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Rapporto ambientale 2012 - Enel.com

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Rifiuti speciali pericolosi nel <strong>2012</strong><br />

Produzione totale: 87.595 t<br />

1,47% 0,27%<br />

2,31%<br />

9,73%<br />

0,23%<br />

4,58%<br />

■ Macchinari e apparecchiature<br />

■ Oli esauriti con PCB > 50 ppm<br />

■ Oli esauriti senza PCB o con PCB ≤ 50 ppm<br />

■ Non rientranti nei precedenti<br />

■ Batterie esaurite<br />

■ Ceneri leggere di olio <strong>com</strong>bustibile<br />

■ Fanghi da torri di raffreddamento geotermiche<br />

Principali categorie di rifiuti<br />

speciali nel <strong>2012</strong> (migliaia di t)<br />

9.633<br />

2.542<br />

Ceneri di carbone<br />

1.807<br />

Gesso da desolforazione<br />

518<br />

588<br />

145<br />

Altri non pericolosi<br />

1,3<br />

0,00008<br />

Ceneri leggere di olio<br />

■ Prodotti ■ Conferiti per recupero<br />

86,3<br />

48,7<br />

Altri pericolosi<br />

81,40 %<br />

12.115<br />

3.254<br />

Totale rifiuti<br />

bituminose, plastica, rame, bronzo, ottone, resine a scambio ionico saturate o<br />

esaurite, rifiuti assimilabili agli urbani non differenziati, rifiuti inorganici, rifiuti<br />

misti dell’attività di costruzione e demolizione, rifiuti prodotti dai processi di<br />

filtrazione e vaglio primari, rifiuti prodotti dal trattamento delle acque di raffreddamento,<br />

sali e loro soluzioni, terre e rocce, toner esauriti, vetro), ma anche<br />

altri rifiuti che, pur essendo censiti individualmente, sono prodotti in quantità<br />

molto modesta, <strong>com</strong>e le ceneri pesanti di olio <strong>com</strong>bustibile o di diverso tipo.<br />

> I rifiuti speciali pericolosi <strong>com</strong>prendono, oltre alle ceneri leggere di olio <strong>com</strong>bustibile<br />

(segnalate nominativamente nella tabella “I rifiuti” in quanto più<br />

rappresentative), “altri”, indicati singolarmente solo nel relativo diagramma<br />

a torta, che sono anch’essi censiti individualmente per la loro tipicità (apparecchiature<br />

quali trasformatori e condensatori contenenti PCB e loro parti,<br />

oli esausti, batterie esaurite, materiale contenente amianto, fanghi prodotti<br />

nella condensazione del vapore geotermico, residui di materiali contaminati<br />

da fluidi geotermici) o sono annoverati tra i “non rientranti nei precedenti”<br />

per le loro caratteristiche generiche o di eccezionalità (indumenti sporchi di<br />

olio, morchie, terreno oggetto di bonifica, emulsioni di olio in acqua, ecc.).<br />

Per “quantitativo conferito per recupero” si intende quello che viene conferito<br />

a un operatore autorizzato all’esercizio delle operazioni di recupero. Il<br />

resto dei rifiuti è smaltito in impianti autorizzati. I dati sono desunti sia dalle<br />

<strong>com</strong>unicazioni annuali al Catasto dei rifiuti (nel caso delle attività svolte<br />

nell’Unione Europea) sia dalle informazioni sulle caratteristiche qualitative e<br />

quantitative dei rifiuti stessi annotate su registri.<br />

Per quanto riguarda i risultati si osserva che:<br />

> la produzione della generalità delle ceneri è ovviamente in relazione con il<br />

consumo e le caratteristiche del <strong>com</strong>bustibile e con la presenza di sistemi di<br />

abbattimento delle polveri più o meno efficaci (filtri a manica o elettrofiltri),<br />

ma risente di varie circostanze quali, in particolare, la frequenza della rimozione<br />

delle ceneri stesse dai condotti fumi nonché dalle tramogge di fondo<br />

caldaia e da quelle dei depolverizzatori, l’eventuale ‘innaffiatura’ per evitare<br />

polverosità durante il deposito temporaneo negli impianti, la <strong>com</strong>bustione<br />

delle ceneri leggere nella zona alta delle camere di <strong>com</strong>bustione di caldaia<br />

nel caso di <strong>com</strong>bustione mista olio-gas; la produzione di gesso ricalca ovviamente<br />

il consumo di calcare nel processo di desolforazione;<br />

> i “non rientranti nei precedenti” includono:<br />

- rifiuti solidi costituiti soprattutto da, nel caso della produzione, imballaggi<br />

contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze,<br />

assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi contaminati da<br />

sostanze pericolose, tubi fluorescenti e altri rifiuti contenenti mercurio; nel<br />

caso della distribuzione di energia elettrica, da terre risultanti dalla bonifica<br />

di sversamenti accidentali di olio;<br />

- rifiuti liquidi costituiti soprattutto da acque piovane potenzialmente inquinate<br />

da oli, raccolte nelle vasche sottostanti i trasformatori delle cabine<br />

primarie della rete di distribuzione dell’energia elettrica.<br />

126 <strong>Enel</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>ambientale</strong> <strong>2012</strong> Risultati ambientali del Gruppo

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