29.05.2013 Views

Scarica in formato PDF - Portale di Archeologia Medievale

Scarica in formato PDF - Portale di Archeologia Medievale

Scarica in formato PDF - Portale di Archeologia Medievale

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Fig. 1- In<strong>di</strong>cazione dell’area <strong>in</strong>teressata dalla ricerca. Sono <strong>in</strong><strong>di</strong>cati i limiti dei comuni attuali.<br />

Nonostante oggi la vali<strong>di</strong>tà delle carte altome<strong>di</strong>evali sia accettata da tutti gli stu<strong>di</strong>osi 8 , <strong>in</strong> passato ne<br />

è stata prospettata l’<strong>in</strong>atten<strong>di</strong>bilità. Lus<strong>in</strong>i all’<strong>in</strong>izio del secolo non nega che:“…del falso sia passato<br />

<strong>di</strong> trattato <strong>in</strong> trattato…” 9 ; senza arrivare alle lontanissime e drastiche posizioni del Benvoglienti 10 .<br />

Le <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni ricavabili dai documenti sarebbero fondamentali anche con eventuali dubbi<br />

sull’autenticità, per almeno due ragioni. La prima è che se i redattori <strong>di</strong> eventuali falsi hanno citato<br />

<strong>in</strong> giu<strong>di</strong>zio proprio quegli e<strong>di</strong>fici religiosi è perché nella memoria comune essi si <strong>di</strong>fferenziano<br />

dagli altri, forse proprio per un’antichità presunta. La seconda ragione si lega all’importanza del<br />

possesso <strong>di</strong> quella l<strong>in</strong>ea <strong>di</strong> conf<strong>in</strong>e che può aver stimolato i redattori <strong>di</strong> eventuali falsi a scegliere<br />

quei luoghi perché posti <strong>in</strong> zone strategiche. Si tratterebbe <strong>in</strong> ambedue i casi <strong>di</strong> una lista <strong>di</strong> luoghi<br />

importanti, frutto <strong>di</strong> più o meno antiche selezioni, <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> stimolare uno stu<strong>di</strong>o puntuale,<br />

isolando un tematismo <strong>di</strong> ricerca <strong>in</strong> un territorio ampio come la prov<strong>in</strong>cia senese.<br />

Per la zona valdorciana è stata presa <strong>in</strong> considerazione anche un'altra fonte storica: la<br />

documentazione dell’Archivio dell’Abbazia <strong>di</strong> S. Salvatore al Monte Amiata 11 . Gli <strong>in</strong>cartamenti si<br />

7<br />

Si tratta dei comprensori attualmente rispondenti a do<strong>di</strong>ci amm<strong>in</strong>istrazioni comunali: Gaiole <strong>in</strong> Chianti, Castelnuovo<br />

Berardenga, Rapolano Terme, Asciano, S<strong>in</strong>alunga, Trequanda, Torrita <strong>di</strong> Siena, San Giovanni d’Asso, Pienza,<br />

Montepulciano, San Quirico d’Orcia, Montalc<strong>in</strong>o. Questa fascia <strong>di</strong> territorio d’ora <strong>in</strong> poi per como<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> lettura e<br />

comprensione viene chiamata convenzionalmente AREA 1.<br />

8<br />

Citiamo alcuni nomi tra i più recenti: Tabacco, Castagnetti, Violante e Settia.<br />

9<br />

Anche se le sue obiezioni sono relative alla fase carol<strong>in</strong>gia, a certi <strong>in</strong>cartamenti <strong>di</strong> conferma a nome <strong>di</strong> Carlo Magno<br />

che egli sospetta <strong>di</strong> fabbricazione posteriore, LUSINI, 1900, pp 419-420. Pone altresì il sospetto su una testimonianza <strong>di</strong><br />

un convegno dei vescovi <strong>di</strong> Arezzo, Volterra e Castel <strong>di</strong> Felicità presso la pieve <strong>di</strong> S. Marcell<strong>in</strong>o, al quale non partecipò<br />

il vescovo <strong>di</strong> Siena nonostante l’<strong>in</strong>timazione <strong>di</strong> richiamo. Anche su questo atto viene prospettata la possibilità <strong>di</strong> un<br />

“ritocco” a favore della parte aret<strong>in</strong>a. Su tali obiezioni è impossibile non collegare un’accentuata visione filosenese.<br />

10<br />

Che nega l’autenticità <strong>di</strong> tutti i documenti della <strong>di</strong>sputa BENVOGLIENTI, Ricerche sopra il vescovado e <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong><br />

Siena, Biblioteca Comunale, Cod. C. III. 14, f. 17.<br />

11<br />

In merito al monastero <strong>di</strong> San Salvatore al Monte Amiata: KURZE-PREZZOLINI, 1988. ASCHERI-KURZE, 1989. Il<br />

primo documento dove compare il monastero <strong>di</strong> S. Salvatore risale al 762; KURZE, 1989 (A), p. 39.<br />

3

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!