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Ferdinando Fabbri - Provincia di Rimini

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I TEMPI DI VITA Tra lavoro e organizzazione citta<strong>di</strong>na. Atti del convegno<br />

coniugi, all’interno della famiglia.<br />

Nell’ambito delle politiche del lavoro, e questo lo possono confermare anche i rapporti<br />

ed i monitoraggi che dai Centri per l’impiego, soprattutto dal servizio <strong>di</strong> Sportello Pari<br />

Opportunità, emergono, le <strong>di</strong>fficoltà che le donne trovano nell’accesso al lavoro, ma<br />

anche nella permanenza al lavoro e nell’accesso alla carriera, sono <strong>di</strong>fficoltà sia legate<br />

alla situazione delle donne, ma anche <strong>di</strong>fficoltà legate alle <strong>di</strong>sparità che persistono nei<br />

mercati della formazione e del lavoro.<br />

Le <strong>di</strong>fficoltà legate alle situazioni delle donne sono le <strong>di</strong>fficoltà familiari, che pesano per<br />

lo più sulle donne, talvolta una situazione <strong>di</strong> mono-parentalità, quin<strong>di</strong> donne sole, separate,<br />

che hanno figli a carico, e che quin<strong>di</strong> hanno bisogno <strong>di</strong> accedere al lavoro per una<br />

in<strong>di</strong>spensabile, fondamentale autonomia economica, e che hanno figli piccoli, e quin<strong>di</strong><br />

devono veramente conciliare queste due <strong>di</strong>mensioni della loro vita.<br />

Talvolta la lunga interruzione lavorativa per allevare i figli e quin<strong>di</strong> il reinserimento al lavoro<br />

<strong>di</strong>venta <strong>di</strong>fficile, perché, oltre alla necessità <strong>di</strong> un lavoro imme<strong>di</strong>ato, c’è anche una<br />

scarsa spen<strong>di</strong>bilità, talvolta dei titoli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, talvolta <strong>di</strong> competenze che sono da<br />

aggiornare.<br />

E quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà ad articolare vita familiare e vita professionale, laddove anche, trovando<br />

un lavoro adeguato, si deve comunque mantenere un ritmo sostenuto, proprio<br />

nei tempi.<br />

Però ci sono anche <strong>di</strong>fficoltà legate alle <strong>di</strong>sparità, <strong>di</strong>cevo, rispetto alla <strong>di</strong>visione tra i<br />

sessi del lavoro, mestieri ancora tra<strong>di</strong>zionalmente al femminile o al maschile, o una<br />

ripartizione impari dei ruoli maschili e femminili, scarsa presenza delle donne nei ruoli<br />

decisionali delle aziende, oppure un orientamento iniziale, formativo scolastico, nelle<br />

filiere sature, o una scarsa <strong>di</strong>versificazione delle scelte professionali, una forte presenza<br />

femminile nei lavori precari, a tempo parziale, o ad<strong>di</strong>rittura nel lavoro sommerso e<br />

un’alta <strong>di</strong>soccupazione delle donne giovani.<br />

C’è chi sostiene che la famiglia emiliano-romagnola abbia questa forte rete parentale,<br />

però l’innalzamento dell’età pensionabile, fa sì che i nonni ancora abbiano un’attività<br />

professionale impegnativa e quin<strong>di</strong> non possano aiutare le giovani famiglie nella cura<br />

dei figli, sono delle <strong>di</strong>fficoltà reali, e che persistono.<br />

Le azioni positive devono e possono rappresentare uno strumento importante, uno strumento<br />

concreto, e sono tutti quei progetti, quelle attività, quelle iniziative che puntano<br />

proprio ad eliminare le <strong>di</strong>sparità <strong>di</strong> cui le donne sono oggetto nella formazione scolastica,<br />

professionale, nell’accesso al lavoro, nella progressione alla carriera, nella vita lavorativa<br />

e nei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> mobilità.<br />

Le azioni positive devono tendere a favorire la <strong>di</strong>versificazione delle scelte professionali<br />

delle donne attraverso l’orientamento scolastico professionale e l’accesso al lavoro<br />

autonomo e alla formazione impren<strong>di</strong>toriale.<br />

Superare con<strong>di</strong>zioni, organizzazioni, <strong>di</strong>stribuzione del lavoro, che possono provocare<br />

effetti <strong>di</strong>versi, a seconda del sesso, nei confronti dei <strong>di</strong>pendenti, con pregiu<strong>di</strong>zio nella<br />

formazione, nell’avanzamento professionale, <strong>di</strong> carriera e nel trattamento economico e<br />

retributivo.<br />

Promuovere l’inserimento delle donne nelle attività, nei settori professionali e nei livelli,<br />

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