Ferdinando Fabbri - Provincia di Rimini
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I TEMPI DI VITA Tra lavoro e organizzazione citta<strong>di</strong>na. Atti del convegno<br />
Mentre l’altro soggetto che io credo dovrebbe essere interessato dalle politiche, credo<br />
anche però in Emilia-Romagna, con tutto che in questo momento stiamo facendo un’analisi<br />
a livello regionale, in Emilia-Romagna sulle donne non c’è niente da <strong>di</strong>re, è prima<br />
in tutto, però ha bassi livelli.<br />
Allora probabilmente pensare ad interventi <strong>di</strong> formazione, riqualificazione per questi<br />
segmenti, va pensato anche in Emilia-Romagna, così come, io credo, vanno pensati<br />
interventi per quei soggetti che rientrano nel mercato del lavoro, che sono forti anche in<br />
Emilia Romagna e che hanno bassissimo livello <strong>di</strong> competenza.<br />
Lì sicuramente va operato, perché entrano ed escono spezzoni <strong>di</strong> lavoro, donne che<br />
accettano a tante <strong>di</strong>verse con<strong>di</strong>zioni e forse almeno una garanzia <strong>di</strong> riqualificazione professionale<br />
gli andrebbe data.<br />
Sono però convinta, appunto, che possiamo ricominciare a parlare del lavoro femminile<br />
come la leva <strong>di</strong> sviluppo <strong>di</strong> un paese moderno. Grazie.<br />
Moderatrice Natascia Ronchetti<br />
Giornalista:<br />
Adesso <strong>di</strong>amo la parola ad Alessandro Montebugnoli, Presidente dell’Associazione<br />
Servizi Nuovi.<br />
Alessandro Montebugnoli<br />
Presidente dell’Associazione Servizi Nuovi:<br />
Io torno, in questa comunicazione, sull’esperienza <strong>di</strong> cui avete già sentito parlare stamattina,<br />
questa dei laboratori <strong>di</strong> politica sociale, in particolare dell’esperienza che si sta<br />
realizzando nell’area industriale <strong>di</strong> San Giovanni, torno su questa esperienza però con<br />
un taglio un po’ <strong>di</strong>verso, cioè cercando <strong>di</strong> metterne a nudo la logica, anche esemplificando<br />
però proprio su quello che sta accadendo.<br />
Quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>rei qualcosa innanzitutto proprio sulla metodologia, sulla formula, <strong>di</strong>ciamo<br />
così, dei laboratori <strong>di</strong> politica sociale, laboratori, ahimè, ormai è un termine inflazionatissimo,<br />
non suggerisce più niente <strong>di</strong> particolarmente significativo, proprio per questo<br />
vale la pena <strong>di</strong> scavarci un pochino dentro a questa idea.<br />
Questa idea ha origine da una riflessione sui servizi pubblici, da una riflessione anzi che<br />
avviene in ambito, pensate un po’, <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto amministrativo, dovuta essenzialmente,<br />
dovuta soprattutto ad un giurista, un professore <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto amministrativo, che si chiama<br />
Gregorio Arena.<br />
Questa riflessione può essere riassunta in questa affermazione che cito da lui: gli utenti<br />
dei servizi pubblici non sono dei vasi vuoti da riempire.<br />
Che cosa significa questo?<br />
Significa molto semplicemente che gli utenti dei servizi pubblici hanno certamente<br />
bisogni, ai quali le Amministrazioni sono chiamate a rispondere, ma hanno anche capacità,<br />
esprimono problemi, ma possiedono anche risorse, sono appunto soggetti <strong>di</strong><br />
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