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di autorizzazione. Servizi di piazza I Comuni, sentiti i Comitati provinciali per l’Albo degli autotrasportatori e previo parere degli Uffici provinciali della motorizzazione, possono istituire servizi di piazza per il trasporto di cose sulla base delle autorizzazioni che ritengono di rilasciare in base alle esigenze locali. L’autorizzazione è accordata dal sindaco all’impresa con sede nel territorio comunale e che sia iscritta nell’Albo degli autotrasportatori per conto terzi. I veicoli adibiti a servizi di piazza non possono effettuare trasporti oltre i 30 Km. dai confini comunali. c. Esercizio abusivo dell’autotrasporto Esercita abusivamente l’attività di trasporto di cose il soggetto che: - non risulta iscritto nell’Albo; - continua l’attività nei periodi di sospensione o dopo la radiazione o la cancellazione dall’Albo; - affida l’effettuazione di un autotrasporto di cose per conto terzi a chi esercita abusivamente l’attività di autotrasportatore; - dispone il trasporto di cose senza licenza o senza autorizzazione. Al momento della conclusione del contratto di autotrasporto di cose per conto terzi, il soggetto che effettua il trasporto è tenuto ad annotare sulla copia del contratto da consegnare al committente, a pena di nullità del contratto, gli estremi dell’attestato di iscrizione nell’Albo e dell’autorizzazione al trasporto di cose per conto terzi. d. Prevenzione e accertamento degli illeciti La prevenzione e l’accertamento degli illeciti spettano agli ufficiali e agli agenti di polizia stradale e ai funzionari incaricati del servizio di L’Ispettore e la Società 33 polizia stradale a norma dell’art. 137 del T.U. delle norme sulla disciplina della circolazione stradale. Essi sono tenuti a dare notizia delle violazioni accertate all’Ufficio provinciale della motorizzazione della provincia di immatricolazione del veicolo, il quale, a sua volta, informa il competente Comitato provinciale per l’Albo nazionale degli autotrasportatori per conto terzi. L’albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto terzi (Istituito con legge 6 giugno 1974, n. 298) - L’Albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l’autotrasporto di cose per conto terzi è istituito presso il Ministero dei Trasporti – Direzione Generale della motorizzazione civile e dei trasporti in concessione. - L’Albo provinciale degli autotrasportatori di cose per conto terzi è istituito presso l’Ufficio Provinciale della Motorizzazione civile. L’iscrizione all’Albo è condizione necessaria e imprescindibile per l’esercizio dell’attività di autotrasporto di cose per conto terzi. L’Albo è pubblico. I comitati provinciali per l’albo Presso gli Uffici provinciali della Motorizzazione sono istituiti i Comitati Provinciali per l’Albo che sono competenti: - a ricevere, istruire e definire le domande di iscrizione all’Albo; - a redigere e variare l’elenco degli iscritti della provincia nell’Albo; - ad accertare la permanenza dei requisiti per l’iscrizione; - a decidere su sospensioni, cancellazioni e provvedimenti disciplinari; - a pubblicare le tariffe di trasporto, valide in ambito provinciale, e a controllare che le stesse siano osservate; - a verificare che gli iscritti osservino le norme in materia di autotrasporto di cose per conto terzi per l’applicazione delle sanzioni di legge. Procedure per l’iscrizione all’albo provinciale Requisiti e condizioni L’iscrizione nell’Albo può essere richiesta dalle persone fisiche o giuridiche al Comitato Provinciale per l’Albo dove l’imprese ha la sua sede principale. Se l’impresa ha più sedi, l’iscrizione deve essere richiesta presso ciascun Comitato Provinciale nella cui circoscrizione si trovano le sedi aziendali. Possono essere iscritte nell’Albo anche le persone fisiche e giuridiche di uno Stato membro della Comunità economica europea. Se vige regime di reciprocità, possono essere iscritte, altresì, le persone fisiche e giuridiche di uno Stato extracomunitario, che abbiano in Italia una sede (amministrativa o di fatto). I soggetti che intendono iscriversi nell’Albo devono avere i seguenti requisiti: - essere cittadini italiani o di paese comunitario o di paese extracomunitario in regime di reciprocità e con una sede sul territorio italiano (v. sopra); - essere in possesso di mezzi economici e tecnici adeguati all’attività da svolgere. (Gli artigiani non hanno l’obbligo di dimostrare il possesso di tale requisito); - essere iscritti alla CCIAA in via specifica per l’esercizio dell’attività di autotrasporto per conto terzi; - avere stipulato contratto di assicurazione per responsabilità civile per l’uso di autoveicoli, e per danni alle cose trasportate, con massimali conformi al regolamento di esecuzione e alle altre leggi in materia; - essere iscritti nei ruoli delle imposte sui redditi delle persone fisiche o giuridiche in relazione al reddito d’impresa, o di avere presentato la
34 L’Ispettore e la Società dichiarazione relativa al reddito d’impresa; - non avere riportato condanne penali con interdizione da arti o professioni, etc., non avere in corso o essere stato soggetto a procedura fallimentare, salvo il caso di riabilitazione ex art. 142 e segg. della legge fallimentare (Regio decreto 16 marzo 1942, n. 267); - avere ottemperato alle norme di legge in materia di previdenza e assicurazioni sociali per i propri dipendenti. L’art. 13 della legge n. 298/74 è stato integrato dagli artt. 3 e seguenti del Decreto Legislativo 14 marzo 1998, n. 84, per l’aggiunta di altri requisiti: - onorabilità, che deve essere assicurata dal titolare dell’impresa e dai soggetti, persone fisiche, preposti con effettività e continuità alla direzione dell’attività di trasporto dell’impresa, ovvero, in caso di società, da tutti i soci illimitatamente responsabili nelle società di persone, e dagli amministratori per ogni altro tipo di soggetto giuridico (società, consorzi, aziende speciali). Il requisito dell’onorabilità non sussiste o cessa: - se la persona è stata dichiarata delinquente abituale, professionale o per tendenza, sia stato sottoposto a misure di sicurezza o di prevenzione, o abbia riportato condanna penale definitiva; - se la persona è stata condannata per infrazioni ripetute e gravi alle norme che disciplinano le condizioni di retribuzione e di lavoro della professione, specie quelle relative alla durata della guida, ai riposi dei conducenti, i pesi e le dimensioni dei veicoli, la sicurezza stradale. Il requisito di onorabilità cessa anche nei confronti dei preposti all’attività di trasporto per conto terzi di cose su strada quando gli addetti ad essi sottoposti hanno subìto sanzioni gravi e ripetute; - capacità finanziaria (requisito non richiesto alle imprese autorizzate all’autotrasporto prima del 1 gennaio 1990), che deve essere dimostrata con la disponibilità di risorse finanziarie che consentano il corretto avvio e la buona gestione dell’impresa. A tal fine sono presi in considerazione: - i conti annuali dell’impresa; - i fondi disponibili, comprese le liquidità bancarie; - tutti gli attivi, comprese proprietà a garanzia; - i costi, compresi quelli per acquisto e/o pagamento iniziale per autoveicoli, edifici, impianti, attrezzature e altri beni; - il capitale di esercizio - capacità professionale che devono possedere i preposti alla direzione dell’attività, e che consiste nel possesso delle conoscenze richieste dalle norme di legge per l’esercizio dell’attività e nel bagaglio di esperienze maturate sul campo (v. art. 6 D.lgs n. 84/1998). Essa viene accertata attraverso un esame scritto (quesiti a risposta plurima). Sono ammessi all’esame: - i soggetti che hanno frequentato corsi di preparazione all’esame e siano in possesso del relativo attestato; - i soggetti in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore; - i soggetti che hanno maturato esperienze di lavoro di almeno 1 anno collaborando con soggetti già titolari di attestato di capacità professionale e che svolgano attività direzionale del trasporto presso imprese anche esse iscritte all’Albo autotrasportatori. Cancellazione dall’albo e sanzioni La cancellazione dall’Albo avviene: - a richiesta dell’impresa; - per cessazione dell’attività; - per messa in liquidazione della società; - per dichiarazione di fallimento; - per il venire meno di uno (o più) dei requisiti richiesti per l’iscrizione. Si incorre in sanzioni disciplinari: - per inosservanza delle tariffe di trasporto; - per violazioni delle clausole dei contratti di lavoro; - per violazioni delle norme sull’adozione di un idoneo cronotachigrafo 1 contemplato dalla legge 13 novembre 1978, n. 727; - per violazioni delle norme sulla circolazione stradale. Le sanzioni: - ammonimento; - censura; - sospensione dall’Albo da 1 a 6 mesi; - radiazione dall’Albo nei casi di violazioni ripetute e gravi. N.B.) Per un approfondimento della materia sono di specifico interesse, e andrebbero consultate, anche le seguenti norme cui pure abbiamo attinto per la stesura di queste brevi note: Legge 23 dicembre 1997, n. 454 – Interventi per la ristrutturazione dell’autotrasporto e lo sviluppo dell’intermodalità; Decreto legislativo 14 marzo 1998, n. 84 – Riordino della disciplina per l’accesso alla professione di autotrasportatore di cose per conto terzi, a norma dell’art. 7, comma 1, della legge 23 dicembre 1997, n. 454; Decreto ministeriale 10 giugno 1998 - Incentivazione all’esodo volontario degli autotrasportatori monoveicolari Decreto legge 20 dicembre 1999, n. 484 (conv. con modd. in legge 18 febbraio 2000, n. 27) – Modifiche alla legge 23 dicembre 1997, n. 454, recante interventi per la ristrutturazione dell’autotrasporto e lo sviluppo dell’intermodalità La legge 13 novembre 1978, n. 727 Istituzione di uno speciale apparecchio di misura destinato al controllo degli impieghi temporali nel settore dei trasporti su strada (c.d. “cronotachigrafo”) In attuazione del Regolamento CEE n. 1463/70 del 20 luglio 1970, la legge 13 novembre 1978, n 727, ha disciplinato l’omologazione e l’uso obbligatorio di uno strumento di misurazione e di controllo dei tempi e delle percorrenze degli autoveicoli destinati al trasporto su strada di persone e di cose, denominato cronotachigrafo. L’omologazione CEE di un modello dell’apparecchio e del relativo foglio
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