Scarica in formato PDF - Portale di Archeologia Medievale
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chiese, il luogo <strong>di</strong> identificazione se se sono sparite, nei casi <strong>in</strong> cui sono già state effettuate<br />
ricognizioni archeologiche le foto dei siti r<strong>in</strong>venute nelle vic<strong>in</strong>anze 99 . Questo lavoro <strong>di</strong> raccolta-dati<br />
ha lo scopo essenziale <strong>di</strong> pianificare la tipologia <strong>di</strong> <strong>in</strong>tervento archeologico più adatta ad ogni<br />
sito 100 .<br />
3 - LA RICERCA ARCHEOLOGICA<br />
3.1 - Metodologia della ricerca (il cerchio si chiude) 101<br />
L’approccio archeologico che cre<strong>di</strong>amo sia più opportuno utilizzare per lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> un territorio<br />
vasto e con <strong>di</strong>ffusi fulcri d’<strong>in</strong>teresse, ognuno <strong>in</strong>serito <strong>in</strong> un ambito territoriale con caratteristiche<br />
proprie, si basa sulla multi<strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>arità. Inten<strong>di</strong>amo avvic<strong>in</strong>arci alla conoscenza delle vicende<br />
<strong>in</strong>se<strong>di</strong>ative specifiche, seguendo un percorso che prende avvio dallo stu<strong>di</strong>o delle riprese aeree<br />
verticali, con particolare attenzione a quelle ad alto contenuto storico, come i voli del 1952-54, che<br />
si riferiscono a paesaggi ormai scomparsi <strong>in</strong> seguito agli sviluppi moderni delle pratiche agricole e<br />
al boom <strong>in</strong>se<strong>di</strong>ativo del dopo guerra. Per arrivare alle riprese del 1996, che servono sia da facile<br />
riferimento con il panorama attuale sia da testimonianza dei cambiamenti subiti dal territorio negli<br />
ultimi quarant’anni. Parallelamente a questo tipo <strong>di</strong> lavoro saranno consultate le foto oblique<br />
scattate sulla maggior parte dei siti considerati, durante le campagne <strong>di</strong> ricognizione aerea. Il<br />
progetto è stato organizzato dal Dipartimento <strong>di</strong> <strong>Archeologia</strong> <strong>di</strong> Siena, Insegnamento <strong>di</strong><br />
<strong>Archeologia</strong> Me<strong>di</strong>evale <strong>in</strong> collaborazione con English Heritage, nella primavera 2000, 2001 e<br />
2002 102 . La ricognizione archeologica <strong>di</strong> superficie riveste <strong>in</strong> questo percorso il ruolo <strong>di</strong> primo<br />
contatto con il territorio circostante i siti menzionati nelle fonti.<br />
Rappresenta la strategia più utile per l’<strong>in</strong>quadramento delle tipologie e delle cronologie abitative<br />
presenti. Possibilmente sarebbe auspicabile <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare un’area <strong>di</strong> spicco per la comprensione delle<br />
trasformazioni dell’<strong>in</strong>se<strong>di</strong>amento avvenute dalla Tarda antichità all’Altome<strong>di</strong>oevo, sulla quale<br />
applicare <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i geofisiche. Successivamente sullo stesso sito è necessario effettuare dei saggi<br />
stratigrafici che permettano <strong>di</strong> collegare le eventuali anomalie registrate dagli strumenti <strong>di</strong> <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e<br />
non <strong>di</strong>struttiva, con le stratigrafie sottostanti. Questa pratica che rappresenta la chiusura <strong>di</strong> un<br />
circuito prevede la ripetizione <strong>di</strong> voli aerei mirati su alcuni siti scelti come campioni, <strong>in</strong> modo da<br />
<strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i cambiamenti delle eventuali tracce <strong>in</strong> base alle varianti stagionali, metereologiche,<br />
agricole. Queste ripetizioni e i risultati della stratigrafia permetteranno come per i dati geofisici, <strong>di</strong><br />
accertare l’affidabilità delle tracce anomale visibili dall’aereo e <strong>di</strong> rendere possibile la loro<br />
<strong>in</strong>terpretazione con meto<strong>di</strong> non <strong>in</strong>vasivi. L’utilizzo <strong>di</strong> prospezioni <strong>in</strong>tegrate per lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> siti<br />
archeologici ha precedenti che hanno restituito notevoli risultati. E’ esemplificativo il caso del sito<br />
romano <strong>di</strong> Neviodonum <strong>in</strong> Slovenia, <strong>in</strong>dagato tramite l’utilizzo comb<strong>in</strong>ato <strong>di</strong> ricognizioni <strong>di</strong><br />
superficie, <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i geofisiche, aereofoto<strong>in</strong>terpretazione unite a fasi <strong>di</strong> scavo precedenti e<br />
successive 103 .<br />
99 Il software che abbiamo usato per creare l’archivio è Canto Cumuls 5.<br />
100 Vale la pena <strong>di</strong> ricordare nuovamente l’importanza riconosciuta all’approccio archeologico nello stu<strong>di</strong>o delle fasi <strong>di</strong><br />
passaggio all’altome<strong>di</strong>oevo “E’ dunque soltanto me<strong>di</strong>ante prospezioni o scavi archeologici, condotti con <strong>in</strong>teressi e<br />
tecniche adeguati, che la cont<strong>in</strong>uità potrà essere provata o smentita; e alla prova dei<br />
reperti materiali dovrà rimettersi anche lo storico abituato s<strong>in</strong>ora a trarre le sue deduzioni (volentieri ritenute def<strong>in</strong>itive)<br />
unicamente dai documenti scritti (…)”, SETTIA, 1991, p. 21.<br />
101 L’<strong>in</strong><strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> approccio metodologico è il frutto della maturazione dell’idea <strong>di</strong> <strong>in</strong>tegrazione<br />
delle tecniche <strong>di</strong> ricerca archeologica che ha trovato un forte contributo nelle <strong>di</strong>scussioni avute <strong>in</strong> merito a questo<br />
approccio con la prof.ssa Darja Grosman, che ha promosso da tempo l’uso <strong>di</strong> prospezioni <strong>in</strong>tegrate <strong>in</strong> Slovenia e con il<br />
dott. Stefano Campana, responsabile del settore del Telerilevamente presso il Dipartimento <strong>di</strong> <strong>Archeologia</strong><br />
dell’Università <strong>di</strong> Siena.<br />
102 I risultati <strong>di</strong> queste campagne e la presentazione <strong>di</strong> questo primo progetto <strong>in</strong> Italia, nato nell’esperienza <strong>di</strong> Dottorato<br />
<strong>di</strong> Ricerca <strong>in</strong> <strong>Archeologia</strong> Me<strong>di</strong>evale del dott. Stefano Campana, possono essere lette nel volume <strong>di</strong> prossima<br />
pubblicazione: CAMPANA-et alii, c.s.<br />
103 GROSMAN, 2000, p. 245.<br />
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