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vita aprile 2004 - Giuseppini del Murialdo

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dato da Dio alla Chiesa. San Leonardo <strong>Murialdo</strong><br />

è un santo torinese <strong>del</strong> secolo scorso che comprese<br />

che Dio lo amava di un Amore tenero, misericordioso,<br />

attuale… e volle dedicare la propria <strong>vita</strong><br />

al servizio dei giovani (tanto più poveri e abbandonati,<br />

tanto più sono dei nostri…” diceva).<br />

La Comunità di Nicotera, sulla scia <strong>del</strong> <strong>Murialdo</strong>,<br />

riconosce questo grande Amore di Dio, si impegna<br />

(con uno stile di <strong>vita</strong>) all’accoglienza, alla<br />

condivisione, alla sobrietà…cercando di mettere<br />

i doni ricevuti (talenti) a disposizione dei giovani.<br />

Niente di trascendente, poiché questo dovrebbe<br />

essere di ogni cristiano, ma che naturalmente rilancia<br />

a <strong>del</strong>le responsabilità. La Comunità prega<br />

ogni giorno, si forma con un incontro settimanale,<br />

progetta e opera, assieme ai sacerdoti <strong>del</strong>la<br />

parrocchia, per l’animazione dei ragazzi e dei<br />

giovani.<br />

LA SPIRITUALITA’ DI COPPIA<br />

Approfittando <strong>del</strong>la presenza di P. Mauro, ricco<br />

di esperienza nella Pastorale Familiare, il 28 dicembre<br />

in Cattedrale, la Comunità <strong>Murialdo</strong> ha<br />

pensato bene di fargli tenere una conferenza sul<br />

tema: “La spiritualità di coppia”. Molte le coppie<br />

presenti, giovani e non, che hanno gradito tutti indistintamente<br />

le parole <strong>del</strong> relatore al punto da richiedere<br />

i testi scritti <strong>del</strong> suo dire. P. Mauro ha<br />

parlato, entusiasmando, <strong>del</strong>lo “sposarsi in Chiesa”<br />

come scelta di fede, come chiamata ma anche<br />

come risposta. “Sposarsi in Chiesa significa riconoscere<br />

che il proprio amore nasce da Dio…<br />

ma significa anche (udite,udite?!) sposare la<br />

chiesa, la comunità” (=aprirsi e sentirsi corresponsabili<br />

dei problemi <strong>del</strong>la comunità…). Che<br />

bello?! Ma che responsabilità?! “È compito specifico<br />

degli sposi cristiani essere amore di Dio<br />

nella fe<strong>del</strong>tà (Dio è fe<strong>del</strong>e sempre), nella reciprocità<br />

(Con la pienezza <strong>del</strong> vostro amore rendete<br />

l’altro capace di restituzione), nella gratuità e nel<br />

perdono (Se io do la mia <strong>vita</strong>, non ho più possibilità<br />

di ricevere contraccambio…; quando perdono<br />

consegno una ulteriore possibilità di <strong>vita</strong>)…”<br />

È compito specifico degli sposi cristiani vivere il<br />

sacramento <strong>del</strong> matrimonio, aiutandosi vicendevolmente<br />

a santificarsi e a santificare le realtà<br />

terrene”. In questa luce “tutte le manifestazioni<br />

<strong>del</strong>l’amore coniugale che realizzano il sacramento<br />

<strong>del</strong>l’amore sono spiritualità-preghiera specifica<br />

<strong>del</strong>la coppia sposata”. Veramente toccante il<br />

suo discorso ma estremamente forte e sicuramente<br />

esigente. Particolarmente efficaci alcuni esempi<br />

per intuire che ogni gesto di tenerezza, forse<br />

scontato, all’interno <strong>del</strong>la coppia, ha un valore<br />

profondissimo…religioso…divino: tenersi per<br />

mano = progetto comune…; tenersi sottobraccio<br />

= mutuo sostegno, conferma…; baciarsi = consegnarsi<br />

la giornata, la <strong>vita</strong>…e così via…<br />

CONCORSO DI DISEGNO<br />

La Parrocchia, con la collaborazione <strong>del</strong>la Comunità<br />

<strong>Murialdo</strong>, ha indetto un mini concorso di<br />

disegno per la Scuola Elementare sul tema: “Il<br />

Natale”. Tanti i disegni dei nostri ragazzi, sensibilizzati<br />

su un tema che è certamente di festa ma<br />

che sta rischiando, per molti versi, di perdere la<br />

natura per cui è (la nascita di Gesù) dando sempre<br />

più spazio, vertiginosamente, alla moda <strong>del</strong> consumo.<br />

I ragazzi, i cui disegni hanno potuto essere<br />

ammirati nei giorni natalizi, esposti in Cattedrale,<br />

hanno ricevuto tutti l’attestato di partecipazione e<br />

un piccolo dono l’11 gennaio, durante la celebrazione<br />

<strong>del</strong>l’Infanzia Missionaria. Questo uno dei<br />

tanti tasselli per la costruzione di una comunità<br />

viva.<br />

SCUOLA PER ANIMATORI<br />

Dal 23gennaio nei locali <strong>del</strong>l’oratorio è iniziata<br />

la Scuola per Animatori. Ha lo scopo di formare<br />

giovani che hanno anzitutto voglia di imparare<br />

“l’arte <strong>del</strong>l’animatore” per poi donarsi agli altri.<br />

Le tematiche variano dalla conoscenza di sé, alle<br />

dinamiche di gruppo, dalla spiritualità all’animazione<br />

vera e propria. Il corso, già iniziato con un<br />

discreta frequenza, è tenuto dai sacerdoti nicoteresi<br />

e dalla Comunità <strong>Murialdo</strong>.<br />

150 Vita Giuseppina 4 - <strong>2004</strong><br />

Che posso dirvi <strong>del</strong>la mia esperienza missionaria<br />

in Ecuador?<br />

Prima di tutto, che sono molto contento di essere<br />

in terra di missione. L’Ecuador attraversa<br />

un momento molto <strong>del</strong>icato in tutti sensi: politicamente<br />

è instabile, socialmente ci troviamo<br />

ancora con “la legge <strong>del</strong>la jungla” in tante situazioni<br />

e soprattutto c’è molta povertà, nonostante<br />

che possieda tanto petrolio. Ma il debito<br />

estero, le multinazionali e la corruzione stano<br />

rovinando il paese. Senza andare troppo lontano,<br />

adesso ci imbattiamo in uno sciopero inde-<br />

Ecuador<br />

Lettera di un missionario<br />

terminato degli insegnanti <strong>del</strong>le scuole. I<br />

bambini e giovani non hanno scuola e ogni<br />

anno si perdono circa due mesi per questi motivi.<br />

Il salario <strong>del</strong>l’educatore è indegno, ma<br />

non c’è un altro mezzo che lo sciopero per<br />

cercare una soluzione. Lo stesso succede<br />

con gli altri dipendenti <strong>del</strong> governo, soprattutto<br />

dei servizi pubblici: scioperi dei medici,<br />

sollevamento degli indigeni, che sono<br />

capaci di bloccare le strade tagliando alberi,<br />

bruciando copertoni, ecc.<br />

Che fare? Armarsi di molta pazienza. I primi<br />

giorni mi sembrava che mi cadeva il mondo<br />

addosso, ma dopo ti rendi conto che puoi<br />

solo portare un granello di sabbia. Niente di<br />

più. E ti fa male che muoiano i bambini, che<br />

non riesci ad aiutare tutti quelli che ti chiedono<br />

aiuto, cambiano di religione o si mettono<br />

in qualsiasi setta. Alla fine devi accettare<br />

la tua debolezza, la tua povertà, la tua impotenza,<br />

e lasciare tante cose nelle mani <strong>del</strong> Signore.<br />

Nonostante che spesso sia così, io non<br />

mi arrendo, e mi mancano ore <strong>del</strong> giorno per<br />

visitare le comunità, per formare professori<br />

degli istituti, <strong>del</strong>le scuole, per fare incontri<br />

con i giovani, per parlare con chi ha problemi,<br />

per preparare i canti per i diversi concorsi<br />

che si fanno.<br />

Nella mia scuola sono insegnante di religione<br />

per i giovani più grandi. Il tempo passa<br />

velocemente. Aiuto in quello che posso anche il<br />

vescovo, il mio antico Padre Generale: sono incaricato<br />

di due commissioni, <strong>del</strong>la <strong>vita</strong> consacrata<br />

<strong>del</strong>la quale sono il presidente, e quella dei<br />

mezzi di comunicazioni sociale (Radio “La voz<br />

<strong>del</strong> Napo” e notiziario <strong>del</strong> Vicariato Apostolico<br />

“Iglesia en Napo”). Ogni due mesi si deve pubblicare.<br />

Nella radio ancora non ho potuto fare<br />

molto, ma abbiamo urgente bisogno di personale<br />

qualificato nella materia, nuova tecnologia,<br />

FM…. In caso contrario nessuno ci ascolta<br />

Vita Giuseppina 4 - <strong>2004</strong>151

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