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La capacità negativa dello psicoterapista di gruppo

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Approfon<strong>di</strong>sce nello specifi co i vari aspetti del<br />

funzionamento globale e della abilità del paziente<br />

psichiatrico attraverso 7 singole scale: 1. Compromissioni<br />

del funzionamento psicologico; 2. Abilità<br />

sociali; 3. Comportamenti violenti; 4. Attività della<br />

vita quoti<strong>di</strong>ana - Abilità occupazionali; 5. Abuso <strong>di</strong><br />

sostanze; 6. Compromissione delle con<strong>di</strong>zioni fi siche;<br />

7. Compromissione in altre aree.<br />

Sono stati comparati i punteggi ottenuti nelle<br />

scale:<br />

1. Compromissione del funzionamento psicologico<br />

3. Comportamenti violenti.<br />

PROTOCOLLO DELL’INTERVENTO<br />

L’incontro <strong>di</strong> <strong>gruppo</strong> è stato condotto da due<br />

professionisti (nello specifi co due psicologi clinici)<br />

nelle vesti <strong>di</strong> “conduttore” e <strong>di</strong> “co-conduttore”, il<br />

primo avrà il compito della conduzione del <strong>gruppo</strong><br />

in maniera <strong>di</strong>retta, il secondo coa<strong>di</strong>uverà nella conduzione<br />

e nel sostenere il “clima” <strong>di</strong> interesse del<br />

<strong>gruppo</strong> (richiamando all’attenzione, chiarendo eventuali<br />

concetti che possono sembrare ostici…).<br />

Il tema per ogni sessione è stato preventivamente<br />

concordato all’interno dell’equipe clinica, tenuto<br />

conto delle <strong>di</strong>agnosi e delle criticità dei pazienti, in<br />

seguito è stato con<strong>di</strong>viso singolarmente con i pazienti<br />

stessi che hanno accettato <strong>di</strong> partecipare agli<br />

incontri. (il protocollo<br />

<strong>di</strong> intervento psicoeducazionale<br />

ha preso<br />

il nome “Gruppo Risorsa”,<br />

è così viene denominato<br />

dai pazienti<br />

stessi).<br />

I°-II° modulo: autogestione<br />

dell’aggressività,<br />

atteggiamento assertivo.<br />

Tempi: 4 sessioni<br />

<strong>di</strong> incontro nell’arco <strong>di</strong><br />

due settimane, 30 min<br />

circa ad incontro:<br />

•<br />

•<br />

•<br />

24<br />

Si defi nisce in<br />

quali situazioni ci<br />

arrabbiamo<br />

Con<strong>di</strong>visione del<br />

mo<strong>dello</strong> ABC<br />

Quali sono le<br />

conseguenze<br />

comportamentali<br />

dell’”eccessiva”<br />

Ricerca clinica<br />

rabbia<br />

• Quali comportamenti per “gestire” l’aggressività<br />

• Imparare ad assumere un atteggiamento Assertivo<br />

Obiettivo <strong>di</strong> questi moduli è quello <strong>di</strong> insegnare ai<br />

pazienti modalità comportamentali adeguate e non<br />

aggressive. L’approccio non è quello <strong>di</strong> una lezione<br />

frontale ma <strong>di</strong> una <strong>di</strong>scussione e <strong>di</strong> un <strong>di</strong>alogo <strong>di</strong><br />

tipo “socratico” che comporterà la presentazione in<br />

termini <strong>di</strong>mensionali <strong>di</strong> sintomi, emozioni bersaglio<br />

e atteggiamenti.<br />

III° Modulo: Pensiero Psicotico. Tempi : 2 sessioni<br />

nell’arco <strong>di</strong> una settimana, circa 30 min ad incontro.<br />

• Si promuove la comunicazioni <strong>di</strong> esperienze<br />

deliranti<br />

•<br />

•<br />

•<br />

Si costruisce il mo<strong>dello</strong> ABC - relazione tra si-<br />

tuazioni/eventi soggettivi interni o esterni che<br />

precedono il fenomeno e le emozioni o i comportamenti<br />

che ne conseguono.<br />

Valutazione delle strategie messe in atto per<br />

fronteggiare il problema.<br />

Si stimolano i pazienti a produrre ipotesi alternative<br />

alla spiegazione dell’evento -”B alternativo”.<br />

•<br />

Problem sol-<br />

ving per cercare strategie<br />

<strong>di</strong> coping funzionali.<br />

Gli obiettivi dell’intervento<br />

<strong>di</strong> <strong>gruppo</strong> su questo<br />

sintomo sono: a)<br />

consentire la con<strong>di</strong>visione<br />

con gli altri ospiti<br />

dell’esperienza psicotica,<br />

quin<strong>di</strong> la sua comunicazione<br />

e il superamento<br />

delle emozioni<br />

<strong>di</strong> vergogna e ansia ad<br />

essa correlate; b) sviluppare<br />

la <strong>capacità</strong> <strong>di</strong><br />

riconoscere le idee deliranti<br />

come spiegazione<br />

<strong>di</strong> esperienze. L’approccio<br />

non è quello <strong>di</strong><br />

una lezione frontale ma<br />

<strong>di</strong> una <strong>di</strong>scussione e <strong>di</strong><br />

un <strong>di</strong>alogo <strong>di</strong> tipo “socratico”.

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