La capacità negativa dello psicoterapista di gruppo
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to professionale, fornisce all’in<strong>di</strong>viduo, al <strong>gruppo</strong>,<br />
all’istituzione o alla comunità, siano essi utenti o<br />
committenti, informazioni adeguate e comprensibili<br />
circa le sue prestazioni, le fi nalità e le modalità delle<br />
stesse, nonché circa il grado e i limiti giuri<strong>di</strong>ci della<br />
riservatezza. Pertanto, opera in modo che chi ne ha<br />
<strong>di</strong>ritto possa esprimere un consenso informato. Se la<br />
prestazione professionale ha carattere <strong>di</strong> continuità<br />
nel tempo, dovrà esserne in<strong>di</strong>cata, ove possibile, la<br />
preve<strong>di</strong>bile durata».<br />
Per consenso informato si intende il «<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong><br />
ogni cliente/paziente <strong>di</strong> essere informato, nel modo<br />
più completo, chiaro, reale e costante, sui trattamenti<br />
cui viene sottoposto dal professionista così da poter<br />
acconsentire in piena coscienza, nel suo interesse e<br />
per il suo bene, ai trattamenti stessi. Dal punto <strong>di</strong> vista<br />
del professionista, per consenso informato si intende<br />
il dovere <strong>di</strong> informare l’utente/cliente con tutti<br />
gli elementi <strong>di</strong>sponibili e le informazioni scientifi che<br />
sistematiche affi nché questi possa decidere in piena<br />
consapevolezza e coscienza» (Crema, 2007, p. 88).<br />
Attraverso il consenso informato il cliente consente<br />
al professionista psicologo «<strong>di</strong> tenere, ma anche<br />
<strong>di</strong> trattare i dati, per es. trasformandoli in relazioni,<br />
o progetti o ipotesi <strong>di</strong> ricerca, a seconda del tipo<br />
<strong>di</strong> consenso dato. Insomma, il consenso a mantenere<br />
e trattare i dati viene richiesto dal professionista e<br />
rilasciato dal cliente proprio per consentire allo psicologo<br />
<strong>di</strong> svolgere profi cuamente e in modo metodologicamente<br />
corretto il lavoro richiesto» (Kaneklin,<br />
2007, p. 61).<br />
Concludendo, la prestazione professionale <strong>dello</strong><br />
psicologo contiene una specifi ca un’esigenza <strong>di</strong> correttezza<br />
e <strong>di</strong> trasparenza nei rapporti con il cliente/<br />
utente.<br />
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