Rapporto ambientale 2012 - Enel.com

nell’attività di deposito e movimentazione dell’olio combustibile, soprattutto
per la preparazione dell’acqua demineralizzata necessaria
per reintegrare le perdite che interessano il ciclo (chiuso) del vapore
destinato al riscaldamento e alla conseguente fluidificazione
dell’olio combustibile stesso prima del suo trasferimento a destinazione.
Il fabbisogno non comprende l’acqua usata per il raffreddamento in ciclo
aperto degli impianti termoelettrici, che viene restituita con caratteristiche
chimiche inalterate e variazioni minime in termini di temperatura (sempre
entro i termini di legge).
I dati mostrano:
> la progressiva diminuzione dei fabbisogni dal 2008 a oggi;
> il forte contributo delle acque di mare (7,1%) e delle acque superficiali, sul
quale pesa il loro utilizzo nei sistemi di raffreddamento in ciclo chiuso delle
centrali nucleari in Slovacchia e Spagna nonché nei sistemi di raffreddamento
in ciclo chiuso e di trasporto delle ceneri delle centrali termoelettriche in
Slovacchia e Russia (nell’ultimo caso solo trasporto ceneri);
> un elevato recupero dei reflui che contribuiscono al 6,2% del fabbisogno.
EN1 I materiali di consumo
Completano il quadro delle risorse i materiali di consumo, utilizzati principalmente
negli impianti termoelettrici, nucleari e nelle perforazioni geotermiche.
Nel seguito si fa cenno ai principali materiali e ai loro impieghi più comuni.
> Le resine vengono utilizzate per produrre, attraverso il meccanismo dello
scambio ionico, l’acqua ad alta purezza destinata al ciclo termico degli impianti
termoelettrici a vapore e nucleotermoelettrici.
> L’idrazina, la carboidrazide e l’acqua ossigenata sono usate nei circuiti acqua
vapore del ciclo termico per ottenere la deossigenazione e la regolazione
del pH.
> L’ammoniaca è utilizzata anch’essa per regolare il pH dell’acqua del ciclo
termico, ma soprattutto come reagente nel processo di denitrificazione dei
fumi.
> Il calcare è il reagente utilizzato nel processo di desolforazione dei fumi.
> L’ossido di magnesio viene iniettato nel circuito fumi delle caldaie degli impianti
termoelettrici alimentate con combustibile contenente vanadio per
evitare la corrosione delle superfici di scambio termico dovuta all’azione indiretta
del vanadio stesso.
> L’ipoclorito di sodio, il biossido di cloro, il solfato ferroso, il cloruro ferroso
e il fosfato trisodico vengono additivati occasionalmente alle acque di raffreddamento
delle centrali termoelettriche a vapore per evitare depositi e
incrostazioni o per proteggere dalla corrosione le superfici dei tubi dei condensatori.
> La calce, il cloruro ferrico e il polielettrolita sono utilizzati, per le loro capacità
neutralizzanti e/o flocculanti, essenzialmente nel trattamento delle acque
reflue.
> L’acido solforico, l’acido cloridrico e la soda caustica sono usati più comune-
Copertura del fabbisogno di acqua
per uso industriale nel 2012
Totale: 192 milioni di m 3
6,23%
5,06%
2,00%
4,67%
7,64%
74,40%
■ Da fiume (comprese acque meteoriche di seconda
pioggia)
■ Da pozzo
■ Da acquedotto
■ Dal mare (quota usata tal quale)
■ Dal mare (quota dissalata)
■ EN10 Da reflui (quota usata all’interno degli impianti)
Materiali di consumo nel 2012
Totale: 1.229 migliaia di t
2,65%
2,11%
0,55%
0,24%
1,63%
4,48%
1,24%
0,75%
0,01%
0,03%
1,66%
84,66%
■ Resine, idrazina, carboidrazide e acqua ossigenata
■ Ammoniaca
■ Calcare per desolforazione fumi
■ Ossido di magnesio
■ Ipoclorito di sodio, biossido di cloro,
solfato ferroso, cloruro ferroso e fosfato trisodico
■ Acido solforico e acido cloridrico
■ Soda caustica
■ Calce, cloruro ferrico e polielettrolita
■ Bentonite, barite e cemento geotermico
■ Olio lubrificante
■ Olio dielettrico
■ Altri
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