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36 DALLE COLLEZIONI DI ITALO ZINGARELLI<br />
352.<br />
PITTORE VENETO DEL XVIII SECOLO<br />
Due Frati<br />
Penna, inchiostro marrone e guazzo, cm 17,2X23,7<br />
Stima € 1.000 - 1.500<br />
Già attribuito a Sebastiano Ricci (Belluno 1659 - Venezia<br />
1734), il foglio è <strong>qui</strong> ricondotto alla mano di un autore veneto<br />
settecentesco. L’immagine descrive lo studio grafico<br />
di due frati abbigliati con ampie tonache, ma non abbiamo<br />
riferimenti illustrativi per rintracciare l’eventuale opera<br />
finita o un preciso confronto con la mano del maestro.<br />
353.<br />
FELICE GIANI (attr. a)<br />
(San Sebastiano Curone, 1758 - Roma, 1823)<br />
Villa Strozzi<br />
Penna e inchiostro marrone, cm 8X14,7<br />
Stima € 200 - 300<br />
Il soggetto del disegno è presumibilmente un prospetto<br />
del giardino di Villa Strozzi a Roma, che sorgeva tra gli<br />
odierni via Torino e il Teatro dell’Opera. Il pittore non lavorò<br />
mai in questo suntuoso edificio, ma è più che plausibile<br />
che durante il suo soggiorno capitolino non abbia<br />
esitato a raccogliere i suoi ricordi attraverso appunti grafici,<br />
certamente utili per immaginare i vasti cicli decorativi<br />
realizzati a fresco in Palazzo Doria (1780), palazzo<br />
Altieri (1789) e a Palazzo di Spagna (1807).<br />
354.<br />
PITTORE VENEZIANO DEL XVIII SECOLO<br />
Giacobbe e Labano<br />
Penna, inchiostro marrone e guazzo, cm 25X31,5<br />
Stima € 400 - 600<br />
Attribuito a un artista veneto del Settecento, l’opera raffigura<br />
Giacobbe che si accomiata da Labano. La composizione<br />
è delineata da un segno veloce e a tratti,<br />
completata da un’acquerellatura atta a tratteggiare i volumi<br />
e la resa atmosferica di stretta sensibilità rocaille con<br />
esiti non distanti dalle prove grafiche di Gaspare Diziani<br />
(Belluno 1689 - Venezia 1767).<br />
355.<br />
GIOVAN BATTISTA CROSATO<br />
(Treviso, 1697 - Venezia, 1758)<br />
La continenza di Scipione<br />
Penna, inchiostro marrone e guazzo<br />
su carboncino nero, cm 15,2X24<br />
Stima € 700 - 900<br />
Firmato in basso al centro del foglio, la scena raffigura la continenza di Scipione. L’artista, attento seguace di Giovanni Battista Tiepolo, <strong>qui</strong> si esprime secondo<br />
un partito stilistico certamente di gusto veneto, ma tuttavia meno eclatante rispetto al vigore decorativo del maestro e ciò fa supporre che si tratti<br />
di un’opera della maturità, quando il pittore presta servizio presso la corte Sabauda, senza mancare gli impegni verso le prestigiose commesse lagunari.<br />
A questo proposito ricordiamo la decorazione della villa Marcello di Levada realizzata prima del 1755, dove raffigura sulla volta l’Olimpo e alle pareti le quattro<br />
Storie di Alessandro, affreschi capaci di tradurre in termini narrativi il mondo del mito e della storia antica, caratterizzando i partiti decorativi con cromie<br />
che si accendono in improvvisi bagliori e personaggi che risaltano per l’arguzia quasi caricaturale dei volti.<br />
DALLE COLLEZIONI DI ITALO ZINGARELLI 37