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Ferdinando Fabbri - Provincia di Rimini

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I TEMPI DI VITA Tra lavoro e organizzazione citta<strong>di</strong>na. Atti del convegno<br />

<strong>di</strong> conciliare esigenze <strong>di</strong> “concliazione” delle operatrici e delle utenti: “L’Isola che c’è”,<br />

un asilo nido che offre anche servizi <strong>di</strong> animazione a domicilio. E’ una cooperativa,<br />

composta da 12 socie/<strong>di</strong>pendenti, nata con l’intento <strong>di</strong> conciliare tempi <strong>di</strong> vita e orari <strong>di</strong><br />

lavoro. Donne lavoratrici che offrono un servizio a donne che lavorano e che con<strong>di</strong>vidono<br />

con esse bisogni <strong>di</strong> tempo. Ogni operatrice fa un tempo parziale che ruota tra le<br />

20/30 ore settimanali in base ai lavori programmati. Ma, proprio con accor<strong>di</strong>, rotazioni<br />

e flessibilità tra loro, riescono a prolungare l’orario standard dei ni<strong>di</strong>, fino alle 18.30/19.<br />

In questo modo vanno incontro alle esigenze dei genitori che lavorano, permettendo<br />

così alle mamme e più raramente ai padri <strong>di</strong> andare personalmente a riprendersi i figli.<br />

Ma abbiamo trovato anche un’impresa <strong>di</strong> pulizie “Clean up” formata soprattutto da giovani<br />

uomini, che volevano “conciliare” avendo pomeriggi liberi per stu<strong>di</strong>are.<br />

L’indagine a cui sto facendo riferimento aveva dei partner in Francia, in Germania e in<br />

Spagna. Soprattutto in Francia ci e’ parsa abbastanza <strong>di</strong>ffusa la possibilità <strong>di</strong> trovare<br />

degli accor<strong>di</strong> all’interno dell’impresa, poichè il meccanismo “conciliativo” si era giovato<br />

anche della legge Aubry <strong>di</strong> riduzione a 35 ore settimanali che incentivava nuove assunzioni<br />

consentendo una maggiore elasticità all’interno dell’organizzazione del lavoro (ad<br />

esempio questo consentiva <strong>di</strong> avere liberi il mercoledì pomeriggio quando sono chiusi i<br />

servizi infanzia, e/o il venerdì pomeriggio allungando il fine settimana, o fare giorni alterni<br />

<strong>di</strong> lavoro. Non soltanto nell’ambito dei servizi, anche <strong>di</strong> imprese produttive industriali.<br />

Concludo allora ritornando a dove ho cominciato. Gli esempi <strong>di</strong> orari conciliativi delle<br />

piccole e me<strong>di</strong>e imprese <strong>di</strong> fatto non <strong>di</strong>fferiscono da quelli delle gran<strong>di</strong> imprese perché<br />

la filosofia, le scelte dell’impren<strong>di</strong>tore a monte sono poi sempre quelle: capire che il<br />

benessere <strong>di</strong> chi lavora nella propria azienda è un fatto positivo e quin<strong>di</strong> trovare soluzioni,<br />

<strong>di</strong>sposti anche a cambiarle nel tempo.<br />

Infatti le misure <strong>di</strong> conciliazione - come tutti sappiamo forse, senza <strong>di</strong>rcelo - non sono<br />

sempre quelle, c’è una processualità ed una mo<strong>di</strong>ficarsi nel tempo: cio’ e’ dovuto in<br />

parte ai cicli <strong>di</strong> vita delle persone e al mutare dei loro bisogni, in parte al fatto che se<br />

un’azienda ha questa attenzione, comincia in un modo, poi nel corso del tempo riesce<br />

a trovare anche altre modalita’ positive. La situazione e’ <strong>di</strong>namica, occorre cominciare<br />

e avere fiducia nei risultati.<br />

Moderatrice Natascia Ronchetti<br />

Giornalista:<br />

Grazie a Maria Merelli.<br />

Adesso chiamiamo Meris Soldati, Segretaria Generale della CGIL <strong>di</strong> <strong>Rimini</strong>.<br />

Meris Soldati<br />

Segretario Generale CGIL <strong>di</strong> <strong>Rimini</strong>:<br />

Prima <strong>di</strong> entrare nel merito della comunicazione sul tema che mi è stato affidato dai promotori<br />

del convegno, desidero innanzi tutto ringraziare l’Assessore Grelli per l’invito, e<br />

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