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Il Fante d'Italia - Associazione Nazionale del Fante

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I l F a n t e d ’ I t a l i a N . 3 - 2 011<br />

Un luogo Emiliano <strong>del</strong>la memoria<br />

VISITATO DAI FANTI DI FALERNA MARINA<br />

Nel centocinquantesimo anno<br />

<strong>del</strong>l’Unità d’Italia una rappresentanza<br />

<strong>del</strong>la sezione provinciale<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Associazione</strong> nazionale<br />

<strong>del</strong> <strong>Fante</strong> di Falerna Marina<br />

(CZ) ha visitato il luogo <strong>del</strong>la<br />

memoria di un accogliente comune<br />

emiliano: Casalecchio di<br />

Reno (Bologna).<br />

Raggiunta la cittadina in una<br />

splendida mattina, la <strong>del</strong>egazione<br />

ha puntato subito verso<br />

il locale Monumento ai Caduti,<br />

al centro di un meraviglioso e<br />

tranquillo parco attrezzato, a<br />

ridosso <strong>del</strong> fiume Reno. Lì domina<br />

la maestosa e rassicurante<br />

scultura di un <strong>Fante</strong>, la cui<br />

mano sinistra regge una fiaccola:<br />

quella <strong>del</strong>l’Amor Patrio.<br />

Accanto il simbolo <strong>del</strong>l’unità<br />

nazionale: il Tricolore.<br />

Dopo aver preso cognizione<br />

dei Caduti i cui nomi sono<br />

incisi sulla Lapide <strong>del</strong> Monumento,<br />

davanti a quest’ultimo<br />

la rappresentanza <strong>del</strong>l’Anf ha<br />

sostato in religioso silenzio.<br />

Un doveroso omaggio a quanti<br />

s’immolarono per assicurare la<br />

pace, la libertà e la democrazia<br />

a un’Italia unita. Quindi il trasferimento<br />

<strong>del</strong>la <strong>del</strong>egazione in<br />

riva al Reno per ammirare anzitutto<br />

l’erede <strong>del</strong>lo storico attraversamento<br />

fluviale che assicura<br />

il collegamento stradale<br />

con la vicina città di Bologna.<br />

Un’infrastruttura larga oggi<br />

più di diciannove metri, oltre<br />

ai marciapiedi, inaugurata alla<br />

fine <strong>del</strong> 1946. Tra giugno <strong>del</strong><br />

1944 e aprile <strong>del</strong> 1945 i bombardamenti<br />

degli Alleati ridussero<br />

lo storico ponte a un cumulo di<br />

macerie, rendendo necessaria<br />

la realizzazione di un nuovo<br />

attraversamento. Sembra che<br />

un ponte sul Reno esistesse già<br />

nell’epoca etrusco-romana. Ma<br />

le prime testimonianze scritte<br />

risalgono al 1100, quando<br />

gli anziani bolognesi decisero<br />

di approntare “una dote per la<br />

manutenzione <strong>del</strong> Gran Fabbricato<br />

<strong>del</strong> Ponte di Casalecchio”.<br />

Secondo lo storico Abate<br />

Trombelli, durante il pontificato<br />

di Urbano II (1185-1187)<br />

l’antico ponte di pietra arenaria<br />

venne “merlato e turrito e rifatto<br />

in mattoni”.<br />

In quel periodo la manutenzione<br />

<strong>del</strong>l’attraversamento era<br />

affidata ai Canonici di Santa<br />

Maria <strong>del</strong> Reno. Nel 1296 una<br />

piena eccezionale, che superò<br />

in altezza il ponte, ne distrusse<br />

due archi. <strong>Il</strong> luogo nel passato<br />

fu teatro di tante battaglie,<br />

di cui la maggiore quella tra i<br />

bolognesi e le truppe di Giangaleazzo<br />

Visconti <strong>del</strong> Ducato di<br />

Milano.<br />

Lo scontro passò alla storia<br />

come la battaglia di Casalecchio.<br />

Nel 1843-46 fu realizzato il<br />

Casalecchio di Reno - L’imponente struttura <strong>del</strong> Monumento al <strong>Fante</strong><br />

primo importante ampliamento<br />

<strong>del</strong> ponte. Un intervento che<br />

permise al manufatto fluviale<br />

di proprietà <strong>del</strong> Governo pontificio<br />

di assumere un aspetto<br />

piacevole e imponente, conservando<br />

la tipologia medioevale<br />

con arcate diseguali e notevole<br />

pendenza <strong>del</strong>la sede viaria.<br />

Largo inizialmente quattro<br />

metri, nel tempo il ponte fu<br />

ampliato da diverse amministrazioni<br />

provinciali bolognesi.<br />

Nel 1882 un ulteriore ampliamento<br />

di due metri per consentire<br />

il transito <strong>del</strong>la tramvia<br />

Bologna-Casalecchio. Poi<br />

la distruzione provocata dai<br />

bombardamenti <strong>del</strong>la seconda<br />

guerra mondiale e la successiva<br />

ricostruzione <strong>del</strong> manufatto,<br />

che i partecipanti alla gita<br />

hanno avuto modo di ammirare<br />

con il suo carico di storia,<br />

prima di visitare la tranquilla<br />

cittadina sul Reno.<br />

G. Battista Romano<br />

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