CANCRO DEL POLMONE - AppuntiMed
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Chirurgia Toracica IV° anno Stefano Bottosso<br />
o Dimensioni esatte<br />
o Caratteristiche<br />
o Collocazione anatomica Utile per il broncoscopista e per il chirurgo.<br />
o Se è vascolarizzata e le caratteristiche della vascolarizzazione.<br />
o Coinvolgimento dei linfonodi Ci può essere un coinvolgimento grossolano (cioè la neoplasia<br />
supera la capsula e i linfonodi si agglomerano) dei linfonodi carenali (tra i due bronchi principali).<br />
È importante per la prognosi e per la terapia. Se sono coinvolti in maniera grossolano non si<br />
interviene di solito chirurgicamente perché il rischio che ci siano metastasi è elevato.<br />
Se la TAC ci fa sospettare un tumore maligno si può effettuare una broncoscopia. È una procedura invasiva<br />
con rischio di:<br />
‐ Broncocostrizione<br />
‐ Crisi vagali Si fa prima un ECG<br />
‐ Sanguinamenti Si fa un test della coagulazione.<br />
Si effettua un esame citologico che però spesso è negativo anche se c’è il tumore. Se il bronco è troppo<br />
piccolo o si inserisce un ago o si fa un lavaggio. Spesso queste procedure non danno positività. Per le<br />
neoplasie periferiche è quindi poco utile. Utile per neoplasie grosse e per mappare quindi il tumore (diversi<br />
tipi di intervento).<br />
Si effettua per una questione di medicina legale. Anche se è negativo e dalla TAC è molto probabile che il<br />
tumore sia maligno si consiglia comunque un’operazione chirurgica.<br />
La RMN non si fa più.<br />
Esistono nuove metodiche come la TC‐PET Si inserisce uno zucchero marcato con fluoro. Viene assorbito<br />
dalle cellule attive, come le cellule tumorali (che devono dividersi) e le cellule infiammatorie. Si calcola il<br />
SUV (l’uptake). Maggiore è il consumo, maggiore è l’attività delle cellule. Le cellule tumorali consumano di<br />
più delle cellule infiammatorie. Il SUV è alto nei tumori (37) mentre è basso nei tubercolosi (3). Si valuta in<br />
questo modo l’attività metabolica della neoplasia, la presenza di metastasi ai linfonodi e in altri distretti.<br />
Per valutare l’encefalo non si può utilizzare.<br />
Si può inoltre effettuare una biopsia TC‐guidata Se proprio si vuole fare una diagnosi. Viene effettuata se<br />
le masse sono periferiche. Si inserisce un ago per effettuare una biopsia. Anche in questo caso, anche se è<br />
negativo l’esame non è detto che non sia un cancro.<br />
Bisogna quindi porre il paziente davanti ad una scelta: intervento chirurgico (percentuale di decessi 3%) o<br />
assenza di terapia o terapia farmacologia. Non si può avere una diagnosi al 100% di tumore maligno ma<br />
l’operazione è comunque la scelta più corretta.<br />
Per quanto riguarda la diagnostica invasiva c’è:<br />
‐ Broncoscopia<br />
‐ Angiobiopsia TC‐guidata o Eco‐guidata<br />
‐ Toracentesi per esame istologico Se c’è un versamento si deve valutare per vedere se ci sono<br />
cellule neoplastiche. Se ci sono, il paziente non è operabile.<br />
‐ Toracoscopia<br />
‐ Toracostomia<br />
‐ Mediastinoscopia Per vedere i linfonodi mediastinici si fa un taglio a livello del manubrio dello<br />
sterno e si entra per osservare i linfonodi.<br />
‐ Mediastinotomia Si utilizza sempre per valutare i linfonodi mediastinici. Si effettua il taglio sopra<br />
ai linfonodi aorto‐polmonari.<br />
Tabella di rischio<br />
Esiste una tabella in cui si inseriscono dei dati e ci permette di calcolare il rischio che quella massa<br />
polmonare sia un tumore maligno. È una stima abbastanza attendibile della probabilità che il nodulo si una<br />
neoplasia maligna. I dati da immettere sono:<br />
• Rischio generico della popolazione di contrarre cancro del polmone<br />
• Età Maggiore è l’età, maggiore è il rischio<br />
• Numero di sigaretta fumate<br />
• Emottisi o no<br />
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