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Metodi Quantitativi per le Scienze Economiche ed Aziendali

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AREA INFORMATICA<br />

Titolo: “Dimostrazione automatica di teoremi con metodi indiretti”<br />

Componenti: UGO MOSCATO, A<strong>le</strong>ssandro Avellone, Guido Fiorino<br />

I presupposti di questa ricerca vanno ricercati nei lavori dei proponenti che da anni si occupano<br />

della dimostrazione automatica di teoremi in sti<strong>le</strong> tab<strong>le</strong>au. Dopo avere imp<strong>le</strong>mentato un dimostratore<br />

automatico di teoremi i proponenti, utilizzando il paral<strong>le</strong>lismo insito nel<strong>le</strong> dimostrazioni indirette<br />

a tab<strong>le</strong>au, hanno imp<strong>le</strong>mentato una versione paral<strong>le</strong>la del package già esistente. La versione<br />

sequenzia<strong>le</strong>, PITP, è stata ottimizzata e testata nella libreria di formu<strong>le</strong> ILTP. In questo momento PITP<br />

è il dimostratore automatico che risolve il maggior numero di formu<strong>le</strong>.<br />

AREA LINGUE STRANIERE<br />

Titolo: “Aspetti della cultura azienda<strong>le</strong>: approfondimento<br />

dell’utilizzo di registri specialistici”<br />

Componenti: PAOLA TORNAGHI, Patricia Ann Kennan, Angela Tiziana Tarantini<br />

La ricerca si proponeva (e continua a farlo) di raccogliere e analizzare testi specialistici nell’ambito<br />

del<strong>le</strong> discipline economico-aziendali, giuridiche e storico-culturali. Tali testi sono tratti sia da giornali,<br />

riviste, rubriche di settore, saggi, comunicati stampa, <strong>le</strong>ttere agli azionisti, sia da siti internet e sia<br />

da fonti storiche e socio-culturali. L’analisi dei suddetti testi si sviluppa dal punto di vista linguistico,<br />

testua<strong>le</strong> e comunicativo, in una prospettiva diacronica e sincronica nel tentativo di mettere in luce<br />

non solo che i fenomeni linguistici sono prodotti sociali <strong>per</strong>ché la lingua è parte integrante della<br />

società <strong>ed</strong> è specchio della sua cultura, ma anche e soprattutto di migliorare la consapevo<strong>le</strong>zza<br />

del<strong>le</strong> diversità che connotano i vari registri.<br />

Il metodo seguito è quello ormai consolidato: si proc<strong>ed</strong>e dal<strong>le</strong> strategie di <strong>le</strong>ttura <strong>per</strong> poi passare a<br />

quel<strong>le</strong> testuali attraverso una attenta indagine:<br />

– del<strong>le</strong> componenti <strong>le</strong>ssicali (word-formation processes, use of synonyms, use of alliteration,<br />

use of similies, use of metaphors, variation, puns, wordplays);<br />

– del<strong>le</strong> componenti morfosintattiche e pragmatiche (previsione, futurità, temporalità, ordine<br />

del<strong>le</strong> paro<strong>le</strong>, uso dei modali, dei pronomi, uso e posizione di aggettivi e avverbi) e della<br />

tipologia testua<strong>le</strong>.<br />

A seconda del<strong>le</strong> dimensioni del corpus si intende eseguire un’analisi quantitativa e qualitativa con<br />

l’utilizzo di software adeguati (Wordsmith 4).<br />

34 Dipartimento di <strong>Metodi</strong> <strong>Quantitativi</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> <strong>Scienze</strong> <strong>Economiche</strong> <strong>ed</strong> <strong>Aziendali</strong>

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