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vita aprile 2004 - Giuseppini del Murialdo

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coglienza nel territorio. Anche quest’anno sono<br />

stati programmati diversi momenti di sensibilizzazione<br />

a Trento e in altri territori <strong>del</strong>la Provincia.<br />

La caratteristica <strong>del</strong>la vicinanza ai luoghi<br />

di <strong>vita</strong> <strong>del</strong>le persone, che da sempre ha contraddistinto<br />

il nostro operare, indica l’importanza<br />

di cercare il contatto con la gente là dove<br />

questa vive. Si tratta di offrire un’occasione di<br />

conoscenza e di possibilità che venga percepita<br />

vicina e “abbordabile”, facendo superare la<br />

paura di trovarsi di fronte ad una proposta che<br />

porti al sovraccarico in una quotidianità già difficile<br />

e impegnativa.<br />

● la formazione di gruppo per un sostegno<br />

alle motivazioni e alle scelte educative approfondendo<br />

la comprensione <strong>del</strong>le dinamiche<br />

relazionali e dei vissuti emotivi rinforzando<br />

l’efficacia e la positività di quello che si sta vivendo,<br />

potenziando la consapevolezza e capacità<br />

di uso efficace <strong>del</strong>le proprie risorse in tutte<br />

le fasi <strong>del</strong> progetto di accoglienza.<br />

● L’accompagnamento individuale per capire<br />

e cercare di risolvere le difficoltà legate ai<br />

problemi di minori con disagi familiari; per rispondere<br />

a bisogni “quotidiani”, per i quali non<br />

è giustificato il rivolgersi a figure professionali<br />

terapeutiche; per agire preventivamente sui<br />

bisogni, e<strong>vita</strong>ndo che piccoli problemi si acutizzino<br />

e diventino ingestibili o rappresentino<br />

un peso troppo faticoso per la famiglia.<br />

Tra due anni si chiudono gli istituti per minori.<br />

Non bisogna puntare maggiormente<br />

sulle famiglie con reti di sostegno?<br />

Sono perfettamente d’accordo. La realtà degli<br />

istituti per minori ci coinvolge (almeno qui<br />

a Trento) solo marginalmente perché già da anni<br />

si è fatta una politica di deistituzionalizzazione.<br />

Eventualmente ci potrà essere il rischio<br />

di una neo-istituzionalizzazione (strutture di tipo<br />

familiare che di familiare hanno solo i muri<br />

e il numero degli accolti !!!).<br />

Un interrogativo: Perché l’accoglienza e l’affido<br />

familiare dei bambini in difficoltà sono<br />

esperienze che non decollano e non hanno avuto<br />

quello sviluppo che si era ipotizzato?<br />

Eppure la legge n°149 <strong>del</strong> 2001, che stabilisce<br />

quali sono le condizioni in cui un bambino<br />

o un adolescente deve crescere ed essere edu-<br />

cato, ha ribadito con forza la validità <strong>del</strong>la risorsa<br />

famiglia.<br />

La complessità <strong>del</strong>le situazioni di bambini e<br />

bambine che in questi anni vivono un’esperienza<br />

di accoglienza in un’altra famiglia, le fatiche<br />

quotidiane che gravano sulla gestione familiare<br />

in genere, fanno emergere la necessità di<br />

esplorare anche per questa forma di accoglienza<br />

nuove strade, di offrire alle famiglie accoglienti<br />

altri supporti che le mettano in condizione<br />

di svolgere con serenità il loro “servizio<br />

alla comunità”.<br />

Anche noi come associazione abbiamo maturato<br />

tali convinzioni. La famiglia accogliente<br />

sempre più richiede di essere inserita all’interno<br />

di un contesto di reti familiari dove trovare<br />

sostegno e vicinanza.<br />

Stiamo riflettendo su una nuova modalità di<br />

accoglienza familiare da porre accanto all’esperienza<br />

<strong>del</strong>la casa-famiglia: un “affido congiunto”<br />

tra famiglia e Comunità <strong>Murialdo</strong>. Potranno<br />

accedere a questa nuova modalità di accoglienza<br />

quelle coppie o famiglie che, avendo<br />

già sperimentato accoglienze familiari di minori,<br />

hanno valorizzato al meglio i luoghi di confronto<br />

con altre famiglie, i bisogni di formazione,<br />

di consulenza e di supervisione.<br />

Con questo progetto si vuole sviluppare l’idea<br />

che un ente <strong>del</strong> privato sociale possa porsi<br />

come “mediatore” tra le esigenze <strong>del</strong>la famiglia,<br />

quelle <strong>del</strong> servizio e quelle <strong>del</strong> territorio.<br />

Non si tratta di sostituirsi alla famiglia e al servizio<br />

nella gestione <strong>del</strong>le situazioni problematiche,<br />

come non si tratta di porsi alla stregua di<br />

un sindacato <strong>del</strong>le famiglie, ma di aiutare la famiglia<br />

a sostenere il peso <strong>del</strong>la scelta che la porta<br />

a dover interagire con un insieme di realtà<br />

che rendono l’accoglienza un’esperienza complessa.<br />

Questo nuovo tipo di affido familiare consentirebbe<br />

alla famiglia di passare dalla scelta<br />

personale e di coppia ad una scelta condivisa<br />

con altri e richiede quindi un’adesione e una<br />

appartenenza formale alla Comunità <strong>Murialdo</strong><br />

che diviene la sede ove trova espressione la<br />

scelta di condivisione e di solidarietà, la strada<br />

attraverso cui ottenere il riconoscimento che<br />

l’attività svolta acquisisce caratteristiche di<br />

servizio pubblico e non più sola espressione<br />

volontaristica.<br />

146Vita Giuseppina 4 - <strong>2004</strong><br />

Milano<br />

L’oratorio: buono come<br />

una macedonia<br />

Pensando a questi 4<br />

mesi di full immersion<br />

nella realtà <strong>del</strong><br />

nostro oratorio condivido<br />

pienamente l’immagine presentata<br />

all’assemblea degli<br />

Oratori di Milano da d. Massimiliano<br />

Sabbadini, Direttore<br />

<strong>del</strong>la Federazione Oratori<br />

Milanesi e Responsabile<br />

<strong>del</strong> Servizio Ragazzi e Oratorio.<br />

È l’immagine e il sapore<br />

di una buona macedonia.<br />

Nella macedonia, al<br />

contrario di ciò che avviene<br />

nel frullato, dove tutto è<br />

omologato e si amalgama in<br />

una realtà indistinta è proprio<br />

il mantenimento <strong>del</strong>le<br />

diversità a farne un piatto ricco e gustoso. Nella<br />

macedonia, l’insieme sapientemente dosato<br />

fa sì che un frutto esalti il gusto <strong>del</strong>l’altro.<br />

Così può essere l’Oratorio: una sinfonia <strong>del</strong>la<br />

diversità.<br />

Ogni attività e ciascuna persona possono sviluppare<br />

e accrescere il valore <strong>del</strong>l’altro. Per<br />

preparare una bella macedonia, però, la frutta<br />

va tagliata e fatta a pezzi: c’è da sacrificarsi<br />

perché ci sia comunione in oratorio! C’è da<br />

“spezzettarsi” a immagine di quel “farsi a pezzi”<br />

che è la sorgente e il compimento di ogni comunione:<br />

l’Eucaristia, pane spezzato per tutti.<br />

Un’ultima suggestione: nella macedonia i<br />

piccoli frutti non si tagliano. Un Oratorio perchè<br />

sia sinfonia <strong>del</strong>le diversità, deve saper accogliere<br />

e dare importanza anche alla presenza<br />

dei più piccoli, anche a quelli che altrove non<br />

contano, anche a quelli che non hanno ancora<br />

tutti gli argomenti per far vedere chi sono. Sono<br />

i piccoli, in tutti i sensi, che danno ancora più<br />

gusto a quell’insieme-comunità-comunione<br />

che è l’Oratorio.<br />

Questo è il sogno, non l’utopia, che vogliamo<br />

realizzare. Con gli educatori dei gruppi ci stiamo<br />

incontrando, stiamo pensando e progettando<br />

per dare <strong>vita</strong> a una comunità giovanile “<strong>Murialdo</strong>ggiovani”<br />

che sia protagonista <strong>del</strong>la <strong>vita</strong><br />

<strong>del</strong>l’oratorio. Qualcosa già si sta muovendo:<br />

nell’ultimo Happy Hour - serata di incontro, relazione<br />

e festa insieme- i giovani “storici” hanno<br />

in<strong>vita</strong>to i loro amici a scendere, hanno suonato<br />

dal vivo, si sono lanciati nel preparare una<br />

scenografia hawaiana, hanno cercato di dire<br />

che “Oratorio è bello”.<br />

Abbiamo in cantiere tre progetti per coinvolgere<br />

sempre più ragazzi e per far abitare in modo<br />

positivo gli spazi <strong>del</strong>l’oratorio: <strong>Murialdo</strong>-<br />

Sound, uno spazio musica, luogo di espressione<br />

e di incontro; MuriaIdoWeb, il sito internet<br />

<strong>del</strong>la nostra parrocchia, un progetto di testimonianza<br />

interattiva e <strong>vita</strong>le che coinvolge più<br />

gruppi parrocchiali possibili, genitori e bambini;<br />

AngoloPc, uno spazio computer in sala giochi.<br />

Certo sono progetti ambiziosi e per ora solo<br />

sulla carta. Sarebbe bello se in questo mese<br />

Vita Giuseppina 4 - <strong>2004</strong>147

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