Mafie, un drammatico 2012 - Il Giornale di Reggio
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che sarà tagliata dalla nuova tangenziale<br />
IALE SUD OVEST DI MONTECCHIO<br />
ontecchio<br />
oneri delle <strong>di</strong>tte cavatrici Cmr industriale e Ccpl inerti nella cava Spalletti<br />
2<br />
naio 2013<br />
Provincia Val d’Enza<br />
SABATO<br />
29 DICEMBRE <strong>2012</strong> 39<br />
<strong>Il</strong> sindaco “La variante libererà il centro dai Tir”<br />
“Falde, zona delicata<br />
Ma noi la tuteleremo”<br />
ALESSANDRA CODELUPPI<br />
MONTECCHIO – Sindaco<br />
Paolo Colli, secondo l’opposizione<br />
la nuova variante sud<br />
ovest <strong>di</strong> Montecchio avrebbe <strong>un</strong><br />
impatto devastante sull’ambiente.<br />
Lo stu<strong>di</strong>o tecnico commissionato<br />
dal Com<strong>un</strong>e sulla<br />
fattibilità del progetto afferma<br />
che il tratto <strong>di</strong> strada da costruire<br />
in trincea non può essere<br />
troppo profondo per non danneggiare<br />
le falde acquifere.<br />
Questa è <strong>un</strong>a preoccupazione fondata.<br />
Un tratto della tangenziale<br />
passa infatti in <strong>un</strong>a zona, abbastanza<br />
vicina al torrente Enza, in<br />
cui le falde sono piuttosto alte. La<br />
variante è <strong>un</strong>’opera fondamentale<br />
per Montecchio, ma inciderà in<br />
<strong>un</strong>’area delicata. Siamo consapevoli<br />
del fatto che le falde vadano<br />
preservate e per questo motivo<br />
abbiamo commissionato <strong>un</strong>o stu<strong>di</strong>o<br />
geologico e <strong>un</strong>a valutazione <strong>di</strong><br />
impatto ambientale. Per aggirare<br />
il problema il tratto sarà costruito<br />
a pelo <strong>di</strong> superficie o con <strong>un</strong> interramento<br />
basso, <strong>di</strong> circa <strong>un</strong> metro:<br />
più giù non possiamo scavare.<br />
Interrare la strada avrebbe<br />
però permesso <strong>di</strong> renderla meno<br />
impattante sul territorio.<br />
Lo sappiamo. Parliamo però <strong>di</strong><br />
<strong>un</strong>a strada che non passa vicino a<br />
nuclei abitati, ma in aperta campagna.<br />
Noi pensavamo <strong>di</strong> interrare<br />
parte della strada per <strong>un</strong>a ragione<br />
tecnica: il viale alberato <strong>di</strong> Montecchio,<br />
prima del ponte del Tricolore,<br />
è infatti sopraelevato rispetto<br />
alla campagna. Serve <strong>un</strong> declivio<br />
per pareggiare i livelli della strada.<br />
Rifondazione contesta anche<br />
il fatto che si passi proprio in<br />
<strong>un</strong>’area verde, <strong>di</strong>struggendola.<br />
Noi siamo stati attenti a <strong>di</strong>segnare<br />
il tracciato rispettando i<br />
confini delle proprietà, a eccezione<br />
<strong>di</strong> <strong>un</strong> podere: in questo caso,<br />
infatti, bisognava fare <strong>un</strong>a curva<br />
finale per congi<strong>un</strong>gersi alla tangenziale,<br />
e d<strong>un</strong>que non si poteva<br />
evitare <strong>di</strong> passare in quel terreno.<br />
Centocinquanta metri <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>stanza dal torrente non sono<br />
pochi? Non si corre il rischio <strong>di</strong><br />
esondazioni?<br />
No, lo escludo completamente.<br />
La variante scorrerà per <strong>un</strong> tratto a<br />
fianco dell’antico argine del<br />
fiume, il cosiddetto rivone, dove<br />
ora molti citta<strong>di</strong>ni vanno a passeggio.<br />
Si tratta <strong>di</strong> <strong>un</strong> antico manufatto<br />
<strong>di</strong> terra erbosa che viene però<br />
preservato dall’attuale progetto e<br />
dove l’acqua non arriva da almeno<br />
quarant’anni. Grazie alle casse<br />
<strong>di</strong> espansione costruite negli ultimi<br />
anni il rischio <strong>di</strong> <strong>un</strong>’esondazione<br />
non c’è più: l’acqua verrebbe<br />
deviata verso la montagna e verso<br />
il Po. In caso <strong>di</strong> grosse piene,<br />
viene intaccata la pista camionabile<br />
che scorre sotto il ponte del<br />
Tricolore. <strong>Il</strong> tracciato è a <strong>di</strong>stanza<br />
<strong>di</strong> sicurezza.<br />
Secondo alc<strong>un</strong>i stu<strong>di</strong> il ponte<br />
del Tricolore è sovraccaricato a<br />
causa del passaggio dei camion.<br />
<strong>Il</strong> ponte è stato rifatto <strong>di</strong> recente<br />
e, com<strong>un</strong>que, già accoglie il passaggio<br />
dei mezzi pesanti.<br />
Rifondazione <strong>di</strong>ce: «Con questa<br />
tangenziale, Montecchio<br />
<strong>di</strong>venterà la via Emilia bis».<br />
Io ribatto che noi siamo già la<br />
via Emilia bis perché tante persone<br />
scelgono <strong>di</strong> spostarsi verso<br />
Parma passando attraverso il<br />
nostro paese ed evitando la via<br />
Emilia che è carica <strong>di</strong> traffico e<br />
intasata. Voglio precisare che quest’anello,<br />
l<strong>un</strong>go <strong>un</strong> chilometro e<br />
mezzo, completerà la tangenziale<br />
esistente senza incrementare il<br />
traffico che transita su Montecchio.<br />
La variante servirà a deviare<br />
i mezzi pesanti fuori dal centro<br />
storico: per i tir, infatti, istituiremo<br />
l’obbligo <strong>di</strong> passaggio sulla nuova<br />
strada.<br />
Ma le auto continueranno a<br />
<strong>Il</strong> sindaco <strong>di</strong> Montecchio Paolo Colli<br />
passare dal centro: imboccando<br />
la tangenziale, infatti, dovrebbero<br />
accollarsi <strong>un</strong>a percorrenza<br />
più l<strong>un</strong>ga per raggi<strong>un</strong>gere lo<br />
stesso luogo: il sollievo per il<br />
paese potrebbe essere relativo.<br />
Per scongiurare questo rischio,<br />
abbiamo in programma <strong>di</strong> inserire<br />
rotonde e <strong>di</strong>ssuasori <strong>di</strong> velocità<br />
sulla strada attuale in modo da<br />
scoraggiare l’attraversamento in<br />
centro per chi non vuole andare in<br />
centro. In altre parole: gli automobilisti<br />
che passano da Montecchio<br />
per raggi<strong>un</strong>gere <strong>un</strong>’altra meta,<br />
saranno incentivati a imboccare la<br />
tangenziale; quelli che devono<br />
raggi<strong>un</strong>gere il paese, a prendere la<br />
solita strada.<br />
Metà dei fon<strong>di</strong> per la tangenziale<br />
viene dalle imprese cavatrici<br />
coinvolte, ma parte manca:<br />
il Com<strong>un</strong>e come intende reperirli?<br />
Traiamo parte delle risorse dalle<br />
convenzioni che abbiamo stipulato<br />
come le imprese cavatrici della<br />
casa Spalletti, la Cmr e il Ccpl,<br />
attiva ormai da <strong>di</strong>versi anni tra<br />
Montecchio e Sant’<strong>Il</strong>ario. La Cmr<br />
e il Ccpl devono realizzarci, come<br />
extraonere per la mitigazione territorale,<br />
circa metà della strada.<br />
Poi però bisogna trovare risorse<br />
per l’altra metà, ricorrendo anche<br />
agli espropri. A tale scopo come<br />
Com<strong>un</strong>e inten<strong>di</strong>amo usare il Psc<br />
(Piano strutturale com<strong>un</strong>ale) che<br />
passeremo al vaglio del consiglio<br />
com<strong>un</strong>ale in gennaio per la sua<br />
adozione. Per finanziare la parte<br />
rimanente della tangenziale, ricorreremo<br />
a interventi <strong>di</strong> riqualificazione<br />
o <strong>di</strong> moderata espansione<br />
e<strong>di</strong>lizia che prevederanno extraoneri<br />
che finanzieranno l’opera. Mi<br />
aspetto anche che la Provincia e la<br />
Regione ci <strong>di</strong>ano <strong>un</strong>a mano.<br />
A quanto ammontano i costi?<br />
Allo stato attuale l’opera costa<br />
circa tre milioni <strong>di</strong> euro. Sulla<br />
base dei contratti sottoscritti con<br />
le imprese cavatrici, copriamo<br />
circa <strong>un</strong> milione e trecentomila<br />
euro. Poi dovremo trovare risorse<br />
con extraoneri del Psc. Grazie a<br />
fon<strong>di</strong> del Com<strong>un</strong>e copriremo i due<br />
terzi dell’opera, cioè circa due<br />
milioni su tre. Per l’altro milione<br />
contiamo su finanziamenti a livello<br />
regionale e provinciale.<br />
E’ vero che sorgerà <strong>un</strong> nuovo<br />
quartiere a ridosso della tangenziale,<br />
<strong>di</strong> cui la nuova strada<br />
sarà <strong>un</strong> asse fondamentale per il<br />
collegamento al resto del paese?<br />
I sol<strong>di</strong> necessari al completamento<br />
dell’opera deriveranno<br />
anche da questo nuovo quartiere?<br />
Sì, sorgerà nella zona della<br />
Gam, <strong>un</strong>’ex industria che ha sede<br />
a Montecchio, sotto il rivone. Si<br />
tratta <strong>di</strong> <strong>un</strong> complesso abbandonato<br />
da <strong>di</strong>versi anni, sul quale abbiamo<br />
fatto <strong>un</strong> piano particolareggiato<br />
per la riqualificazione. Questa<br />
vasta area industriale sarà abbat-<br />
tuta e <strong>di</strong>venterà <strong>un</strong>a zona commerciale<br />
e residenziale molto<br />
vasta. La <strong>di</strong>tta Gam si è trasferita<br />
in <strong>un</strong>’altra sede, mentre lì rimangono<br />
capannoni abbandonati.<br />
L’intervento sorgerà vicinissimo<br />
al nuovo anello stradale e servirà a<br />
coprire in parte le spese per la<br />
nuvova variante.<br />
Non è rischioso costruire <strong>un</strong><br />
nuovo quartiere in <strong>un</strong> periodo<br />
in cui l’e<strong>di</strong>lizia è ferma, molti<br />
alloggi sono invenduti e anche le<br />
attività commerciali sono in<br />
crisi?<br />
La riqualificazione dell’area ex<br />
Gam è <strong>un</strong>’iniziativa privata. Dal<br />
p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> vista urbanistico non ha<br />
senso lasciarla ferma. La proprietà<br />
è decisa ad andare avanti. A noi,<br />
come Com<strong>un</strong>e, interessa ricavarne<br />
il massimo <strong>di</strong> ritorno per l’nteresse<br />
pubblico, cioè oneri ed<br />
extraoneri: questi ultimi li destineremo<br />
alla nuova variante.<br />
Nel vecchio Psc c’erano altre<br />
due proposte per la costruzione<br />
della tangenziale: <strong>un</strong>a verso San<br />
Polo e l’altra verso Sant’<strong>Il</strong>ario.<br />
Perché sono state lasciate cadere?<br />
Perché avremmo dovuto<br />
costruire nuovi ponti sull’Enza e<br />
la Provincia ci ha detto che non ci<br />
sarebbero stati abbastanza fon<strong>di</strong><br />
per opere <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>mensioni. La<br />
versione finale della tangenziale<br />
che abbiamo approvato mi sembra<br />
ragionevole: si tratta <strong>di</strong> <strong>un</strong> chilometro<br />
e mezzo <strong>di</strong> strada che completa<br />
la variante e, pur passando in<br />
<strong>un</strong> p<strong>un</strong>to delicato come quello<br />
vicino all’Enza, è sostenibile da<br />
<strong>un</strong> p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> vista ambientale. Era<br />
peraltro <strong>un</strong>o dei p<strong>un</strong>ti più importanti<br />
del nostro programma amministrativo,<br />
insieme alle nuove<br />
scuole in corso <strong>di</strong> costruzione.<br />
Abbiamo fatto stu<strong>di</strong> tenendo<br />
conto della compatibilità ambientale:<br />
il percorso sarà interrato in<br />
minima parte per rispettare le<br />
falde. Riusciamo ad avere <strong>un</strong><br />
ritorno concreto e tangibile dalla<br />
casa Spalletti. Oggi la viabiità<br />
ovest-est taglia a metà il paese a<br />
due passi dal centro, ma con questa<br />
variante riusciremo a incrementare<br />
la sicurezza e a ridurre<br />
l’inquinamento acustico e da<br />
smog. E <strong>un</strong>’opera necessaria,<br />
insomma, per migliorare la qualità<br />
della vita a montecchio.<br />
Quali saranno le tappe e i<br />
tempi <strong>di</strong> questa realizzazione?<br />
La prima è l’adozione del Psc in<br />
gennaio, poi ci saranno le osservazioni<br />
e le controdeduzioni. Contiamo<br />
<strong>di</strong> approvare il progetto<br />
entro la primavera-estate 2013,<br />
poi ci occuperemo dgli espropri.<br />
Visti i contratti con le <strong>di</strong>tte cavatrici,<br />
contiamo <strong>di</strong> iniziare i lavori<br />
già nel 2014. Ricordo anche che i<br />
citta<strong>di</strong>ni possono prendere in<br />
visione i documenti fino al 19<br />
gennaio e presentare osservazioni<br />
sul progetto fino al 18 febbraio.