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Diario dopo Caporetto

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3 “Il successo più importante, il guado all’Isola di Papa<strong>dopo</strong>li, poteva tutt’al più<br />

essere considerato una impresa di commando: i contingenti che arrivarono lì il<br />

10 novembre impiegarono poi cinque giorni per raggiungere la consistenza di tre<br />

battaglioni.<br />

Come sul Tagliamento, anche sul Piave l’unica possibilità di superare l’ostacolo<br />

costituito dal fiume era un attacco a monte. Qui, su ambedue le rive si era già<br />

appostata parte della 14ª armata mista tedesco-austriaca; e qui era possibile anche<br />

un’azione congiunta con il Gruppo Conrad.<br />

..........<br />

il 10 novembre sei delle sue divisioni attaccarono, a dispetto della neve fresca e<br />

nonostante che la vicina 14ª armata non fosse avanzata nemmeno di quel tanto che<br />

bastava per esercitare una qualsiasi pressione sulla principale postazione italiana<br />

ad est del Brenta.<br />

............<br />

alla fine l’attacco si arenò lì dove era già fallita la “spedizione punitiva” austroungarica<br />

del 1916. L’artiglieria italiana fu la prima a restituire il colpo: le trasmissioni<br />

furono interrotte, le unità italiane avanzarono e le truppe di Conrad dovettero<br />

ritornare in parte nelle posizioni di partenza. ...........”<br />

11 novembre 1917<br />

4 All’alba di ieri <strong>dopo</strong> preparazione di artiglieria cominciata la sera precedente<br />

il nemico oltrepassata la nostra linea di osservazione nei pressi di Asiago attaccò<br />

retrostanti posti avanzati di Gallio e di Monte Derrach quota 1116 riuscendo<br />

<strong>dopo</strong> viva lotta ad impadronirsene. Il 16° Reparto di assalto, reparti delle brigate<br />

Pisa 29 e 30 Toscana 77-78 e del 5° Regg. Bersaglieri con successivo risoluto<br />

contrattacco riconquistarono le posizioni ricacciando l’avversario e facendo<br />

un centinaio di prigionieri. Una avanguardia nemica spintasi sino all’abitato di<br />

Tezze di Valsugana venne prontamente attaccata e catturata. Sul Piave le truppe<br />

di copertura respinti reparti nemici che le avevano attaccate sulle alture di<br />

Valdobbiadene passarono sulla destra del fiume distruggendo poscia il Ponte di<br />

Vidor; Lungo il medio e basso corso del fiume, scambio di cannonate e raffiche<br />

di mitragliatrici.<br />

Generale DIAZ<br />

12 novembre 1917<br />

12 Novembre 1917<br />

Dallo Stelvio all’Astico non si ebbe ieri alcun avvenimento notevole. Sull’Altipiano<br />

di Asiago il nemico rinnovò nel pomeriggio l’attacco alle nostre linee nel tratto<br />

Gallio-Monte Longara quota 1674 di Maletto di Gallio. L’azione avversaria fallì<br />

completamente sotto il nostro fuoco di artiglieria e fucileria. All’estremità nord<br />

della fronte di attacco dove si ebbe accanita lotta di fanteria i nostri contrattaccarono<br />

riuscendo a catturare qualche prigioniero. Sul rimanente della fronte di<br />

3 Peter Schubert, Walter Schaumann, op. cit.<br />

4 La copia del bollettino non è datata per cui è stata collocata in questa data solo su base deduttiva; non<br />

sembra credibile che questo possa essere datato 8 novembre.<br />

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