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320.<br />
PITTORE DEL XVIII SECOLO<br />
Maddalena<br />
Olio su specchio, cm 10X16<br />
Stima € 1.500 - 1.800<br />
Il dipinto è realizzato su un piccolo specchio e raffigura la Maddalena penitente. La composizione è desunta dalla celebre composizione di Pompeo Girolamo<br />
Batoni (Lucca, 1708 - Roma, 1787) oggi conservata presso il museo di Dresda, e a sua volta ispirata dal dipinto d'Antonio Allegri detto il Correggio.<br />
L'immagine fu più volte replicata dall'artista lucchese e da altri pittori attivi tra il XVIII e il XIX secolo come Anton Graff (1736 - 1813).<br />
Bibliografia di riferimento:<br />
E. Peters Bowron e P. Björn Kerber, Pompeo Batoni. Prince of painters in Eighteenth Century Rome, catalogo della mostra, Houston 2007, fig. 121.<br />
321.<br />
CESARE ROSSETTI (attr. a)<br />
Creazione di Eva<br />
Cacciata dal Paradiso<br />
Olio su rame, diam. cm 31,3 (2)<br />
Stima € 1.500 - 1.800<br />
Eseguiti su rame i due dipinti esprimono una cultura pittorica del tardo Manierismo romano, con particolari analogie stilistiche ispirate da Giuseppe Cesari<br />
detto Cavalier d’Arpino (Arpino, 1568 - Roma, 1640). Il principe degli artisti capitolini affrontò più volte questo soggetto: come dimenticare, ad esempio,<br />
la bellissima Cacciata di Adamo ed Eva conservata al Museo del Louvre (1597), un piccolo rame di appena 50,5X 37,5 centimetri che, visto su foto,<br />
assume valenze imponenti, come se si trattasse di una pala d’altare. Seguono a questa prova diverse redazioni: quella di Palazzo Reale di Torino (1606), della<br />
Collezione Patrizi (1608/9), del Governing Body of Christ Church di Oxford (1606) ed altre di collezione Colonna e Barberini, andate disperse. La fortuna<br />
del soggetto influenzò anche la produzione riferita alla bottega, a partire dal fratello Bernardino (Arpino, 1571 - Roma, 1622) ed è <strong>qui</strong>ndi inevitabile condurre<br />
la nostra ricerca attributiva tra gli allievi e i collaboratori del maestro, trovando interessanti spunti di confronto con la produzione di Cesare Rossetti,<br />
che il Baglione definisce allievo, collaboratore e amico del Cesari “dell’aver operato il servito del Cavalier Giuseppe, e suguitolo ne’ suoi comandi, ritrasse<br />
egli per se buon utile, e ragionevol fama”.<br />
Bibliografia di riferimento:<br />
H. Röttgen, Cesare Rossetti, in Il Cavaliere Giuseppe Cesari D’Arpino, Roma 2002, pp. 532-533<br />
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