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rivistacosta4fonlineott - Samnitium

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22<br />

ROSALBA ANTONINI<br />

campo semantico di arpatitu sarà anche quello proposto da RIX 2002, ‘rendere manifesto’, ‘mettere<br />

a disposizione’ (per l’esaristro), ma deve essere precisato; in ambito latino (leges di Spoleto,<br />

di Trevi) gli corrisponde dato(d). arpatitu, probabile tecnicismo, potrebbe tradurre una scelta<br />

semantica focalizzata sull’intimazione di presentare le offerte (bim asif uesclis uinu) disposte in<br />

modo appropriato per consentirne adeguato accertamento (conformità ai requisiti – qualità,<br />

quantità ecc.). Questa ‘probatio’ non ha menzione obbligata, dal momento che, imprescindibile<br />

dal sacrificio (prima durante dopo la sua esecuzione), ne è inclusa (sineddoche per selezione di<br />

un sema specifico del semema) 75 ; la Tavola veliterna, inoltre, è un esempio di testo altamente sintetico,<br />

possibile (: comprensione da parte dell’utenza prevista) perché situato in praesentia, con<br />

informazioni condivise fra messaggio e destinatari.<br />

arpatitu è forse connesso a una ‘presentazione’ delle offerte (da ispezionare se conformi ai requisiti),<br />

come lascerebbero assumere le TI. Cfr. arvia ustentu, Ia 3 ecc.; l’operazione è caratterizzata e distinta<br />

da altre nell’ambito del piaculo iguvino, cfr. ibidem, Ia 9 ecc., supa sumtu arvia ustentu puni fetu.<br />

La struttura testuale della TV indica che l’azione arpatitu si conclude nell’atto ferom (ba'), cui<br />

prelude; ferom suggella i ‘preliminari’ per l’esaristro (ba) e suggerisce la prospettiva in cui allineare<br />

arpatitu. Alla pertinenza testuale di ferom (§ 1.2.5.) non è estranea l’idea di movimento connessa<br />

all’atto dell’offerta, rivelata da espressioni quali «Iano struem [c]ommoveto», «struem et fertum uti<br />

adsiet, inde obmoveto» (CATONE, a.c., nell’ordine, 134, 2 e 141, 4) ecc. °moveto 76 sembra esprimere<br />

la conseguenza di adsiet ‘sia a disposizione’ (o simili) e rispondere a ‘ferto’ (§ 1.2.5.), come adsiet<br />

ad ‘arpatitu’ dal punto di vista del legislatore che constata l’osservanza dell’ingiunzione (esaudita<br />

dal reo), non in atto ma compiuta. Il lessico di Catone è specifico in ambito specifico; questa particolarità<br />

c’è anche in italico; cfr. comohota ‘commotā’ (TI, VIa 54) ecc., termine che elabora l’offerta<br />

a Giove Grabovio come compimento dell’atto ‘condurre’, preludio della cerimonia vera e<br />

propria (preghiera, sacrificio ecc., persinu … purdouitu ecc., ibidem, 55).<br />

1.2.5. ferom non può avere sulla Tavola il senso generico di solito affidatogli (‘prendere’, o<br />

simili), ricavato da [f]erríns del CA, B 28 (il passo al § 1.2.4.) e tratto dal confronto con lat. ferre,<br />

‘portare (su di sé)’, già in Plauto 77 sempre con oggetto espresso; non diversamente nel CA (l.c.).<br />

Si potrebbe obiettare che la TV non testualizzi l’oggetto di ferom perché implicito in co(n)testo,<br />

dove sarebbe ‘prefigurato’ da uelestrom. RIX 1992 (p. 47, § 8) traduce, «Se qualcuno (che) farà<br />

(façia) uno strappamento (‘uelestrom’ : ‘strappo’, scil., di fogliame e legno) avrà preso a sé (atahus:<br />

scil., lo strappato) [ … ]. Se (lo prenderà – scil. quello che ha strappato) con approvazione dell’assemblea<br />

comunale, l’asportare (ferom) sia senza contaminazione (pihom)». La resa in italiano comporta<br />

una sintassi ‘dura’ in risposta alle sezioni tanto ellittiche quanto simmetriche del testo,<br />

d’evidenza non immediata (§ 0.0.3.2.) come il lessico caratterizzato ivi assunto; è questa chiave<br />

che permette di approcciare la semantica di ferom (appresso).<br />

La struttura di B (§ 1.1.) implica corrispondenza fra ‘uelestrom’ (b), ‘toticu couehriu sepu’ (b'), da<br />

riferire a due diverse modalità dell’azione ‘atahom’, non all’azione stessa – che rimane invariata.<br />

Cfr. CSp (5-10), neque cedito … sine dolo cedre [l]icetod, cui nella TV corrispondono (nell’ordine)<br />

sepis atahus (a), … ferom pihom estu (ba'-ba1'), mentre pis uelestrom … arpatitu (b-d) di Velletri equivale<br />

concettualmente a seiquis scies violasit dolo malo … piaclum datod di Spoleto (12-14) con uele-

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