20.05.2013 Views

La capacità negativa dello psicoterapista di gruppo

La capacità negativa dello psicoterapista di gruppo

La capacità negativa dello psicoterapista di gruppo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

42<br />

ro che le sue <strong>di</strong>ffi coltà non sono dovute a defi cit<br />

intellettivi.<br />

Alla scala WISC-R (Wechsler, 1974) riporta<br />

un punteggio complessivo <strong>di</strong> 90. Ai subtest verbali<br />

si rileva una <strong>di</strong>screta padronanza lessicale e una<br />

buona <strong>capacità</strong> <strong>di</strong> ragionamento numerico. Alle<br />

prove <strong>di</strong> performance risultano maggiormente<br />

carenti la coor<strong>di</strong>nazione visuo-motoria, l’organizzazione<br />

dei rapporti spaziali e la <strong>capacità</strong> <strong>di</strong> analizzare,<br />

sintetizzare e riprodurre modelli geometrici<br />

bi<strong>di</strong>mensionali in<strong>di</strong>cando, dunque, incertezze<br />

nell’organizzazione percettivo-prassica.<br />

Accanto a tali prestazioni cognitive Martina<br />

mostra, tuttavia, un comportamento peculiare<br />

quando legge un brano ad alta voce (Prove MT<br />

lettura riferita alla 3°classe interme<strong>di</strong>a, Cornol<strong>di</strong>,<br />

Colpo, 1995). <strong>La</strong> sua prestazione è lenta,<br />

esitante e priva <strong>di</strong> proso<strong>di</strong>a, ottenendo punteggi<br />

<strong>di</strong> correttezza e rapi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> lettura che si collocano<br />

rispettivamente nella fascia criteriale: Richiesta<br />

Intervento Imme<strong>di</strong>ato e Richiesta d’attenzione.<br />

Il processo <strong>di</strong> sintesi fonemica è piuttosto lento,<br />

legge sillabando, commette numerosi errori <strong>di</strong><br />

scambio <strong>di</strong> vocali, aggiunta o omissione <strong>di</strong> suoni,<br />

pause protratte per più <strong>di</strong> 5 secon<strong>di</strong>. Nella prova <strong>di</strong><br />

comprensione la sua prestazione è nella norma.<br />

Ai DDO (Test <strong>di</strong> Diagnosi dei Disturbi Ortografi<br />

ci), nonostante una prestazione comples-<br />

Dai Servizi del Territorio<br />

siva valutabile nella norma, la scrittura <strong>di</strong> parole<br />

contenenti ambiguità ortografi che fa registrare un<br />

punteggio patologico.<br />

Nelle prove <strong>di</strong> dettato <strong>di</strong> parole, non-parole e<br />

testi, risulta evidente la <strong>di</strong>sgrafi a motoria che infl<br />

uenza signifi cativamente il processo <strong>di</strong> scrittura:<br />

il corsivo è molto <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nato e i singoli grafemi<br />

mancano <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> riconoscimento. Lo stampato,<br />

invece, è più organizzato e leggibile.<br />

Nell’espressione verbale Martina, pur <strong>di</strong>sponendo<br />

<strong>di</strong> buone <strong>capacità</strong> <strong>di</strong> accesso lessicale, presenta<br />

<strong>di</strong>ffi coltà narrative con strutturazione frastica<br />

molto semplice.<br />

Si conclude per:<br />

Funzionamento intellettivo nella norma in soggetto<br />

con Disturbi Evolutivi Specifi ci delle abilità<br />

scolastiche (F81.0 - F81.1, ICD-10).<br />

In<strong>di</strong>cazioni<br />

I ridotti livelli <strong>di</strong> autostima, la scarsa fi ducia in<br />

sé, le precarie <strong>capacità</strong> <strong>di</strong> gestire ansia e frustrazione,<br />

riscontrate in Martina, rendono in<strong>di</strong>spensabile<br />

accompagnare la bambina non solo verso maggiori<br />

livelli <strong>di</strong> successo nell’ambito degli appren<strong>di</strong>menti<br />

scolastici, ma fornirle occasioni <strong>di</strong> successo<br />

e gratifi cazione, utili a sviluppare un’immagine <strong>di</strong><br />

sé più effi cace e connotata positivamente.<br />

Per motivare bambini con <strong>di</strong>slessia, che solitamente<br />

rifuggono compiti che implicano la lettoscrittura,<br />

è necessario adottare strategie educative<br />

adatte alle loro modalità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento.<br />

E’ dunque opportuno che sia la scuola, sia la<br />

famiglia, sia il terapista della ri-abilitazione propongano<br />

modalità più idonee alle sue caratteristiche:<br />

potrà ad es. essere utile ricorrere alla rappresentazione<br />

dei contenuti attraverso immagini,<br />

schemi, vignette, cartoni animati, elementi questi<br />

che assolvono evidenti funzioni legate all’attra-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!