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Documento d'offerta - TFA - Associazione per la Tutela degli ...

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• <strong>la</strong> sostenibilità del debito;<br />

• considerazioni sociali ed economiche che interessano <strong>la</strong> Repubblica Argentina e i suoi cittadini;<br />

• le valutazioni ricevute all’esito delle consultazioni con o<strong>per</strong>atori dei mercati finanziari, ivi inclusi i<br />

creditori, i gruppi di creditori, le banche di investimento e le organizzazioni finanziarie;<br />

• consultazioni con altri paesi e con autorità del settore pubblico; e<br />

• limitazioni e restrizioni legali.<br />

La Fase dell’Offerta del 2005<br />

Nel<strong>la</strong> Fase dell’Offerta del 2005, <strong>la</strong> Repubblica Argentina è giunta al<strong>la</strong> determinazione delle condizioni<br />

del<strong>la</strong> sua offerta al termine di un lungo e complicato processo analitico e di consultazione. Le risorse del<br />

Governo e le capacità di ripagare il debito erano significativamente compromesse, a causa del bisogno di<br />

rispondere a problemi socio-economici a cui era necessario far fronte internamente, tra cui <strong>la</strong> povertà crescente e<br />

i profondi bisogni sociali del<strong>la</strong> cittadinanza conseguenti al<strong>la</strong> peggiore crisi economica del<strong>la</strong> storia argentina. La<br />

Repubblica Argentina ha cercato un <strong>per</strong>corso prudente e sostenibile <strong>per</strong> il ripagamento del suo debito futuro. In<br />

questo contesto, nel 2002, l’Argentina ha cominciato le consultazioni riguardo al<strong>la</strong> ristrutturazione del debito<br />

con i creditori nonché con gli altri o<strong>per</strong>atori dei mercati finanziari e altri esponenti del settore pubblico.<br />

Il processo di negoziazione intrapreso dal<strong>la</strong> Repubblica Argentina ha riflettuto i cambiamenti avvenuti<br />

sui mercati finanziari. La Repubblica Argentina aveva centinaia di migliaia di creditori con interessi differenti e<br />

residenti in tutto il mondo, nonché oltre un centinaio di serie di obbligazioni rette dalle leggi di diversi<br />

ordinamenti. In luogo dell’organizzazione di un comitato di debito, <strong>per</strong> mezzo del quale <strong>la</strong> stessa Argentina e<br />

altri stati in passato hanno gestito i negoziati con banche commerciali creditrici, <strong>la</strong> Repubblica Argentina ha<br />

incontrato vari gruppi rappresentanti i diversi interessi. La Repubblica Argentina ha, inoltre, cercato di fornire<br />

informazioni a tutti i creditori su base paritaria, nel rispetto delle norme di diritto dei mercati finanziari<br />

applicabili nei diversi ordinamenti in cui si proponeva di promuovere un’offerta. A differenza dei processi di<br />

ristrutturazione del debito di enti sovrani condotti attraverso comitati – nei quali i membri di tali comitati,<br />

insieme ad autorità del settore pubblico e organizzazioni multi<strong>la</strong>terali hanno approvato una proposta di<br />

ristrutturazione del debito di un Paese al raggiungimento di un accordo – il processo argentino di consultazioni è<br />

stato un tentativo di creare un processo ragionevole di negoziazione che coinvolgeva una complessa moltitudine<br />

di o<strong>per</strong>atori sui mercati finanziari di tutto il mondo con forti restrizioni all’uso di informazioni. Nell’adozione di<br />

tale approccio <strong>la</strong> Repubblica Argentina ha proceduto in modo simile ad altri Paesi, tra cui l’Uruguay, il Pakistan<br />

e l’Ucraina.<br />

Fra i gruppi consultati dal<strong>la</strong> Repubblica Argentina nel corso del<strong>la</strong> Fase dell’Offerta del 2005 vi sono:<br />

• l’Argentine Bondholders’ Committee (“ABC”);<br />

• Task Force Argentina (“<strong>TFA</strong>”);<br />

• l’Argentine Bond Restructuring Agency plc (“ABRA”);<br />

• il Global Committee of Argentine Bondholders (“GCAB”), un’organizzazione comprendente ABC,<br />

<strong>TFA</strong>, ABRA e altri gruppi di creditori; e<br />

• rappresentanti di altri gruppi di creditori e associazioni dei consumatori in Italia, Germania,<br />

Giappone e altri ordinamenti.<br />

Contemporaneamente alle consultazioni con i creditori, <strong>la</strong> Repubblica Argentina ha mantenuto a<strong>per</strong>to il<br />

dialogo con enti governativi, organizzazioni multi<strong>la</strong>terali e autorità del settore pubblico, fra i quali:<br />

• enti governativi di Stati con un significativo numero di obbligazionisti interessati dal default, ivi<br />

inclusi il Dipartimento del Tesoro statunitense e le autorità italiane e tedesche; e<br />

• organizzazioni multi<strong>la</strong>terali come il Fondo Monetario Internazionale (il “FMI”).<br />

La Repubblica Argentina ha incaricato consulenti finanziari affinché <strong>la</strong> assistessero nelle consultazioni<br />

e nei negoziati. Questi consulenti hanno contribuito all’organizzazione di incontri e all’individuazione <strong>degli</strong><br />

obbligazionisti nonché a rilevare le reazioni del mercato, assistendo l’Argentina ad iniziare a definire i termini di<br />

un’offerta.<br />

Nel settembre 2003, nel corso dell’assemblea annuale del FMI e del<strong>la</strong> Banca Mondiale a Dubai, <strong>la</strong><br />

Repubblica Argentina ha annunciato i termini indicativi di un’offerta. In seguito, l’Argentina ha continuato le<br />

consultazioni con i rappresentanti <strong>degli</strong> o<strong>per</strong>atori dei mercati finanziari e del settore pubblico. Una volta pronta<br />

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