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Le Specie Autoctone - Provincia di Treviso - Pesca

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32<br />

<strong>Specie</strong> <strong>Autoctone</strong><br />

<strong>Specie</strong> <strong>Autoctone</strong><br />

33<br />

cm<br />

Nessun <strong>di</strong>vieto<br />

cm<br />

Nessuna misura<br />

minima<br />

Cefalo<br />

cm<br />

Cefalo Mugil cephalus<br />

cm cm<br />

cm cm<br />

Caratteristiche<br />

Nome comune: Cefalo<br />

Nome scienti co: Mugil cephalus<br />

(Linnaeus, 1758). Nella famiglia sono<br />

comprese anche le specie Liza ramada<br />

(Risso, 1826), Liza aurata (Risso,<br />

1810) Liza saliens (Risso, 1810) e<br />

Chelon labrosus (Risso, 1826).<br />

Famiglia: Mugilidae<br />

Nome <strong>di</strong>alettale: Bosega, Volpina,<br />

Caostelo, Siegolo<br />

Taglia: me<strong>di</strong>a (lunghezza totale<br />

massima <strong>di</strong> circa 70 cm ed un peso<br />

<strong>di</strong> 5 kg; è il Mugilide che raggiunge le<br />

<strong>di</strong>mensioni maggiori fra quelli presenti<br />

nel Me<strong>di</strong>terraneo).<br />

Livrea: colorazione del dorso nerastra<br />

con sfumature blu-metallico; anchi<br />

chiari con ri essi argentei, regione<br />

ventrale bianca.<br />

Riproduzione: la migrazione riproduttiva<br />

verso le acque marino-costiere<br />

avviene a partire da agosto e la<br />

riproduzione vera e propria ha luogo<br />

entro settembre. Ogni femmina viene<br />

seguita da più maschi, riconoscibili<br />

per la taglia minore e il corpo più<br />

slanciato; al momento dell’emissione<br />

delle uova, i maschi af ancano la<br />

femmina ed effettuano la fecondazione.<br />

La deposizione è unica nel corso <strong>di</strong><br />

ogni stagione riproduttiva. <strong>Le</strong> uova<br />

sono provviste <strong>di</strong> una goccia oleosa<br />

che le rende pelagiche.<br />

Habitat: specie eurialina che vive sia<br />

in mare, in prossimità della super-<br />

cie, sia nelle lagune, negli stagni<br />

costieri, nelle zone estuariali e nei<br />

tratti bassi dei umi, pre<strong>di</strong>ligendo<br />

substrati fangosi o sabbiosi e ricchi<br />

<strong>di</strong> vegetazione.<br />

Distribuzione geogra ca: <strong>di</strong>ffuso in<br />

tutti gli oceani ed è presente nell’intero<br />

bacino del Mar Me<strong>di</strong>terraneo<br />

e nel Mar Nero. In Italia è una<br />

delle specie più comuni nelle acque<br />

costiere marine e nelle acque interne<br />

estuariali e lagunali.<br />

Come si può riconoscere?<br />

• Corpo slanciato, leggermente schiacciato sul dorso e ricoperto <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />

scaglie ctenoi<strong>di</strong>. Pinne pettorali corte, le dorsali sono molto separate tra<br />

loro: la prima è sorretta da 4 raggi spinosi, la seconda ha il primo raggio<br />

spinoso ed i restanti molli;<br />

• capo e bocca piccoli. Occhio con palpebra a<strong>di</strong>posa molto evidente.<br />

Presenza in <strong>Provincia</strong>: presente nei<br />

tratti terminali dei gran<strong>di</strong> umi.<br />

Status della specie: non a rischio; è<br />

comunque inserita nel Regolamento<br />

n°1626/94 del Consiglio dell’UE<br />

“che istituisce misure tecniche per<br />

la conservazione delle risorse della<br />

pesca nel Me<strong>di</strong>terraneo”.<br />

Fattori limitanti la specie: non rilevati.<br />

Rapporto con l’uomo: oggetto <strong>di</strong> forte<br />

pressione alieutica, sia professionale,<br />

che sportiva, il cefalo è una specie<br />

molto pregiata e tra quelle maggiormente<br />

utilizzate in piscicoltura, sia<br />

per il rapido accrescimento che per la<br />

qualità delle carni.

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