Piccolo dizionario postmoderno Figure e ... - Maconi, Antonio
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L’ecologismo è una consolazione babelica, appropriata al disorientamento <strong>postmoderno</strong>,<br />
perché addolcisce le delusioni antagoniste e avvicina i fallimenti delle contrarie ideologie.<br />
Rappresenta la fusione dei pregiudizi trionfanti nella sinistra atea e materialista con gli<br />
errori incandescenti, prodotti, all’inizio del Novecento, dal fanatismo reazionario.<br />
Precursori degli ecologisti furono gli apprendisti stregoni a caval di secolo, che<br />
anticiparono lo schema della gauche réactionnaire, promovendo la selezione degli eletti e<br />
l’affidamento dei reietti alla natura tenera e feroce. Una felice miscela: alla destra<br />
neopagana fu concessa la decadenza dei reietti, alla sinistra avanguardista il progresso<br />
degli eletti.<br />
Una volta avviato sulla traccia dell’orbita binaria, il sole ecologista, eseguì quella perfetta<br />
rivoluzione duale, che ha il nome innominabile di nazionalsocialismo: et destra<br />
rivoluzionaria et sinistra reazionaria.<br />
Ecologia, la parola ammaliante e imperiosa, che adesso scalda i piedi sociali dei<br />
marciatori senza testa, è compromessa, per via della sua origine e della sua storia, con le<br />
guerre della destra torbida e del capitale selvaggio contro lo sviluppo. Fu coniata, durante<br />
la belle époque, da Ernst Haeckel, un socialista ubriacato dall’evoluzionismo di Darwin e<br />
dalla sociologia antivitale e reazionaria di Malthus.<br />
Haeckel è anche l’autore di un infame libro d’eugenetica, “L’enigma della vita”, pubblicato<br />
con vent’anni di anticipo sui programmi nazisti, per affermare la superiorità della razza<br />
indogermanica e proclamare la liceità dello sterminio (spartano: la città dei guerrieri nudi<br />
ha sempre infiammato i cuori germanici) dei soggetti giudicati fisicamente o mentalmente<br />
inadatti alla vita.<br />
L’opera di Haeckel era platealmente contraria ai princìpi dell’umanesimo, e tuttavia<br />
ottenne l’illuminata e gongolante benedizione della sinistra d’inizio secolo, che,<br />
nell’eugenetica, riveriva e incensava la fedeltà al pregiudizio materialistico e all’odio<br />
contro la carità cristiana.<br />
La cultura di sinistra, approvando il pensiero di Haeckel, andò incontro alle preferenze dei<br />
più biechi circoli capitalistici, come il Boone Crockett Club, che, alla fine del XIX secolo,<br />
raccoglieva i finanziatori del progetto “ariano” di Madison Grant: le famiglie Morgan, Frick,<br />
Dodge, Vanderbilt, Rockefeller, Harriman.<br />
Grant, che non faceva mistero dell’odio nutrito nei confronti di ebrei, italiani, slavi,<br />
portoricani e irlandesi, si proponeva due obiettivi complementari: sostenere i movimenti<br />
eugenetici per la restrizione dell’immigrazione e promuovere la conservazione (ad ogni<br />
costo umano) della flora e della fauna selvatica.<br />
Prima di raggiungere Seattle il corteo verde è passato per la Germania delicata dei teneri<br />
Wandervoegel (gli uccelli migratori) e delle SS. Scrive <strong>Antonio</strong> Gaspari: “la ricerca<br />
approfondita e puntuale dello storico americano Robert Proctor, svela quanto lontano si<br />
fosse già spinto il III Reich sui percorsi della scienza e della medicina alternative, degli<br />
stili di vita oggi così in voga nella civiltà post-industriale dell’Occidente”.<br />
Il nazismo, sotto questa luce, appare come un (profetico) miscuglio di sviluppo (della<br />
tecnologia distruttiva) e di bucolica arretratezza, di scienza e di superstizione tracimante.<br />
Nella Germania di Hitler, il circolo ecologico si chiude. Riccardo Walther Darré, capo<br />
dell’ufficio per la razza e ministro dell’agricoltura nel governo hitleriano, infatti, fu iniziato<br />
ai tenebrosi misteri dell’eugenetica verde dall’americano Madison Grant. Il quale (come si<br />
è appena visto) aveva adattato l’evoluzionismo socialista alle esigenze selettive e<br />
regressive dei più torbidi capitalisti. La pista della gara circolare è completata. Ai posti,<br />
pronti, colpo di pistola e via. Ma chi è il giudice di partenza, e contro quale nemico<br />
pensano di correre gli inossidabili maratoneti di Seattle?