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Diario dopo Caporetto

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opera dei tedeschi, per ordine emanato i clericali non ritengono più prudente<br />

partire e aspettano la soluzione - che non può essere che in favore della linea<br />

franco-inglese.<br />

È per questo che l’armata francese, avendo fiutato qualcosa, aveva<br />

preparato i suoi spostamenti verso ovest; per fare fronte al nemico e sottrarsi<br />

all’accerchiamento giacché trovandosi in un settore avanzato come il<br />

nostro sarebbe stata costretta ad arrendersi. Così gli alleati hanno scaricato<br />

il carico della guardia della porta del Piave agli italiani, ritirandosi per ogni<br />

evenienza per mettersi fuori pericolo e per sostenere la pressione. In un simile<br />

deplorevole caso l’armata inglese avrebbe potuto, essendo allineata verso il<br />

litorale, reagire e salvarsi passando il Po e quindi imbarcarsi.<br />

Comunque il perfido colpo era troppo complicato perché io possa a priori<br />

rendere tutti i particolari, che non potrei enumerare, visto che tutte le mie<br />

deduzioni sono derivate da qualche indizio che ho potuto cogliere.<br />

Il più forte ed evidente è stato l’arrivo del cognato della moglie del segretario.<br />

In fretta, una settimana fa, è arrivato da Milano costringendo la cognata<br />

a partire giacché, diceva, gli italiani non avrebbero potuto resistere sul<br />

Bresciano; e ciò lo aveva saputo da un capitano. Da ciò il terrore della giovane<br />

donna e la precipitosa decisione di partenza.<br />

Ora che le cose hanno preso un’altra piega non si parla più di partenza.<br />

Parimenti altri si tranquillizzano ripetendo: che tra qualche giorno la<br />

situazione si chiarirà. Cioè, si resterà a casa perché il trucco non è riuscito;<br />

l’onore dell’Italia è salvo grazie al partito illuminato e patriota, e specialmente<br />

per l’eroismo degli inglesi e dei francesi.<br />

Dopo questa crisi possiamo dire che la guerra è virtualmente finita con la<br />

disfatta positiva della Germania.<br />

Qualunque sia la conseguenza del contrattacco degli alleati, lo scacco della<br />

Germania è evidente. Ha esaurito le sue ultime risorse. Ha sviluppato il suo<br />

più colossale sforzo. Aveva lusingato la speranza delle masse compatte che<br />

ha gettato nel braciere per una vittoria definitiva mentre non subisce che una<br />

madornale sconfitta.<br />

Resta ora a spiegarsi perché il Ministro della guerra non ha permesso a<br />

Beppino Garibaldi 94 di formare la sua Armata Garibaldina. Sarebbe possibile<br />

dubitare del sentimento patriottico del ministro. Beppino avrebbe potuto,<br />

con il valore e l’abnegazione dei suoi, fermare il nemico intralciando la<br />

attuazione del progetto disfattista che avrebbe aperto le porte.<br />

Eppure quale più grande gloria per il nome italiano se in questo grande scontro<br />

94 Garibaldi Ricciotti 1847-1924. Figlio di Giuseppe e di Anita. Combatté nel 1897 per la libertà della<br />

Grecia contro i Turchi, al comando di una brigata di volontari; lo stesso fece nel 1912 organizzando una<br />

brigata internazionale di 10 000 uomini. Entrò in parlamento come deputato del 1° collegio di Roma.<br />

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