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rivistacosta4fonlineott - Samnitium

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20<br />

ROSALBA ANTONINI<br />

bovid piaclum datod et a(sses) CCC moltai suntod eius piacli moltaique dictator[ei] exactio est[od]; non<br />

diversamente la lex trebana (16-21). Di pari entità la multa erogata a Gubbio (TI VIIb 4) per frode<br />

sul numero di giovenche (dodici) che forniscono quelle da sacrificare a Torsa Giovia.<br />

Al contrario, la TV lascerebbe gli ‘assi’ non quantificati e questo richiede apposita giustificazione.<br />

VETTER 1953 (p. 157, ad 222, 2) risolve con asses plurale distributivo («ein Rind als Opfertier,<br />

je ein As als Gebühr für die Priester (vgl. Nr. 218, 8) und Wein»), che RIX 1992 (p. 43, § 5.1.) contestua<br />

diversamente («un asse per i vasi colla polte, un altro per il vino») 54 . Lascio volentieri agli<br />

specialisti i tanti problemi che questi ‘assi’ della TV riverserebbero sull’annosa questione dell’asse<br />

romano; fra l’altro, comunque si voglia fissarne il valore in età repubblicana e, nel caso specifico,<br />

alla quota dei testi epigrafici appena richiamati, non c’è dubbio che vi sarebbe una sproporzione<br />

eccessiva fra ‘assi CCC’ delle suddette fonti e ‘assi II’ (in totale) della TV nella tesi (VETTER<br />

1953 -) RIX 1992, sproporzione riaffermata dalla compresenza della medesima vittima (‘un bue’),<br />

prescritta in tutte le leges citate. Gli ‘assi CCC’ di Spoleto, Trevi bilanciano con tutta evidenza<br />

la ‘quantità’ del piaculo animale (un bue), mentre a Velletri questo rapporto sarebbe molto sottostimato<br />

(in teoria: ‘un bue : assi CCC’ ~ ‘un bue : assi II’). A Gubbio (TI Vb 8-18), una cena<br />

per i due ‘questori’ equivale ad assi VI (il compenso per singole azioni del sacrificio varia da due<br />

a tre nummi, ibidem, 20, 21) 55 .<br />

A Lucera la multa è ordinata in denaro per violazioni che non comportano piaculo, vale a<br />

dire per violazioni censite minori / di rango distinto, con una pena proporzionata (§ 1.2.); LLu<br />

(4-8), sei quis arvorsu(m) hac faxit, [ceiv]ium quis volet pro iudicatod n [L] manum iniect[i]o estod; ancora,<br />

Spoleto e Trevi distinguono la multa dal piaculo di cui costituisce un aggravio (CSp 13-16),<br />

iovei bovid piaclum datod et a CCC moltai suntod eius piacli multaique dictator[ei] exactio est[od] e cfr.<br />

il passo parallelo in CTr (18-21).<br />

La multa non appare né frazione del piaculo né come questo specificatamente ‘destinata’. È difficile,<br />

pertanto, che a Velletri la supposta multa in assi (pena ‘minore’) sia data indistinta rispetto<br />

all’offerta tout court (bim), confusa con questa e di preordinato espresso impiego (uesclis, uinu – dat.)<br />

La testualizzazione di asif tra bim e uesclis lascia arguire che asif si riferisca, al pari di uesclis, a<br />

qualcosa del ‘bue’ (bim) e che l’immediata sequenza ‘bim asif’ non sia casuale, piuttosto, motivata.<br />

Negli oggetti designati ‘asif’ vi sarebbe qualcosa che partecipa della qualità ‘bue’ a titolo diverso<br />

da ‘uesclis’ (abl.) che sono ‘i visceri’, ‘le interiora’ cotti in olle (= elixa; § 1.2.3.). CATONE ammonisce<br />

che, mentre si zappa («Si fodere velis») un luco, è necessario offrire un pezzo al giorno della<br />

vittima «Dum opus, cotidie per partes facito» (a.c., 140).<br />

Questo particolare ‘fare’ (nel tuscolano Catone applicato a rito privato e «Romano more») apre<br />

una prospettiva su asif della Lamina veliterna, perfettamente congruente con le aspettative da<br />

cotesto della stessa (sopra) e con asignas (‘prosiciae’) nel bronzo (ancora più misterioso) di Rapino.<br />

Il termine compare in apertura della lixs, nel sintagma (linn. 3 – e 4) asignas ferenter (auiatas), con<br />

ferenter in valore pregnante (§ 1.2.5.) riferito a parti asignas (e auiatas) della vittima cruenta, oggetto<br />

(iafc) dell’offerta-sacrificio (feret) enunciata in dettaglio alle linn. 8-11 (fino a pacrsi). All’interno<br />

di questo segmento è posto iafc esuc asum babu poleenis feret (linn. 8-9), rapportato tramite iafc esuc<br />

anaforici (‘eas itidem’) ad asignas … auiatas (nom.) che designano ‘le (carni) tagliate e auspicate<br />

della vittima’ 56 , destinate a essere arrostite (asum) 57 . La proposta di connettere asif ad asum può supe-

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