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Mafie, un drammatico 2012 - Il Giornale di Reggio

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consegna del pick up Great Wall che sarà a<strong>di</strong>bito ad ambulanza<br />

Dal Kazakistan alla Cina, con <strong>un</strong>a patente “ad hoc” e la massima efficienza<br />

“La Cina è <strong>un</strong>a paese bipolare<br />

dove si passa dal nulla al troppo”<br />

PARLIAMO del viaggio.<br />

Quando sono cambiati gli scenari<br />

davanti a voi, nel senso <strong>di</strong><br />

non assimilarli a quelli cui siete<br />

abituati?<br />

«Dopo il confine della Russia,<br />

all’entrata del Kazakistan. Siamo<br />

passati dai boschi della Russia alle<br />

piane con coltivazione intensive<br />

del territorio kazako, i campi <strong>di</strong><br />

grano gialli e la terra rossa, abbiamo<br />

visto scenari molto toccanti.<br />

Abbiamo toccato con mano la<br />

povertà della gente, case <strong>di</strong> legno<br />

senza servizi igienici e senza<br />

acqua corrente. <strong>Il</strong> viaggio ci imponeva<br />

<strong>di</strong> attraversare il paese velocemente<br />

quin<strong>di</strong> non abbiamo<br />

avuto molto contatto con la gente,<br />

che com<strong>un</strong>que nelle poche occasioni<br />

è stata accogliente. Del<br />

Kazakistan ci sono rimaste<br />

impresse le vallate immense dove<br />

gli allevatori a cavallo rad<strong>un</strong>ano il<br />

bestiame, cammelli e bovini.<br />

Molto suggestivo anche il lago<br />

Balqas, particolare perché è <strong>un</strong>o<br />

dei pochi al mondo metà salato e<br />

metà dolce».<br />

Poi la grande Cina…<br />

«La Cina è lo stato dove abbiamo<br />

trascorso più tempo,otto giorni,<br />

seguendo inizialmente la strada<br />

verso Urumqi poi <strong>un</strong> tratto<br />

La patente<br />

cinese <strong>di</strong><br />

Villiam<br />

Caleffi<br />

della via della seta. In Cina abbiamo<br />

visto <strong>un</strong> mix incre<strong>di</strong>bile. La<br />

gente è stata accogliente, purtroppo<br />

non abbiamo trovato molte<br />

persone che parlassero inglese<br />

avendo attraversato la zona più<br />

remota ed occidentale compreso<br />

<strong>un</strong>’ampia zona desertica.<br />

E’ <strong>un</strong> paese “bipolare”, dove si<br />

passa dal nulla al troppo, la quantità<br />

<strong>di</strong> costruzioni e investimenti,<br />

in termini <strong>di</strong> infrastrutture (in <strong>un</strong>a<br />

sola giornata abbiamo visto 8<br />

centrali nucleari) e costruzioni<br />

private, è impressionante. I cinesi<br />

sono curiosi e <strong>un</strong> po’ “strambi”,<br />

ogni zona ha caratteristiche <strong>di</strong>fferenti<br />

dai tratti somatici, al cibo,<br />

all’abbigliamento che spesso crea<br />

<strong>un</strong> accostamento <strong>di</strong> colori insoliti,<br />

tipo scarpe arancioni con calzini<br />

rosa». «Non ho visto molta cura<br />

nelle persone - aggi<strong>un</strong>ge Patriziae<br />

molto più sporco <strong>di</strong> quello che<br />

credevamo. Ci sono tanti controsensi,<br />

<strong>un</strong> esempio, vedere donne<br />

in città che spolverano i bidoni<br />

dell’immon<strong>di</strong>zia per tirarli a lucido<br />

e a pochi metri da essi <strong>un</strong>a<br />

sporcizia incre<strong>di</strong>bile. D’altronde<br />

la guida ha spiegato che in <strong>un</strong><br />

paese ad alta densità <strong>di</strong> popolazione<br />

lo smaltimento dei rifiuti e’ <strong>un</strong><br />

problema non facile da risolvere».<br />

Primo Piano <strong>Il</strong> Viaggio<br />

SABATO<br />

29 DICEMBRE <strong>2012</strong> 27<br />

La consegna Sciarpe colorate e collane <strong>di</strong> fiori in segno <strong>di</strong> accoglienza e gratitu<strong>di</strong>ne<br />

“Ci hanno aperto il cuore”<br />

Patty e Villiam: “Non hanno niente, ma sorridono alla vita”<br />

Patrizia accolta all’ospedale <strong>di</strong> Maleku con sciarpe colorate e collane <strong>di</strong> fiori<br />

COSA vi ha sorpreso? La Cina<br />

la immaginavate così o siete<br />

tornati a casa con <strong>un</strong>’altra<br />

idea?<br />

«Pensavamo <strong>di</strong> vedere più zone<br />

conta<strong>di</strong>ne e rurali, invece è piena<br />

<strong>di</strong> città in crescita esponenziale,<br />

autostrade <strong>di</strong> livello superiore a<br />

quelle europee, <strong>un</strong>’organizzazione<br />

impeccabile. A ciò va premesso<br />

che noi abbiamo attraversato<br />

soltanto <strong>un</strong>a piccola parte della<br />

Cina, il cui territorio è immenso.<br />

Anche per questo vorremmo tornarci».<br />

L’esperienza più suggestiva?<br />

«Nel deserto del Taklamakan<br />

abbiamo percorso 650 km su<br />

strada asfaltata in mezzo alle<br />

d<strong>un</strong>e e alla sabbia. La cosa che ci<br />

ha lasciato sbigottiti è che per<br />

ogni lato della strada ci sono 5<br />

file <strong>di</strong> cespugli, irrigati goccia a<br />

goccia per favorire la crescita<br />

delle piante ed evitare che la sabbia<br />

invada la carreggiata. Ogni<br />

50 km trovavamo la casetta del<br />

custode che aveva in cura quel<br />

tratto <strong>di</strong> strada. Magnifico anche<br />

il Sayram Lake a circa 2000<br />

metri <strong>di</strong> altitu<strong>di</strong>ne, sulla strada<br />

che porta ad Urumqi, è accerchiato<br />

da vette che vanno da tre a<br />

cinque mila ed è <strong>un</strong>a zona <strong>di</strong><br />

etnia mista, cinese, mongola e<br />

kazaka. Vallate immense, zona<br />

<strong>di</strong> allevatori che vivono in<br />

capanne, sono gli accampamenti<br />

<strong>di</strong> noma<strong>di</strong> kazaki. Molto caratteristica<br />

è stata la Karakorum<br />

Highway (per loro l’autostrada<br />

della pace) che sale fino 4700<br />

metri e ci ha condotto dalla Cina<br />

al Pakistan».<br />

Eccoci al Pakistan. Forse la<br />

tappa che “temevate” <strong>di</strong> più, se<br />

così si può <strong>di</strong>re. Invece?<br />

«Invece non abbiamo avuto<br />

problemi alla dogana, né in<br />

entrata né in uscita, e la gente è<br />

stata splen<strong>di</strong>da. Siamo rimasti<br />

colpiti dalla cor<strong>di</strong>alità e dell’efficienza<br />

delle persone. Alc<strong>un</strong>e <strong>di</strong><br />

loro ci hanno chiesto <strong>di</strong> far sapere<br />

al mondo occidentale che<br />

sono brave persone e non tutti<br />

dei terroristi, che sono invece<br />

<strong>un</strong>a piccola percentuale della<br />

popolazione. Per farti <strong>un</strong> esempio,<br />

<strong>un</strong> coltivatore <strong>di</strong> albicocche,<br />

frutto caratteristico <strong>di</strong> quella<br />

zona, ci ha regalato <strong>un</strong> sacchetto<br />

<strong>di</strong> albicocche in segno <strong>di</strong> accoglienza<br />

proprio perché eravamo<br />

stranieri.<br />

Dopo il Pakistan, l’In<strong>di</strong>a…<br />

«L’In<strong>di</strong>a… - gli occhi <strong>di</strong> Patrizia<br />

si illuminano …In In<strong>di</strong>a<br />

avverti qualcosa <strong>di</strong>… <strong>di</strong>verso.<br />

Sono bastati pochi giorni per<br />

essere travolti e affascinati. L’In<strong>di</strong>a<br />

è tanta, è <strong>un</strong> esplosione <strong>di</strong><br />

colori, <strong>di</strong> profumi <strong>di</strong> gente e <strong>di</strong><br />

caos . Qui abbiamo trovato le<br />

prime piogge monsoniche. A<br />

livello meteorologico infatti<br />

siamo passati dai 45 gra<strong>di</strong> delle<br />

pianure del Kazakistan e della<br />

Cina, agli otto gra<strong>di</strong> con nevischio<br />

sul passo del Kh<strong>un</strong>jerab<br />

4700 metri tra Cina e Pakistan.<br />

Ricorderemo per sempre il caos<br />

nelle strade e la quantità <strong>di</strong> persone<br />

sui mezzi <strong>di</strong> trasporto, i<br />

risciò, i tuc tuc della Piaggio con<br />

anche 12 persone! A proposito<br />

del traffico, incre<strong>di</strong>bile, sembra<br />

che le regole non esistano ma<br />

basta poco per capire che <strong>un</strong>a<br />

mano che si muove a destra o a<br />

sinistra sostituisce la freccia ...».<br />

L’In<strong>di</strong>a è anche e soprattutto<br />

spiritualità?<br />

«La spiritualità è ov<strong>un</strong>que.<br />

Non solo sul fiume Gange, che<br />

da questo p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> vista trasmette<br />

vibrazioni molto forti, ma<br />

anche nel bel mezzo delle strade<br />

affollate dalle persone e dai<br />

“In Pakistan siamo rimasti<br />

colpiti dalla cor<strong>di</strong>alità e<br />

dell’efficienza delle<br />

persone. Alc<strong>un</strong>e <strong>di</strong> loro ci<br />

hanno chiesto <strong>di</strong> far<br />

sapere al mondo<br />

occidentale che sono<br />

brave persone e non tutti<br />

dei terroristi”<br />

mezzi <strong>di</strong> trasporto. Anche nel<br />

caos c’è sempre <strong>un</strong> riferimento<br />

sacro, può essere <strong>un</strong> albero dove<br />

vengono poste offerte per <strong>un</strong>a<br />

<strong>di</strong>vinità induista, le mucche<br />

sacre per antonomasia padrone<br />

della strada, nel senso che le<br />

macchine si spostano per farle<br />

passare. Vita quoti<strong>di</strong>ana e religione<br />

sono integrate e la gente<br />

vive tutto questo in modo spontaneo,<br />

sempre. A proposito <strong>di</strong><br />

ricerca spirituale, abbiamo visitato<br />

Rishikesh, <strong>un</strong>a piccola<br />

com<strong>un</strong>ità sul fiume Gange,<br />

famosa perché nel 1968 i Beatles<br />

vi andarono in ritiro per imparare<br />

la me<strong>di</strong>tazione trascendentale».<br />

Siamo arrivati alla tappa<br />

finale, dopo 15.000 chilometri<br />

e quasi cinque settimane <strong>di</strong><br />

viaggio: il Nepal.<br />

«Alla frontiera abbiamo dovuto<br />

tirare giù dal letto gli impiegati<br />

della dogana, perché era già<br />

chiusa e noi avevamo fretta <strong>di</strong><br />

proseguire per arrivare alla<br />

nostra meta nei termini stabiliti:<br />

si sono prestati ad espletare le<br />

formalità con candele, torce e<br />

accen<strong>di</strong>ni. La località che dovevamo<br />

raggi<strong>un</strong>gere è Maleku,<br />

tempo stimato per arrivarci,<br />

quattro giorni. Là ci attendevano<br />

il sindaco della citta<strong>di</strong>na e altre<br />

personalità del luogo, oltre al<br />

presidente della Onlus Amici del<br />

Monte Rosa, Adolfo Pascariello».<br />

<strong>Il</strong> Nepal in poche parole.<br />

«Diverso dall’In<strong>di</strong>a, molto<br />

meno caotico, da la sensazione<br />

<strong>di</strong> tranquillità, molto verde con<br />

immense coltivazioni <strong>di</strong> risaie a<br />

terrazza. È <strong>un</strong>o dei posti più<br />

poveri al mondo ma le persone<br />

hanno sempre il sorriso, e sono<br />

stati <strong>di</strong> <strong>un</strong>a <strong>di</strong>sponibilità straor<strong>di</strong>naria».<br />

Qualche aneddoto?<br />

«Eravamo sulla strada per<br />

Pokara e ci ferma <strong>un</strong> nepalese, ci<br />

chiede se per cortesia potevamo<br />

prestargli <strong>un</strong> crick per sostituire i<br />

cuscinetti della ruota anteriore<br />

della Jeep. Fin qui nulla <strong>di</strong> strano,<br />

salvo che <strong>un</strong>’ora e mezzo<br />

dopo, finito i lavori meccanici,<br />

abbiamo scoperto che sul cassone<br />

posteriore trasportavano <strong>un</strong><br />

cadavere! Era la salma della<br />

nonna, e la trasportavano dall’ospedale<br />

al luogo della cremazione.<br />

Noi pensavamo ci volesse<br />

omaggiare <strong>di</strong> qualcosa, visto che<br />

ringraziano sempre!<br />

<strong>Il</strong> secondo aneddoto, per fare<br />

capire l’umanità e la semplicità<br />

delle persone. Eravamo su <strong>un</strong>a<br />

strada sterrata e sperduta, la strada<br />

era ostruita da <strong>un</strong> camion<br />

fermo. Un ragazzo si avvicina e<br />

ci chiede <strong>un</strong> litro <strong>di</strong> gasolio, a<br />

pagamento. Gliene abbiamo dati<br />

dati 4-5 litri senza chiedere niente<br />

in cambio e il ragazzo si è<br />

commosso».<br />

Mano a mano che vi avvicinavate<br />

alla meta, saliva l’emozione?<br />

«Si, è stato <strong>un</strong> crescendo ma<br />

non ci aspettavamo <strong>di</strong> essere<br />

accolti da <strong>un</strong>a vera e propria<br />

festa <strong>di</strong> paese, mentre <strong>un</strong>a banda<br />

del luogo in abiti tra<strong>di</strong>zionali<br />

celebrava in note il nostro arrivo.<br />

Questa cosa ci ha spiazzato, perché<br />

non sapevamo della festa in<br />

quel momento ma solo successivamente<br />

alla consegna del pickup».<br />

La consegna come è stata? Chi<br />

vi ha accolto?<br />

«I loro sorrisi, occhi increduli<br />

pieni <strong>di</strong> gratitu<strong>di</strong>ne che trasmettevamo<br />

felicità. Come da rituale,<br />

ci hanno messo al collo le sciarpe<br />

tipiche in segno <strong>di</strong> accoglienza<br />

e <strong>di</strong> buon auspicio e le collane<br />

<strong>di</strong> fiori coloratissimi, ce ne<br />

avranno messe <strong>un</strong>a quin<strong>di</strong>cina a<br />

testa. Siamo stati presentati <strong>un</strong>o<br />

a <strong>un</strong>o, siamo stati accompagnati<br />

a visitare l’ospedale, pulito semplice<br />

ed essenziale, il tutto alla<br />

presenza della stampa locale.<br />

Tutto si è concluso con <strong>un</strong> rinfresco<br />

a base <strong>di</strong> frutta, musica e<br />

l’offerta delle collane <strong>di</strong> fiori ad<br />

Patty e Villiam davanti allo stupa bud<strong>di</strong>sta <strong>di</strong> Boudhanath a Kathmandu<br />

<strong>un</strong>a <strong>di</strong>vinità Induista ».<br />

<strong>Il</strong> livello <strong>di</strong> emozione in quei<br />

momenti?<br />

«Siamo rimasti frastornati, le<br />

persone ci guardavano con occhi<br />

indescrivibili pieni <strong>di</strong> gratitu<strong>di</strong>ne,<br />

qui le persone non hanno<br />

nulla o poco ma sono pronte ad<br />

aprirti il loro cuore. Per loro<br />

avere <strong>un</strong> Pick up come auto <strong>di</strong><br />

primo soccorso è preziosissimo,<br />

lì può curarsi solo chi ha i sol<strong>di</strong><br />

».<br />

Qual è la foto più bella che vi è<br />

rimasta impressa nei ricor<strong>di</strong>?<br />

«Sai - precisa Patrizia- quando<br />

torno da <strong>un</strong> viaggio penso sempre<br />

alle foto più bella che non ho<br />

fatto nel rispetto delle persone.<br />

In questo caso ritrae le donne<br />

nepalesi avvolte in parei colorati<br />

che si lavano nelle fonti d’acqua<br />

ai bor<strong>di</strong> delle strade, mentre se la<br />

raccontano con grande complicità,<br />

pettinandosi i l<strong>un</strong>ghi capelli<br />

e ti salutano con i loro sorrisi.<br />

Queste sono immagini da para<strong>di</strong>so,<br />

persone che abitano in<br />

modeste case <strong>di</strong> pietra, che vivono<br />

con il necessario con <strong>di</strong>gnità e<br />

serenità <strong>di</strong> quello che la vita gli<br />

dona».<br />

Un viaggio importante pieno<br />

<strong>di</strong> ricor<strong>di</strong> ed emozioni che porta<br />

a riflettere su realtà così <strong>di</strong>verse<br />

dalle nostre, <strong>un</strong> viaggio che non<br />

finisce quando si torna a casa...<br />

Nota: Villiam e Patty sono rientrati<br />

in aereo e hanno lasciato la<br />

loro Toyota parcheggiata a Katmandu<br />

presso <strong>un</strong> agenzia turistica<br />

che collabora con Amici del<br />

Monte Rosa. Proprio in questi<br />

giorni, dopo 4 mesi, sono tornati<br />

in Nepal e si sposteranno verso<br />

le città sacre dell’In<strong>di</strong>a. Lasceranno<br />

nuovamente la loro auto<br />

“L’In<strong>di</strong>a è tanta, è <strong>un</strong><br />

esplosione <strong>di</strong> colori, <strong>di</strong><br />

profumi <strong>di</strong> gente e <strong>di</strong><br />

caos. La spiritualità è<br />

ov<strong>un</strong>que. Non solo sul<br />

fiume Gange, ma anche<br />

nel bel mezzo delle strade<br />

affollate dalle persone e<br />

dai mezzi <strong>di</strong> trasporto”<br />

attrezzata in loco per poi tornare<br />

nuovamente in agosto e proseguire<br />

il viaggio. Sarebbero ben<br />

lieti <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre il viaggio con<br />

altre “anime vagabonde”. Chi<strong>un</strong>que<br />

fosse interessato a questa<br />

esperienza, può contattare Patty<br />

e Villiam all’in<strong>di</strong>rizzo e -mail<br />

villiam_caleffi@yahoo.it (a. b.)

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