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Il Laboratorio Lug 2009 - Grande Oriente D'Italia - Lombardia

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Nuove esigenze, nuove tolleranze Diritti e doveri<br />

nella Toscana del terzo millennio È pura illusione credere<br />

che l’alba del terzo millennio abbia lasciato<br />

definitivamente alle nostre spalle tutte le difficoltà e le<br />

brutture del Novecento L’eredità del “secolo breve” si<br />

fa sentire – eccome si fa sentire – con tutto il suo<br />

carico di meschinità, pericoli e zavorre proprie dell’uomo<br />

e che ne caratterizzano l’incerto incedere La storia<br />

si ripete e chi saprà rileggerne le fasi saprà anche comprendere<br />

i sintomi di ciò che sta accadendo e, forse,<br />

trovare la cura ai mali Non dobbiamo però farci travolgere<br />

dal pessimismo La società contemporanea non è<br />

peggiore di quelle dei decenni o dei secoli addietro <strong>Il</strong><br />

cammino dell’uomo è senza dubbio segnato dal progresso<br />

e tanti piccoli passi sono stati compiuti, nelle<br />

scienze, nel diritto, nella società civile Ma la meta non<br />

è ancora raggiunta: da una parte l’Occidente, evoluto<br />

ma non sano, oppresso da opulenza ed eccessi; dall’altra<br />

il Sud del Mondo gravato da ingiustizie e carenze<br />

Ci sono nuovi problemi che prendono il posto delle<br />

questioni risolte Nuovi impegni dei quali farsi carico<br />

L’Ottocento è stato il secolo delle guerre di indipendenza<br />

che hanno portato alla formazione degli Stati<br />

nazionali <strong>Il</strong> Novecento quello dei grandi conflitti mondiali<br />

che hanno sconvolto soprattutto l’Europa L’era<br />

contemporanea vede molti focolai di tensione in tutto il<br />

mondo, con il fronte geopolitico che si sta propagando<br />

nell’emisfero meridionale, con le nuove strategie del<br />

terrore che non lasciano nessuno al sicuro (New York,<br />

Madrid, Mumbay, Londra, insegnano …) Le tragedie<br />

causate dall’uomo hanno indurito il cuore dell’umanità,<br />

innalzando muri e steccati Uomo contro uomo Le catastrofi<br />

naturale, la povertà endemica di alcuni paesi e<br />

la cattiva distribuzione delle risorse stanno creando<br />

movimenti di masse umane che non possiamo ignorare<br />

Pena l’ingovernabilità Nuove esigenze di dialogo, in-<br />

Editoriale<br />

Stefano Bisi<br />

2<br />

contro e accoglienza dovranno “formare” le scelte etiche<br />

e politiche del nord del mondo e anche della Toscana,<br />

porzione felice e fortunata di questo emisfero<br />

rispetto a tante altri posti La storia della nostra regione<br />

andrebbe studiata meglio Offre tanti spunti di come<br />

l’uomo possa essere artefice di grandi opere quando<br />

mosso da volontà ferrea e nobili intenti: dagli etruschi<br />

ai comuni medievali, dalle signorie rinascimentali ai fautori<br />

delle libertà postunitarie fino ai costruttori del benessere<br />

del secondo Novecento <strong>Il</strong> filo conduttore che<br />

lega questi esempi di “buona società” sono le regole<br />

che gli uomini si sono dati per convivere pacificamente<br />

e crescere in armonia nel segno della solidarietà e del<br />

progresso Ma soprattutto con buon senso, quel buon<br />

senso che, celebrando la Toscana risorgimentale, impedì<br />

lo scorrere di sangue fraterno preferendo l’uso<br />

della regione a quello della forza<br />

Far parte di una società significa, infatti, rispettarne<br />

le regole, contribuire alla sua crescita nel rispetto<br />

degli altri, abbattere il divario, fare ad altri<br />

ciò che vorremmo che fosse fatto a noi Per questo<br />

vorremmo concludere con un appello alla solidarietà,<br />

affinché tutta la Comunione toscana faccia sentire<br />

più dell’affetto alla martoriata città di Viareggio,<br />

con un gesto d’amore concreto Le Logge di<br />

Viareggio, “Felice Orsini” (134) e “Dante Alighieri”<br />

(932), con il Collegio Circoscrizionale MMVV della<br />

Toscana, invitano tutti gli uomini liberi e di buona<br />

volontà a contribuire con una donazione alla Pubblica<br />

Assistenza Croce Verde di Viareggio, istituzione storica<br />

versiliese, con oltre 120 anni di attività al servizio di<br />

chi soffre La tragedia del 30 giugno scorso ha devastato<br />

anche la sede della Croce Verde, distruggendo<br />

alcuni mezzi Aiutiamo i viareggini a far correre ancora<br />

gli angeli del soccorso della Croce Verde! <strong>Il</strong> risorgimento<br />

di Viareggio sarà un nuovo Risorgimento<br />

<strong>Il</strong> Burlamacco di Viareggio<br />

Fu dipinto sul manifesto del Carnevale 1931, da Uberto Sonetti ideatore del nome, già utilizzato per il canale del porto, il Burlamacca<br />

Come contribuire: Versare i contributi sul C/C presso la Cassa di Risparmio di Lucca, Agenzia di Via Garibaldi, Viareggio Codice<br />

IBAN: IT 62 L 06200 24873 000000000588, intestato a “Comitato Giustizia Libertà e Fratellanza” causale “Croce Verde”

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