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Il Fante d'Italia - Associazione Nazionale del Fante

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11 Settembre 2011 Pasubio<br />

“DI QUI NON SI PASSA”.<br />

Chi non è mai salito sul Monte<br />

Pasubio, un massiccio montuoso<br />

che separa le due Provincie di<br />

Trento e di Vicenza, non può rendersi<br />

conto né <strong>del</strong>la sua bellezza,<br />

né <strong>del</strong>la sua asprezza. Eppure,<br />

questo Monte è così caro al cuore<br />

dei vicentini che lo percorrono<br />

ogni anno in numero sempre<br />

maggiore e in tutte le sue direzioni,<br />

che si fa fatica a credere che<br />

sia così ostico salirvi. Dai giovanissimi<br />

agli anziani, dagli esperti<br />

alpinisti a quelli che solo occasionalmente<br />

praticano la montagna<br />

e non hanno alcuna esperienza,<br />

tutti su questa meravigliosa<br />

Montagna trovano il percorso<br />

più adatto alle proprie possibilità,<br />

ed ognuno rimane sorpreso e<br />

meravigliato dai panorami e dalle<br />

26<br />

bellezze alpinistiche che incontra<br />

sul suo sentiero. Si può dire che<br />

il Pasubio è entrato nel cuore dei<br />

vicentini come una proprietà di<br />

famiglia dalla quale non ci si può<br />

dividere e, ancor meno, si è disposti<br />

a rinunciare.<br />

Inconsapevolmente, forse,<br />

questo stato d’animo che tutta la<br />

gente <strong>del</strong>la provincia di Vicenza<br />

nutre per questa montagna, è dovuto<br />

anche al ruolo che il Pasubio<br />

ha avuto nella storia <strong>del</strong>la nostra<br />

gente fin dai tempi antichi. Uno<br />

dei primi scontri cruenti dei quali<br />

si ha memoria storica scritta,<br />

risale alla primavera inoltrata <strong>del</strong><br />

1311, e riguarda un episodio, uno<br />

scontro armato per il possesso<br />

e l’uso dei pascoli in quota, che<br />

ha visto combattersi pastori di<br />

Pasubio - Fase di schieramento per la cerimonia d’inaugurazione <strong>del</strong> recupero <strong>del</strong> cimitero <strong>del</strong>la Brigata Liguria<br />

I l F a n t e d ’ I t a l i a N . 3 - 2 0 1 1<br />

Rovereto (Tn) e di Posina (Vi),<br />

che si sono affrontati appena un<br />

chilometro sopra il Cimitero <strong>del</strong>la<br />

Brigata Liguria, che da quel<br />

lontano giorno si chiama “Passo<br />

Sette Croci” dal numero di morti<br />

causati da quello scontro agreste.<br />

Così lungo tutto il medioevo<br />

e il rinascimento, questo monte<br />

fu baluardo alle invasioni, tanto<br />

che la Serenissima Repubblica di<br />

Venezia potenziò le capacità difensive<br />

dei vari paesi <strong>del</strong> circondario,<br />

arrivando a conquistare la<br />

città di Rovereto per dare spessore<br />

alle sue difese e difendere la<br />

pianura, facendo <strong>del</strong> Pasubio un<br />

elemento naturale presidiato ed<br />

invalicabile.<br />

Seicento anni dopo circa, durante<br />

la prima guerra mondiale,<br />

il Pasubio è ritornato ad essere il<br />

baluardo contro le invasioni, dal<br />

nord anche questa volta come<br />

altre per la verità, ad opera degli

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