche nei laghi costieri<br />

salmastri.<br />

Distribuzione geogra ca: euro-asiatica,<br />

dalle coste atlantiche della<br />

Penisola Iberica alla Cina, dalla<br />

Scan<strong>di</strong>navia alla parte settentrionale<br />

della Turchia. In Italia è <strong>di</strong>ffusa in<br />

tutte le regioni, isole comprese.<br />

Presenza in <strong>Provincia</strong>: <strong>di</strong>ffusa in tutti i<br />

corsi d’acqua a substrato fangoso.<br />

Status della specie: stabile, anche<br />

se risente della competizione con le<br />

specie alloctone.<br />

Fattori limitanti la specie: alterazione<br />

degli habitat, taglio sistematico della<br />

Come si può riconoscere?<br />

• Corpo tozzo, sviluppato in altezza e ricoperto <strong>di</strong> abbondante muco che le<br />

conferisce un aspetto assai viscido. Scaglie molto piccole;<br />

• bocca protrattile, in posizione me<strong>di</strong>ana, munita <strong>di</strong> 2 corti e sottili barbigli.<br />

vegetazione acquatica dove la specie<br />

depone le uova.<br />

Rapporto con l’uomo: riveste un ruolo<br />

importante nella pesca professionale<br />

e sportiva. È inoltre oggetto <strong>di</strong> allevamento<br />

estensivo sia in bacini arti ciali<br />

che nelle risaie.

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