Il Fante d'Italia - Associazione Nazionale del Fante
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<strong>Il</strong> Monumento all’Esercito Italiano<br />
e ai suoi Caduti<br />
A 150 anni dalla sua costituzione,<br />
l’Esercito Italiano ha il suo<br />
monumento. Ho avuto l’occasione<br />
di vederlo nella tappa genovese<br />
<strong>del</strong> suo giro d’Italia prima <strong>del</strong>la<br />
definitiva collocazione a Modena<br />
e ne sono rimasto entusiasta.<br />
L’Italia è ricca di sculture patriottiche,<br />
dedicate agli eroi <strong>del</strong> Risorgimento<br />
e soprattutto ai Caduti<br />
<strong>del</strong>la Grande Guerra. Mancava<br />
però un monumento all’Esercito<br />
nazionale. La ricorrenza <strong>del</strong> 150°<br />
anniversario dalla proclamazione<br />
<strong>del</strong> primo stato italiano ha consolidato<br />
l’idea di un monumento<br />
alla Forza Armata, di cui la <strong>Fante</strong>ria<br />
è la più antica componente<br />
e la maggior contributrice in termini<br />
di uomini e sacrifici.<br />
L’idea iniziale risale al 2009; la<br />
paternità va attribuita a un gruppo<br />
di ufficiali, ex allievi <strong>del</strong> 17°<br />
Corso <strong>del</strong>l’Accademia Militare di<br />
Modena, arruolatisi quindi nel<br />
1960. <strong>Il</strong> progetto è stato intitolato<br />
“Una Acies 150”, riprendendo<br />
il motto <strong>del</strong>l’Accademia Militare<br />
(Una sola schiera). Promotore<br />
<strong>del</strong>l’iniziativa e <strong>del</strong> progetto è stato<br />
il Generale di Corpo d’Armata<br />
Mario Buscemi, Capo Corso<br />
<strong>del</strong>l’11° Corso, già Sottocapo di<br />
Stato Maggiore <strong>del</strong>l’Esercito e attuale<br />
presidente di Assoarma.<br />
Egli ha ricercato l’adesione degli<br />
ufficiali provenienti dall’Accademia<br />
attraverso i Capi corso, i<br />
quali rimangono punti di riferimento<br />
per i colleghi con i quali<br />
hanno iniziato la carriera militare.<br />
Attraverso contatti, soprattutto<br />
via posta elettronica, un migliaio<br />
di ex allievi di Modena ha aderito<br />
all’iniziativa, versando un identico<br />
contributo individuale per la<br />
realizzazione <strong>del</strong> monumento.<br />
Mi onoro di essere uno di loro.<br />
16<br />
La realizzazione <strong>del</strong>l’opera è stata<br />
affidata all’artista Fiorenzo Bacci,<br />
<strong>del</strong> 17° Corso, che ha lasciato il<br />
servizio nel grado di Tenente Colonnello<br />
dei Bersaglieri per dedicarsi<br />
a tempo pieno alla scultura.<br />
La sua vasta attività, la sua originalità<br />
meriterebbero certamente<br />
maggior spazio e migliore commento.<br />
Mi limiterò a ricordare<br />
la concezione <strong>del</strong>la sua corrente<br />
artistica, il Realdinamismo, nel<br />
quale movimento, energia, sentimento<br />
sono inseriti nelle figure<br />
ritratte, trasfigurandole. La sua<br />
popolarità è testimoniata dalle<br />
decine di opere collocate in tutta<br />
Italia e all’estero, dai riconoscimenti<br />
nazionali e internazionali.<br />
Invito i lettori ad approfondire la<br />
sua conoscenza visitando il suo<br />
sito “www.fiorenzobacci.it”.<br />
Nel monumento all’Esercito<br />
sono compendiati in simboli dinamici<br />
ed essenziali 150 anni<br />
<strong>del</strong>la Forza Armata e <strong>del</strong>la nostra<br />
Patria. L’opera si presenta come<br />
una piramide-tenda, formata da<br />
due triangoli equilateri di tre metri<br />
di lato, aperta da un lato per<br />
permettere la visione <strong>del</strong>l’interno.<br />
Un elemento ancor più originale,<br />
al centro dei due lati, è la sagoma<br />
intagliata di un cadetto, raffigurato<br />
con il braccio destro alzato,<br />
nell’atto di prestare giuramento<br />
di fe<strong>del</strong>tà alla Patria. La figura<br />
vuota è idealmente riempita dai<br />
militari di tutti i gradi che hanno<br />
servito l’Italia in pace e in guerra.<br />
Ricorda altresì tutti coloro che<br />
sono Caduti, onorando quel gesto<br />
e il solenne impegno assunto con<br />
esso. Le diverse aperture consentono<br />
l’interazione dinamica con<br />
il monumento, dal quale si può<br />
entrare e uscire, osservandolo in<br />
tutti i particolari. E di particolari<br />
I l F a n t e d ’ I t a l i a N . 3 - 2 0 1 1<br />
l’opera è estremamente ricca.<br />
All’apice <strong>del</strong>la prima parete è riportata<br />
la data “1861”, sotto una<br />
formella rappresentante l’incontro<br />
di Teano, a memoria <strong>del</strong>l’impresa<br />
più bella <strong>del</strong> Risorgimento<br />
e <strong>del</strong>l’annessione che diede vita<br />
al nuovo stato italiano. Immediatamente<br />
sotto, un dinamico<br />
assalto di Bersaglieri ci porta al<br />
20 settembre 1870 e a Roma capitale.<br />
<strong>Il</strong> resto <strong>del</strong> primo lato <strong>del</strong><br />
monumento è dedicato alla Prima<br />
Guerra Mondiale, che completò<br />
il sogno <strong>del</strong>l’unificazione<br />
nazionale, pagato dagli Italiani<br />
al prezzo di oltre 500.000 morti e<br />
quasi un milione di feriti e mutilati.<br />
Dall’alto in basso e da sinistra<br />
a destra sono rappresentati: un<br />
ponte di barche, su cui transitano<br />
automezzi con rimorchi, in ricordo<br />
di Genieri, Automobilisti,<br />
Amministratori e Sanitari; due<br />
obici in azione, in rappresentanza<br />
degli Artiglieri, che nella battaglia<br />
<strong>del</strong> solstizio 1918 fermarono sul<br />
Piave l’ultimo grande attacco austriaco;<br />
il famoso rudere sul Piave,<br />
con la scritta “TUTTI EROI!<br />
O IL PIAVE O TUTTI ACCOP-<br />
PATI!”, di autore sconosciuto ma<br />
esemplare <strong>del</strong>lo spirito di rivincita<br />
dopo Caporetto; un assalto<br />
di Fanti alla baionetta e bombe<br />
a mano, per ricordare l’Arma che<br />
più di tutte soffrì in quel conflitto;<br />
un araldo Bersagliere ciclista,<br />
che convoca alla riscossa le nuove<br />
classi richiamate; il sacrificio dei<br />
Carabinieri sul Podgora, il 19 luglio<br />
1915, a ricordo di quella che<br />
per oltre un secolo fu la prima<br />
Arma <strong>del</strong>l’Esercito e resta un orgoglio<br />
nazionale.<br />
La lettura <strong>del</strong>la seconda parete<br />
deve riprendere dal basso, iniziando<br />
con episodi <strong>del</strong>la Seconda