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La capacità negativa dello psicoterapista di gruppo

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<strong>di</strong>sagio psicologico nonostante un buon impegno<br />

nello stu<strong>di</strong>o.<br />

Nel contesto italiano uno studente su cinque<br />

incontra, lungo il proprio percorso scolastico, un<br />

momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffi coltà tale da <strong>di</strong>venire oggetto <strong>di</strong><br />

segnalazione da parte <strong>di</strong> insegnanti ai genitori e<br />

poi ai vari specialisti. Anche se le <strong>di</strong>ffi coltà <strong>di</strong><br />

appren<strong>di</strong>mento scolastico riguardano il 10-20%<br />

della popolazione in età scolare, la prevalenza dei<br />

<strong>di</strong>sturbi specifi ci <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento viene posta<br />

dalla maggioranza degli autori tra il 2,5 e il 3,5%<br />

(Consensus Conference, 2010).<br />

<strong>La</strong> specifi cità cognitiva degli alunni e degli<br />

studenti con DSA determina, inoltre, importanti<br />

fattori <strong>di</strong> rischio per quanto concerne la <strong>di</strong>spersione<br />

scolastica dovuta, in questi casi, a ripetute<br />

esperienze negative e frustranti durante l’intero<br />

iter formativo.<br />

I fattori che possono maggiormente infl uenzare<br />

la gestione dei <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />

possono essere <strong>di</strong> tipo intra e/o interin<strong>di</strong>viduale:<br />

personalità, livelli <strong>di</strong> motivazione e stili <strong>di</strong> vita,<br />

qualità dell’istruzione, ambiente socio culturale e<br />

clima familiare.<br />

40<br />

E’ confusione o uno stop alla delega?<br />

In breve sintesi, con la Legge 170 dell’8 ottobre<br />

2010 e il successivo D.M. con le Linee Guida<br />

del Luglio 2011 la scuola deve far fronte e, alla<br />

formazione dei docenti, e ad una specifi ca organizzazione<br />

interna della <strong>di</strong>dattica fi nalizzata ad<br />

offrire opportunità educativo-formative adeguate<br />

agli studenti che siano in possesso <strong>di</strong> una precisa<br />

<strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> DSA rilasciata dagli organi competenti.<br />

Dunque a <strong>di</strong>fferenza delle procedure a cui fare<br />

ricorso per i soggetti che possono usufruire delle<br />

agevolazioni previste dalla legge-quadro 104 del<br />

’92, gli insegnanti sono in prima persona coinvolti<br />

nell’applicare quanto previsto dalle norme<br />

vigenti e perciò, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> quanto avviene<br />

per i soggetti con <strong>di</strong>sabilità (a cui ormai da anni<br />

si approcciano coa<strong>di</strong>uvati dai docenti <strong>di</strong> sostegno<br />

e dalle unità multi<strong>di</strong>sciplinari delle ASL) devono<br />

attivarsi con misure pedagogico-<strong>di</strong>dattiche da<br />

programmare personalmente ed in<strong>di</strong>vidualmente<br />

per gli studenti che ne abbiano bisogno visto che<br />

le istituzioni scolastiche devono garantire “l’uso<br />

<strong>di</strong> una <strong>di</strong>dattica in<strong>di</strong>vidualizzata e personalizzata,<br />

con forme effi caci e fl essibili <strong>di</strong> lavoro scolastico<br />

che tengano conto anche <strong>di</strong> caratteristiche<br />

Dai Servizi del Territorio<br />

peculiari del soggetto, adottando una metodologia<br />

e una strategia educativa adeguate” ( Legge<br />

170/2010).<br />

E’ stato utile, in uno degli incontri formativi<br />

con i docenti, aprire i lavori non partendo da <strong>di</strong>ssertazioni<br />

sulle <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> DSA, ormai chiare per<br />

i più e facilmente consultabili, ma chiarendo subito:<br />

Per quali bambini siamo qui?<br />

• Per quelli che pur non avendo defi cit intel-<br />

lettivi, né psicologici, neurologici o sensoriali,<br />

né problemi ambientali, hanno <strong>di</strong>ffi coltà a<br />

leggere e scrivere in modo adeguato.<br />

• Per quelli che per riuscire a leggere e scri-<br />

vere devono impegnare al massimo le loro<br />

<strong>capacità</strong> e le loro energie, si stancano molto<br />

ed impegnano molto tempo. Sono lenti, commettono<br />

errori, saltano parole e righe.<br />

• Per quelli che non riescono ad imparare le<br />

tabelline, l’or<strong>di</strong>ne alfabetico, i giorni della<br />

settimana, i mesi in or<strong>di</strong>ne.<br />

• Per quelli che spesso non riescono a ricordare<br />

la loro data <strong>di</strong> nascita, quand’è Natale,<br />

le stagioni.<br />

• Per quelli che confondono la destra con la sinistra<br />

e non hanno una buona organizzazione<br />

del tempo.<br />

• Per quelli che non riescono a fare calcoli in<br />

automatico, non riescono a fare numerazioni<br />

regressive, ad imparare le procedure delle<br />

operazioni aritmetiche.<br />

In una società alfabetizzata come quella in cui<br />

viviamo, leggere e comprendere quanto letto rappresentano<br />

un requisito in<strong>di</strong>spensabile per gestire<br />

le normali attività della vita quoti<strong>di</strong>ana. Questo il<br />

motivo per cui la scuola, da sempre, attribuisce<br />

grande importanza all’acquisizione delle abilità<br />

<strong>di</strong> letto-scrittura. Ma la scuola stessa riveste un<br />

ruolo cruciale nell’identifi cazione <strong>di</strong> quei segnali<br />

precoci che fungono da campanello d’allarme rispetto<br />

alla possibile insorgenza <strong>di</strong> DSA.<br />

Gli insegnanti, infatti, hanno una posizione <strong>di</strong><br />

vantaggio per l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> queste <strong>di</strong>ffi coltà<br />

rispetto agli altri educatori, poiché essi operano in<br />

un contesto, la classe, costituito da un numero <strong>di</strong><br />

soggetti omogeneo per età; questo permette loro<br />

<strong>di</strong> riscontrare <strong>di</strong>ffi coltà in<strong>di</strong>viduali all’interno <strong>di</strong><br />

un <strong>gruppo</strong> che procede in un percorso <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />

che vuole essere comune. Perciò l’insegnante<br />

che si trova <strong>di</strong> fronte un allievo che mostra<br />

alterazioni nel tipico sviluppo del linguaggio, che<br />

apprende con fatica quelle abilità che richiedono

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