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Diario dopo Caporetto

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è stato nuovamente perso; che è da questa montagna che si potrebbe colpire<br />

Asolo. Credo siano ancora delle voci lanciate dagli allarmisti.<br />

Questa mattina è arrivata la nuova fanteria francese. Questa mattina il Dr.<br />

Basso è partito per Firenze.<br />

Asolo incomincia ad avere delle nuove botteghe di pizzicagnolo. Guadagna<br />

questa gente, malgrado la concorrenza.<br />

Anche la cartoleria Polo ha aperto oggi. Il Grand Caffè pieno.<br />

Il segretario ed il maestro giocano a bocce. Dunque gli affari vanno bene,<br />

visto che ci si diverte.<br />

Gli spostamenti sono difficili; molte difficoltà per oltrepassare Castelfranco che,<br />

a quanto pare, è ridotta in macerie dalla piazza fino alla stazione; d’altronde<br />

la popolazione dorme fuori dalla città, questa è come abbandonata. Questa<br />

notte niente incursioni nemiche.<br />

8 febbraio 1918<br />

Sempre bella giornata. Movimento di camion; si sente una lontana attività di<br />

artiglieria.<br />

Oggi ad Asolo ci sarà il processo di un soldato francese che ha ucciso, nel<br />

corso di una baruffa in una osteria, con i suoi compagni, il proprietario<br />

dell’esercizio, padre di 7 figli.<br />

Si crede che verrà condannato. Quelli che sono al processo, i suoi compatrioti,<br />

pur condannandolo si dolgono che un francese, in terra straniera, abbia<br />

potuto commettere un tale atto criminale.<br />

L’attenuante è il suo stato di ubriachezza, ma questa non può giustificarlo<br />

perché un soldato non deve perdere il suo equilibrio; deve bere quanto il suo<br />

organismo può sopportare.<br />

Ancor più che soldati italiani si trovano attualmente in Francia; il severo<br />

esempio potrà servire da avvertimento che lasciarsi andare a fatti di violenza<br />

può loro riservare la stessa sorte.<br />

Le convenzioni internazionali esigono dunque la condanna di un soldato<br />

che ha commesso l’assassinio in un momento di assenza delle sue facoltà<br />

mentali. Doloroso !<br />

Questa notte a Fonte Alto gli aerei nemici hanno cercato di far cadere nello<br />

stesso posto dell’altra notte tre bombe che fortunatamente non hanno<br />

raggiunto il bersaglio, se no avremmo avuto da deplorare un’altro massacro<br />

di soldati e di muli.<br />

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