vita aprile 2004 - Giuseppini del Murialdo
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Vincitore alla mostra<br />
cinematografica di Venezia<br />
lo scorso anno,<br />
opera prima <strong>del</strong> regista<br />
russo Zvyagintsev, è<br />
un film originale che<br />
provoca domande e fa<br />
riflettere. Ambientato<br />
in un tempo e in un luogo<br />
imprecisato, è “glaciale”<br />
nella storia e nei<br />
paesaggi che ci presenta.<br />
Si apre con una prova<br />
di coraggio dei ragazzi,<br />
in cui devono tuffarsi nell’acqua da un alto<br />
trampolino, che rimane forse emblematica di<br />
tutta una ricerca che ci si trova davanti per affrontare<br />
la <strong>vita</strong>. Una ricerca non facile, in un percorso<br />
fatto di eventi spesso incomprensibili e inspiegabili.<br />
A cominciare da quello strano “ritorno”<br />
<strong>del</strong> padre dopo 12 anni, che i figli non avevano<br />
mai visto se non in una vecchia foto sbiadita.<br />
Un padre che ora se li porta dietro, in un viaggio<br />
che pare senza una meta e senza un perché.<br />
Un rapporto certo da recuperare: ma sarà mai<br />
È un servizio<br />
che, secondo<br />
la presentazione,<br />
ha due<br />
intenzioni: dare<br />
a chiunque<br />
la possibilità di mettersi a contatto con un prete.<br />
Forse molti hanno il desiderio di parlare con un<br />
sacerdote, per i motivi più diversi, ma non sempre<br />
ne hanno la possibilità: qui ne trovano a disposizione<br />
ben 755! Non mancano vescovi, diaconi,<br />
seminaristi, e anche qualche giuseppino…<br />
Il secondo obiettivo è favorire lo scambio tra<br />
Multimedia<br />
a cura di Angelo Catapano<br />
acatapano@murialdo.it<br />
Un film: IL RITORNO<br />
possibile colmare il vuoto di tanti anni in pochi<br />
giorni? In effetti non pare recuperabile, in particolare<br />
per la severità autoritaria <strong>del</strong> genitore e<br />
per l’opposizione crescente <strong>del</strong> figlio minore.<br />
Mancano poi le parole e tante cose non si capiscono,<br />
rimangono nel mistero. Lasciare la casa e<br />
le poche sicurezze, avventurarsi in luoghi deserti<br />
e sconosciuti, lasciare la terra ferma e la macchina,<br />
imbarcarsi in un lago freddo e pericoloso,<br />
arrivare in un’isola senza nessuno, correre in<br />
sentieri bui di bosco fitto, procurarsi da mangiare<br />
e ripararsi dal freddo e dalle intemperie, sono<br />
esperienze che i due ragazzi, Andrey e Ivan, si<br />
trovano a fare, finché la presenza <strong>del</strong> padre, diventata<br />
ingombrante e ossessiva, scompare nel<br />
nulla da cui era venuta, per un tragico incidente,<br />
in parte voluto, nel lago a cui aveva condotto.<br />
Ora c’è “il ritorno” dei figli a casa, o meglio alla<br />
<strong>vita</strong> adulta. Non hanno più paura, si arrangiano<br />
da soli, sanno dove devono andare e quello che<br />
devono fare. Ivan può guidare la macchina e ritrovare<br />
la strada. Andrey non deve combattere<br />
contro il suo fantasma. È la parabola <strong>del</strong> viaggio<br />
<strong>del</strong>la <strong>vita</strong>, dove non tutto è chiaro, ma ogni cosa<br />
va affrontata, anche l’ignoto.<br />
Un sito: WWW.PRETIONLINE.IT<br />
tutti i preti “internettari”: c’è l’esperto di Sacra<br />
Scrittura, quello di Teologia Dogmatica, quello<br />
che si occupa di oratorio, il vice-parroco alla<br />
prima esperienza,... perché non dialogare ed<br />
aiutarsi nello svolgimento <strong>del</strong> ministero? La<br />
suddivisione per regione, per tipologia e per alfabeto,<br />
come pure il motore di ricerca, facilitano<br />
il lavoro. Basta cercare un nome, un incarico,<br />
una diocesi, una congregazione… ed ecco<br />
che trovi chi ti risponde. C’è pure la possibilità<br />
di leggere e inviare messaggi a tutta la mailing<br />
list. Una sezione raccoglie infine esperienze pastorali,<br />
offerte e ricerche di collaborazione.<br />
142 Vita Giuseppina 4 - <strong>2004</strong><br />
Un libro: PER UNA PASTORALE GIOVANILE<br />
Spesso le pubblicazioni<br />
di pastorale giovanile<br />
sono grossi studi<br />
per addetti al lavoro, di<br />
non facile accostamento<br />
per chi direttamente è<br />
presente nella attività<br />
con i giovani: famiglie,<br />
insegnanti ed animatori.<br />
Li allontanano da questi<br />
studi la complessità ed il<br />
linguaggio. Sul versante<br />
opposto vi sono una<br />
quantità di sussidi, interventi<br />
già “confezionati”,<br />
formule pronte all’uso nella (disperata?)<br />
speranza che uno schema fatto bene possa risolvere<br />
un problema, affrontare adeguatamente una<br />
situazione. In realtà non è mai così perché l’educazione<br />
non è solo problema teorico legato a contenuti<br />
né solo tecnica ma è anzitutto incontro fra<br />
l’interiorità di un adulto e quella di un giovane. E<br />
il punto di incontro è la testimonianza <strong>del</strong>la ric-<br />
È alla natura che è dedicato<br />
questo album, ai suoi<br />
colori e ai suoi profumi,<br />
all’intimità che trasmette e<br />
al suo tendere alle origini<br />
<strong>del</strong>la <strong>vita</strong>. Elisa più che<br />
cantare preferisce descrivere,<br />
dipingere con le note<br />
tutto quello che la natura rappresenta, tutto ciò<br />
che è nascosto intimamente in essa e sfugge ad<br />
un occhio distratto. Lotus è l’essenza <strong>del</strong>la <strong>vita</strong>,<br />
una forma antica di poesia, la vera pace dei sensi,<br />
narrata con equilibrio e passione.<br />
È lei la miglior sintesi di perfezione e capacità<br />
musicali.<br />
In questo album, che non è una compilation,<br />
Elisa ha voluto regalare un qualcosa che va al di<br />
là di una semplice e già confezionata raccolta di<br />
hits. Lotus è una riedizione completa, 16 tracks<br />
di genuina bellezza rispolverate dal baule dei ricordi,<br />
ripulite e vestite con il miglior abito da sera.<br />
Lotus è un album interamente acustico, dai<br />
Un album: LOTUS-ELISA<br />
chezza di <strong>vita</strong>. Il breve studio di Tonelli ha al centro<br />
la “invocazione” come preziosa esperienza di<br />
incontro fra la spiritualità <strong>del</strong>l’adulto e quella <strong>del</strong><br />
giovane. Una invocazione che va riconosciuta e<br />
valorizzata come strada personale di incontro con<br />
gli aspetti più significativi <strong>del</strong>la <strong>vita</strong>. L’incontro<br />
adulto - giovane è un rapporto che non si basa sulla<br />
“trasmissione” di contenuti, ma sul reciproco<br />
riconoscimento che si è “compagni di viaggio”<br />
mossi da comuni attese e orientati verso gli stessi<br />
orizzonti anche quando i cammini sembrano divergere.<br />
Il libro propone una riflessione sulla pastorale<br />
giovanile: leggibile dagli animatori <strong>del</strong>la<br />
pastorale impegnati sul campo, orientata ad offrire<br />
un quadro complessivo <strong>del</strong>la questione e degli<br />
orientamenti educativi con cui affrontarla, ricca<br />
di suggerimenti pratici. L’obiettivo è quello di<br />
aiutare gli educatori, siano essi genitori, insegnanti,<br />
animatori giovanili a scoprire nel loro tragitto<br />
di <strong>vita</strong>, e attraverso lo scambio educativo, ragioni<br />
per la loro <strong>vita</strong> e speranza. Per affrontare il<br />
compito educativo come strada di cammino interiore,<br />
di arricchimento di spiritualità.<br />
suoni rilassanti, <strong>del</strong>icati, quasi fragili, è un sunto<br />
di tutto ciò che di naturale c’è nelle note e negli<br />
spartiti, è un richiamo alle origini <strong>del</strong>la musica,<br />
attraverso i suoi strumenti più immediati come<br />
il piano, la chitarra e, ovviamente, la voce.<br />
E quella di Elisa la fa da padrona con i suoi ricami,<br />
con le sue armoniche rassicuranti, con le<br />
sue tonalità sempre in perfetta armonia con tutto<br />
ciò che le sta intorno. Ci sono dei brani come<br />
“Yashal”, “Electricity” o “Sleeping in your<br />
hand” che lasciano vagare il pensiero tra i ricordi,<br />
mano nella mano con una musica suadente,<br />
accattivante dalla quale non riesci a staccarti e<br />
che non ti lascia mai, proiettandoti in un mondo<br />
di fiori, profumi e colori. Ci sono anche brani<br />
più “terrestri”, splendenti anch’essi di luce propria<br />
ma sicuramente più immediati e riconoscibili<br />
come “Broken”, “Luce”, “Hallelujah” e<br />
“Labyrinth”, il suo primo, grande successo.<br />
Lotus è un viaggio tra le cose semplici <strong>del</strong>la<br />
<strong>vita</strong>, dunque, un viaggio attraverso la natura fino<br />
alla pace dei sensi. Preparate le valigie, la voglia<br />
di ripartire sarà irresistibile.<br />
Vita Giuseppina 4 - <strong>2004</strong> 143