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Diario dopo Caporetto

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Si parla anche che Asolo non deve essere sgomberata. Nell’attesa i colpi di<br />

cannone sono molto intensi.<br />

Anche il parroco 16 , nella predica, ha invitato la gente a stare tranquilla e ha<br />

rassicurato che tutti, iniziando dal sindaco come ordina il prefetto, devono<br />

rimanere al loro posto.<br />

Chissà quale intrigo si sta svolgendo. Si vuole destituire il sindaco? Lo si vuole<br />

riportare in virtù di questo ordine prefettizio? Il parroco svolge un ruolo che<br />

non comprendo. Comunque sembra che il pericolo sia evitato.<br />

Il bollettino di ieri sembra buono: sono stati fatti prigionieri 30 ufficiali e 600<br />

soldati.<br />

A Fener, presso lo sbocco del Piave sulla pianura, una montagnola di cadaveri<br />

del nemico. La cavalleria araba [?] è stata decimata, distrutta dai nostri.<br />

Ci si batte con accanimento. Ancora due o tre giorni di resistenza ed i rinforzi<br />

alleati saranno in prima linea.<br />

Le vallate rimbombano, le case tremano, la natura così bella e incantatrice è<br />

sconvolta da un frastuono continuo di colpi. È come un temporale lontano,<br />

come quelli che si scatenano dal Grappa sulla pianura in estate. Il sole brucia<br />

in un’azzurro perfetto senza nuvole.<br />

Il nemico è accanito. Fener è a metà distrutta.<br />

Verso sera, in compagnia di Cadonà e Nano, siamo andati a visitare il<br />

pallone frenato presso Souloulig 17 . Una sentinella fa la guardia. Ci ha dato<br />

delle spiegazioni da dieci metri di distanza. Sembra che durante un fuoco<br />

incrociato, malgrado le convenzioni che questi devono essere rispettati, i<br />

nostri ne hanno abbattuto uno nemico.<br />

Monfumo è diventato il centro più importante del momento. Le sue mille<br />

colline formano una vera trincea naturale. In confronto del suo “movimento”<br />

quello della strada di Castelcucco è insignificante. Lontano gli shrapnel<br />

scoppiano nell’aria. Il fumo dei nemici è nero, quello degli alleati bianco.<br />

Verso notte circolava la voce che Monfumo era in fiamme. Siamo accorsi a<br />

verificare: non c’era nulla.<br />

Nell’oscurità della notte le esplosioni dei cannoni sembravano delle lingue<br />

ardenti e le colline risuonavano di una lugubre eco.<br />

19 novembre 1917<br />

La notte è passata relativamente tranquilla.<br />

Un’ordine del prefetto ha fatto chiudere le trattorie e gli alberghi. La misura<br />

16 Mons. Angelo Brugnoli - Preposto di Asolo dal 1911 al 1966.<br />

17 Nome dato dalla comunità armena di Asolo alla sorgente della valle Piumaella<br />

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