L'ESPERIENZA GIURIDICA - Società Amici del Pensiero

indifferente (di sessi e posti). I sessi umani, nella legge di moto di
questa norma fondamentale, non sono subordinati a una inesistente
legge biologica (il tradizionale delirio umano di un'attrazione
naturale tra sessi, o istinto) che a sua volta si vorrebbe socialmente
subordinata a una «superiore»|legge morale: l'idea di questa coppia
di leggi gerarchicamente connesse è uno dei grandi e stucchevoli
nonché immorali pregiudizi morali dell'umanità. Nella normalità
della norma fondamentale o norma di beneficio qui enunciata, i sessi
sono le ancelle di tale norma, che servono per esserne serviti: essi
non sono fonte di proprie pretese nel rapporto, che appunto servono
senza obiezioni di principio nella misura in cui è rapporto, cioè fonte
di beneficio ossia rapporto economico. Essi non conoscono la
ridicolaggine del dubbio «m'ama/non m'ama», «ci sto/non ci sto».
Nella legge di moto cessano di essere ciò che sono sempre stati nella
storia dell'umanità: punto d'appoggio di un'obiezione all'altro, fino a
obiezione al sesso dell'altro, nonché al proprio. [48] Poiché servono il
rapporto Soggetto-Altro, che è moralità in quanto tale, non sono
soggetti a nessun ulteriore giudizio morale (ama et fac quod vis).
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La legge giuridica della norma fondamentale è una legge
immediatamente economica; in altri termini: nel primo diritto legge
economica e legge giuridica coincidono (ecco il punto in difetto del
quale è naufragato il comunismo, o anche: in difetto della distinzione
tra due cittadinanze). In altri e immediatamente intelligibili termini:
il giudizio di beneficio, soddisfazione, guadagno o profitto o
plusvalore, non è in capo a altri che al singolo, e a nessuna istanza
sopraindividuale. Con «guadagno», «profitto», «plusvalore», si
designano tutte le conseguenze possibili dell'ottenimento a proprio
credito del lavoro di un altro. Quell'«in capo» è il concetto stesso di
libertà, oggi umiliatissimo fino al ridicolo. [49]| 33| 34
Come l'umanità è definita dalla giuridicità – la vita psichica è vita
giuridica [50] –, così lo è, secondariamente, dalla psicopatologia in
quanto questa è tutte le forme teoricamente possibili di deviazione
dalla giuridicità ossia dall'economicità di una norma positiva posta
dal soggetto stesso, e da lui con-posta con un altro soggetto.
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