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Piccolo dizionario postmoderno Figure e ... - Maconi, Antonio

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E<br />

Ecologia<br />

Economist<br />

Et … et…<br />

Ecologia<br />

La verde bufala<br />

La rossa felicità del comunismo si spegne, mentre il verde tinge le bandiere del<br />

contrattacco. Avanti alla riscossa? Ultimamente i nomi della riscossa sono quaresima<br />

sociale e carestia pianificata. Esulta l’effervescente popolo del pensiero debole – stalinisti<br />

in erba indiana, sessantottini affranti, facinorosi con licenza governativa e curiale,<br />

fratacchioni effusivi, cattocomunisti in mobilità, cultori della vacca sacra, gastronomi<br />

sbarazzini, e zitelle deragliate nell’animalismo. La rivolta è nuovamente di scena. Mentre<br />

l’elettrico Bordon dichiara la guerra lampo al Vaticano, il popolo di Seattle, nel totale oblio<br />

dei princìpi di ragione, marcia con la giubilante certezza di rappresentare l’avanguardia di<br />

una guerriglia illuminata dalla scienza austera, e perciò organizzata a difesa dei poveri,<br />

oppressi dall’industria del desiderio e del consumo.<br />

La coerenza ecologica è a tutta prova: i lussi maledetti dall’ideologia sono i consumi dei<br />

poveri. In tal modo la terra, destata dai programmi dei liberatori ecologisti, si trasforma: da<br />

regno antropocentrico a luogo di oppressione.<br />

L’ideologia verde promette la liberazione dalla schiavitù dei consumi: mai più benessere.<br />

Il benessere deve ritornare in bocca al lupo. Una bazza per i poveri, che non saranno più<br />

clienti, e vedranno i padroni dell’industria duramente umiliati e puniti. In attesa che i centri<br />

sociali, una molotov dopo l’altra, instaurino la giustizia del globo quadrato e pianificato,<br />

dove l’astinenza sovietica dai consumi, elargirà una gaudiosa catastrofe.<br />

Dei conigli è padrone il cappello a cilindro, delle bufale la stalla. Fa eccezione la bufala<br />

verde, volante libera fra le stelle dei poteri forti. L’apocalittica suggestione, che riduce<br />

l’uomo a cancro della natura, prende forma nel Club di Roma, il palazzo dove il delirio<br />

malthusiano incontra l’oligarchia giurassica e la scienza occulta.<br />

Intendiamoci: l’amore dell’uomo per la natura era fuori dall’orizzonte regressivo dei soci<br />

fondatori del club. L’amore esige la presenza del soggetto amante, cioè il “cancro umano”<br />

che l’ecologismo vuole espellere dalla scena.<br />

Il terrorismo ecologico, infatti, è una passione disincarnata, una tigre virtuale, messa in<br />

onda dai direttori dell’orchestra iniziatica, per imporre le rovinose teorie sullo sviluppo<br />

zero e sulla riduzione dei consumi di massa. Le teorie squisitamente inumane, che<br />

adesso vediamo applicate nell’Africa consegnata alle epidemie, alle guerre tribali, alle<br />

carestie, al turismo del sesso.<br />

E’ inutile cercare il perché di una mistificazione indirizzata al male: dell’irrazionalità si<br />

classificano i fenomeni, ma non si cercano le motivazioni. <strong>Antonio</strong> Gaspari, Paolo<br />

Fornaciari, Giovanni Vitagliano, Paolo Sequi e Roberto Irsuti, i coraggiosi e lucidi<br />

protagonisti dell’impresa editoriale costituita intorno alla milanese rivista “XXI Secolo”<br />

hanno dimostrato, per mezzo di saggi documentati con puntiglio, che alle spalle del racket<br />

ambientalista si trova un’ideologia priva di fondamento scientifico, moralmente ignobile, e<br />

inaccettabile a chiunque mantenga un soffio di solidarietà per i propri simili.

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